Ci sono cani e gatti così detti in cerca di casa che forse non hanno mai conosciuto il calore di una famiglia o, peggio, che non hanno mai sperimentato la gioia della vita in casa.
a cura di Angelica D’Agliano
E che poi, per motivi più o meno gravi, si sono trovati tutto a un tratto soli e senza nessuno al mondo: stiamo parlando dei cani e gatti randagi, che ogni anno vengono ospitati a migliaia in strutture distribuite in tutta Italia.
Strutture che anche noi possiamo aiutare con pochi, semplici gesti.
Secondo dati del Ministero della Salute, sono stati 104.142 i cani vaganti sul territorio che nel 2011 sono stati affidati ai 915 canili sanitari presenti sulla penisola. Come si capisce si tratta di numeri importanti che i rifugi e le strutture specializzate possono gestire meglio grazie anche all’aiuto dei singoli cittadini.
Vieni via con me
Ma cosa si può fare per aiutare un canile? Il primo e più semplice gesto è quello di adottare uno degli ospiti. Basta informarsi sugli orari di apertura al pubblico della struttura e prendere un appuntamento.
Il personale si informerà sulle nostre abitudini e il nostro stile di vita, cercherà di capire se siamo cinofili esperti o alle prime armi e ci aiuterà nella scelta del nostro nuovo amico.


Le altre strade
Non tutti naturalmente hanno la possibilità di ospitare un cane in casa propria. Questo però non vuol dire che non si possa fare nulla per aiutare un canile o un rifugio, che spesso si trovano a dover fronteggiare situazioni di grande difficoltà economica, magari attraverso delle donazioni, siano esse di oggetti utili o semplicemente del proprio tempo.
Una volta scelta la struttura che vogliamo aiutare la prima regola è senz’altro quella di informarsi sulle effettive necessità che ci sono, in modo che il nostro aiuto giunga mirato e sia quindi il più possibile efficace.
Se non si hanno molte possibilità economiche ma c’è comunque la voglia di mettersi in gioco e di scendere in campo per i nostri amici animali c’è l’attività di volontariato, che è una risorsa preziosa per qualsiasi canile o rifugio.
È l’ora della pappa!
Quando si parla di donazione il primo
pensiero è sempre quello del cibo per animali.
In effetti le derrate alimentari
(crocchette, scatolette o altro) sono sempre molto gradite però non
si possono comprare a caso, perché altrimenti si rischia di fare un
acquisto inutile.
Meglio quindi concordare prima con i
responsabili quali potrebbero essere i prodotti migliori, magari
informandosi bene sulla eventuale presenza di ospiti “speciali”,
come cani anziani o con esigenze particolari, per i quali possiamo
fare acquisti mirati e per questo ancora più utili e preziosi.


Gli aspiranti volontari di un canile o di un rifugio devono sapere come avvicinarsi correttamente a un cane, come gestirlo, capire eventuali problemi e intervenire di conseguenza nei limiti del loro ruolo e delle loro competenze.
L’igiene prima di tutto
In generale in tutti i posti dove si
ospitano cani c’è sempre bisogno di strumenti di pulizia, che deve
essere sempre curata visto che si tratta di luoghi con un’alta
densità di popolazione canina.
Per questo i prodotti per l’igiene
del mantello dei cani, accessori come cardatori, pettini, saponi o
disinfettanti si rivelano quasi sempre utilissimi.
La bella stagione può essere inoltre
il periodo giusto per disfarsi delle coperte o dei maglioni che non
servono più: questi oggetti sono preziosi nei canili che durante i
mesi invernali hanno spesso il problema di come tenere al caldo i
propri ospiti.
Carta… e penne
A volte ce lo dimentichiamo ma i canili
e i rifugi hanno anche adempimenti burocratici e amministrativi da
svolgere e spesso anche l’acquisto di qualche risma di fogli di
carta o di articoli per ufficio può essere un valido aiuto per il
personale che presta servizio in queste strutture.
Altro articolo utilissimo e spesso
misconosciuto sono le batterie, che nei canili sono utilizzate per
gli usi più svariati.
Una cuccia tutta nuova… o quasi
Più complesse da fare sono le
donazioni di eventuale materiale edile, prima di tutto perché si
tratta di una spesa più onerosa e inoltre perché non è sempre
facile reperire il necessario.
A volte le strutture possono aver
bisogno di materiale per riparare o sostituire le recinzioni o le
pavimentazioni, o magari cucce nuove.
Anche in questo caso è necessario
concordare la donazione coi responsabili della struttura, che
sapranno indicare i materiali necessari e le quantità.
La bella stagione può essere il periodo giusto per disfarsi delle coperte o dei maglioni che non servono più: questi oggetti sono preziosi nei canili che durante i mesi invernali hanno spesso il problema di come tenere al caldo i propri ospiti.
Un’offerta fatta col cuore
Ovviamente un percorso di donazione può
prevedere anche una semplice offerta in denaro, che servirà per far
fronte e finanziare i progetti più importanti o urgenti.
La donazione in denaro può apparire
più impersonale ma ha il pregio di essere sempre efficace.
Naturalmente non è importante l’entità
della somma che si dona, quanto piuttosto il gesto che si è fatto
per aiutare concretamente degli animali in difficoltà.
Come per tutti i percorsi di donazione,
la scelta migliore è sempre quella di un aiuto magari più piccolo
ma reiterato nel tempo: un contributo anche minimo ma continuativo è
una sicurezza in più per una struttura che può trovarsi a lavorare
in condizioni di forte disagio economico.
Volontari per amore (degli animali)
Se non si hanno molte possibilità
economiche ma c’è comunque la voglia di mettersi in gioco e di
scendere in campo per i nostri amici animali c’è l’attività di
volontariato, che è una risorsa preziosa per qualsiasi canile o
rifugio.
Questo genere di percorso è
naturalmente il più lungo e complesso perché i volontari si trovano
spesso a contatto con cani anche molto diversi fra loro, ognuno col
proprio carattere e col proprio vissuto, che hanno quindi bisogno di
essere approcciati in modo di volta in volta diverso.
Per questo gli
aspiranti volontari devono sapere come avvicinarsi correttamente a un
cane, come gestirlo, capire eventuali problemi di salute o
comportamentali e intervenire di conseguenza nei limiti del loro
ruolo e delle loro competenze: un compito non facile, è vero, ma
senz’altro molto gratificante.
Non sempre è possibile adottare un amico a quattro zampe in un canile: se la nostra casa è troppo piccola, se non abbiamo le possibilità economiche, se ci manca il tempo o se semplicemente c’è già un cane nella nostra vita possiamo comunque decidere di aiutare i canili e i rifugi del nostro territorio attraverso pochi semplici ma importanti gesti, come ad esempio la donazione di derrate alimentari, oggetti utili, oppure il volontariato.