Il diabete, nome col quale comunemente ci si riferisce al “diabete mellito”, è una delle malattie endocrine più comuni del cane e del gatto, provocata da un’alterazione nella produzione o nell’utilizzo dell’ormone insulina.
Rubrica a cura di ANMVI Articolo del Dott.ssa Silvia Macelloni e Dott. Marco Melosi Medici Veterinari
Insulina
Prodotta dal pancreas, l’insulina mantiene il giusto livello di glucosio nel sangue e consente alle cellule di utilizzarlo come energia. Nel diabete le cellule sono incapaci di utilizzare il glucosio prodotto e i livelli ematici di questo zucchero s’innalzano. Quando i valori della glicemia superano la soglia di 200 mg/dl nel cane e 250 mg/dl nel gatto, il glucosio viene eliminato dai reni attraverso l’urina.
Nel cane e nel gatto il diabete mellito è causato in genere da scarsa produzione di insulina da parte del pancreas. Si tratta perciò di diabete insulino-dipendente, per il quale è necessaria la somministrazione a vita di terapia insulinica.
Nel gatto è presente in una buona percentuale di casi una forma di diabete detta non insulino-dipendente: questo diabete non è causato da una ipoproduzione di insulina ma da una concomitanza di fattori. Nei gatti con questo tipo di diabete, individuati ed eliminati i fattori che causano l’iperglicemia, può non essere necessario somministrare insulina per tutta la vita.
Obesi a rischio
Il diabete è una malattia che compare tipicamente negli animali anziani, più raramente nei giovani.
Cani obesi, trattati con farmaci come i corticosteroidi oppure affetti da malattie come ipotiroidismo e morbo di Cushing sono più predisposti di altri ad ammalarsi di diabete; esiste anche una predisposizione genetica e in alcune razze il diabete è più frequente.
Le femmine non sterilizzate manifestano più frequentemente il diabete rispetto alle sterilizzate. Nel gatto, il diabete si riscontra con maggiore frequenza nei maschi castrati. Obesità, pancreatiti, vita sedentaria, fattori genetici, possono aumentare il rischio di comparsa della patologia.
Magri e affamati
Ma quali sono i segni clinici che possono far pensare al diabete?
I principali sono un’aumentata produzione di urina (poliuria) e assunzione di acqua (polidipsia), un aumento della fame (polifagia) e perdita di peso nonostante l’aumentata assunzione di cibo.
Oltre a questi possono comparire altri sintomi come letargia (sonnolenza), cataratta nel cane, pelo opaco, diminuzione della pulizia e debolezza agli arti posteriori nel gatto.
In caso di cane o gatto diabetico sarà cura del medico veterinario prescrivere la quantità di insulina giornaliera necessaria al mantenimento dei livelli ematici ideali. Il proprietario dovrà aver cura di somministrarla regolarmente e di controllare con attenzione l’animale.
Come si diagnostica il diabete?
Nel caso ci si accorgesse della comparsa di uno o più segni clinici è necessario recarsi immediatamente dal proprio medico veterinario. Se l’animale è affetto da diabete avrà un persistente aumento dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) ed eliminerà glucosio con le urine (glicosuria). Un esame delle urine e un prelievo del sangue ripetuto nel tempo può accertare la malattia.
Curati e felici
La domanda che affligge molti proprietari di pet malati è: posso curare il mio cane e il mio gatto diabetici? Per fortuna, il diabete è una malattia che, se diagnosticata tempestivamente, può essere nella maggior parte dei casi curata con successo.
La terapia è semplice ma, dato che spesso dura per tutta la vita dell’animale, deve essere accuratamente seguita dal proprietario e monitorata dal veterinario. Essa comprende la somministrazione di insulina, una dieta specifica e una attività fisica equilibrata.
Un idoneo stile di vita, con attività fisica regolare e costante, unito ad una dieta equilibrata (in commercio se ne trovano di apposite) garantirà all’animale una vita pressoché normale.