Giornata mondiale dell’obesità negli animali

animali obesi

Il fenomeno dell’obesità non colpisce solo le persone ma anche gli animali. Il 22% dei padroni infatti sovralimenta il proprio pet, e spesso il fattore scatenante dell’obesità è proprio la mancanza di un corretto regime alimentare.

Marco Maggi, Coordinatore dei Servizi Veterinari di Ca’ Zampa, affronta la tematica dell’educazione alimentare degli animali domestici.

Il 10 Ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Obesità negli animali

E diversi studi hanno rivelato come il fenomeno, spesso sottovalutato, abbia riguardato anche gli animali domestici. Mentre il problema legato all’alimentazione dell’uomo è trattato in modo sempre più professionale e all’avanguardia a livello scientifico, per i pet non sempre sono previsti percorsi di cure ad hoc.

Studi condotti dai veterinari dell’Association for Pet Obesity Preventionstimano che negli Stati Uniti il fenomeno dell’obesità nei pet sia in crescita. Sono oltre 100 milioni infatti gli animali domestici in sovrappeso o obesi, rispetto agli 80 milioni di cinque anni fa. Il 60% dei gatti domestici, ad esempio, mostrano sintomi di un cattivo regime alimentare, mentre i cani che soffrono di cattiva alimentazione sono oltre il 56%.

Ma quali sono i giusti accorgimenti per una corretta alimentazione dell’animale domestico? 

A fare chiarezza sul tema fu Marco Maggi, Coordinatore dei Servizi Sanitari di Ca’ Zampa, il primo Gruppo in Italia di Centri che offrono tutti i servizi legati al benessere degli animali domestici: veterinaria, toelettatura, educazione, fisioterapia, parafarmacia veterinaria e degenza.

“La nutrizione in rapporto all’obesità è un problema discusso da quando la veterinaria ha iniziato ad occuparci dell’alimentazione del cane e del gatto – afferma Maggi – Si tratta di una questione che viene di solito sottovalutata, in quanto il concetto di nutrizione animale passa e viene spesso rapportata a quella dell’essere umano. 

L’uomo ha un metabolismo basato su zuccheri e carboidrati, mentre quello del cane si basa sulle proteine. A cambiare tra uomo e animali domestici è anche il coefficiente di digeribilità delle proteine: mentre nell’uomo si attesta al 91%, nel cane è dell’80%. Inoltre, mentre nell’uomo c’è la possibilità di calcolare lo standard di peso-forma in base a peso e metabolismo, nel cane esistono più variabili da tenere in considerazione, legate alle differenze di taglia, attitudini e razza.”

Dunque, come si può combattere il fenomeno in crescita legato alla sovralimentazione degli animali domestici? 

“Innanzitutto, indipendentemente da qualunque alimento si decida di scegliere, l’ammontare calorico ingerito deve essere alla base delle valutazioni effettuate, stando attenti a valutarlo sulla base del tipo di animale e sull’attività fisica che esso svolge. Un’altra problematica su cui tenere conto è che spesso, tra le mura domestiche, più di una persona si occupa della nutrizione e della alimentazione del pet, contribuendo alla sovralimentazione dello stesso.

Prevenire l’obesità nei cani e nei gatti, sottolinea Maggi, non è una questione estetica, ma riguarda anche la salute del proprio animale domestico. “Se ci si accorge che il nostro amico a quattro zampe è in sovrappeso, è bene considerare tutti quelli che possono essere i rischi e le conseguenze. È molto importante la parte contenutistica, il fatto che l’obesità può portare a patologie, a delle conseguenze come ad esempio l’artrosi.

Una delle problematiche più gravi che abbiamo in cani obesi è il sovraccarico articolare con conseguenti difficoltà di movimento. Possono verificarsi inoltre malattie metaboliche, oltre a complicazioni legate al fegato. L’obesità è quindi per il cane, proprio come per noi esseri umani, pericolosa a lungo termine. È importante far seguire al proprio pet una dieta corretta fin da piccoli, in modo tale che, essendo cani e gatti animali abitudinari, cresceranno in modo corretto.

I CONSIGLI DELL’ESPERTO

Per educare il proprio animale domestico ad una corretta alimentazione, prevenire e curare eventuali patologie derivanti, ecco alcune linee guida da seguire secondo Marco Maggi.

1.EFFETTUARE IL CHECK-UP SPECIFICO.

Attraverso una attenta analisi dell’alimentazione, si cerca di evidenziare se si sono commessi degli errori, se ci sono delle problematiche, per poi correggerle. Il check-up tradizionale funzionale all’obesità è molto importante da fare, andrebbe eseguito almeno un paio di volte l’anno. Nel momento in cui si rilevano problemi legati al sovrappeso, è buona norma affidarsi a un nutrizionista.

2.EVITARE LA SOVRALIMENTAZIONE DEL PET

Spesso in casa più di una persona si occupa di dar da mangiare al pet, con conseguente rischio sovralimentazione. Evitare, ad esempio, a tavola in presenza del cane o del gatto di “allungargli” pane, formaggio o altri alimenti.

3.GLI ANIMALI SI ALIMENTANO IN MODO DIFFERENTE DALL’UOMO

C’è poca informazione per quanto riguarda il metabolismo degli animali domestici. Solitamente al pet vengono trasmesse le abitudini casalinghe dei propri padroni: niente di più sbagliato. L’uomo ha un metabolismo basato su zucchero e carboidrati, mentre quello del cane si basa sulle proteine. Ci si dimentica, o non si tiene conto, che gli animali hanno un metabolismo diverso: il coefficiente di digeribilità delle proteine, l’alimento principale su cui si basa il metabolismo dei pet, nel cane è dell’80%, mentre nell’uomo è del 91%.

4.CONTROLLARE I PET NELLA CRESCITA.

Gli animali domestici sono abitudinari, sarà bene quindi abituarli fin dai primi mesi di vita a una dieta corretta. La nutrizione inoltre svolge un ruolo estremamente sociale oltre che clinico, in quanto attraverso il momento del pasto si può rafforzare il legame uomo/pet.

5. OBESITÀ, NON SOLO UN PROBLEMA ESTETICO.

Spesso il sovrappeso nei pet viene visto solo dal punto di vista meramente estetico. Si sente spesso infatti il padrone commentare “il mio cane è ‘grasso’, ma a me piace così!”. Un cane o un gatto in sovrappeso, seppur esteticamente graziosi da vedere, devono essere portati dal veterinario affinché si ristabilisca il rispettivo peso-forma.

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