Ci sono varie tipologie di diabete nei pet, il diabete mellito è una malattia che colpisce, non solo l’uomo, ma anche gli animali. In Italia sono circa 300 mila i cani e i gatti coinvolti.
A cura del Dott. Claudio Vitelmi Medico Veterinario Clinica Ca’ Zampa
Come per l’uomo, il loro organismo non è in grado di produrre una quantità sufficiente di insulina per convertire il cibo in energia. L’animale domestico tende a bere di più, mangiare con maggiore frequenza, urinare spesso e perdere peso, peggiorando così lo stato di salute generale.
Le cause del diabete nei pet
Il Diabete è una malattia piuttosto frequente che necessita di una gestione precisa dell’alimentazione e della terapia. Le cause sono molteplici e si pensa vi sia una importante predisposizione genetica e di razza.
È importante informare sulla malattia per favorire una più attenta gestione della prevenzione che si basa sul controllo dell’alimentazione e dello stile di vita del proprio amico a quattro zampe.
Se diagnosticato, il diabete è una condizione che dura tutta la vita. Per questa ragione è bene imparare a gestirla. È fondamentale impostare abitudini corrette, seguire una routine quotidiana che comprenda iniezioni di insulina, una dieta adeguata, pasti regolari, movimento e monitoraggio a casa.
Varie tipologie di diabete nei pet
Esistono varie forme di Diabete : Tipo 1, Tipo 2, da progesterone e da farmaci. Il più frequente è quello di Tipo 1 insulina dipendente in cui l’insulina non viene prodotta. Il Diabete di Tipo 2 colpisce soprattutto l’uomo e il gatto ed è associato all’obesità: l’insulina è presente ma in minore quantità oppure, se normale, l’organismo non risponde come dovrebbe.
l Diabete progesterone indotto, tipico delle cagne non sterilizzate, è l’unica forma che può regredire senza trattamento insulinico a patto che sia riconosciuto in tempo. Si ricorda, inoltre, che alcuni farmaci con uso prolungato possono provocare insulina resistenza.
Sintomi di diabete
Nel cane i sintomi si manifestano con poliuria e polidipsia (aumento della produzione di urine e della sete), polifagia (aumento della fame ) e perdita di peso. Vi sono poi sintomi più gravi, come vomito, diarrea, anoressia e grave abbattimento.
Nel gatto i sintomi sono: poliuria, polidipsia, polifagia, cistite, pelo sciupato e atteggiamento plantigrado (appoggio scorretto arti posteriori). La malattia può provocare cecità, chetoacidosi (squilibrio elettrolitico), vomito, diarrea, disidratazione, perdita di appetito, depressione e coma.
Diagnosi e terapia
La diagnosi avviene su base sintomatologica e confermata da esami del sangue per controllare la glicemia, fruttosamine ed esame delle urine. La terapia comprende una attenta gestione alimentare e la somministrazione di insulina.