Se vogliamo viaggiare con i nostro cane o gatto e spostarci all’interno del territorio europeo è necessario avere il passaporto europeo per animali da compagnia.
A cura di Elena Braghin Giornalista e copywriter freelance
Con il passaporto L’UE intende agevolare gli spostamenti all’interno del territorio per i viaggi privati dei cittadini in compagnia dei proprio gatto, cane o furetto.
Quali sono le regole per i viaggi con i propri animali?
Così come stabilito dal Regolamento UE n. 576/2013, del 12 giugno 2013, salvo rare eccezioni, è possibile spostarsi da un paese dell’UE all’altro, oppure da un paese non UE verso un paese UE, con il proprio animale da compagnia, alle seguenti condizioni: L’animale deve essere dotato di microchip, oppure di tatuaggio leggibile (se applicato prima del 3 luglio 2011).
L’animale deve essere stato vaccinato contro la rabbia secondo le indicazioni dell’Allegato III del Regolamento. L’animale deve essere stato trattato contro il parassita Tenia Echinococcus Multilocularis.
Inoltre il cane, il gatto o altro animale deve avere il passaporto europeo per animali da compagnia in corso di validità, se viaggia tra paesi UE; oppure deve avere un certificato sanitario dell’UE, se si viaggia verso un paese terzo.
Cos’e il passaporto europeo per cane, gatto o altro animale da compagnia?
Il Passaporto europeo per cane, gatto o altro animale da compagnia è un documento standard emesso dall’Unione Europea, essenziale per viaggiare all’interno del territorio europeo.
Per ottenere il passaporto è necessario rivolgersi al proprio veterinario per adempiere a tutti gli obblighi sopraindicati e all’ASL del proprio territorio per richiederne il rilascio. Una volta ottenuto, questo documento dura per tutta la vita dell’animale, a condizione che siano rispettati gli obblighi di vaccinazione antirabbica.
All’interno del passaporto sono indicati alcuni dati essenziali:
- Una descrizione dell’animale da compagnia;
- Il numero del microchip o del tatuaggio;
- I codici delle vaccinazioni antirabbica eseguite;
- I dati anagrafici del proprietario dell’animale;
- Gli estremi del veterinario.
Passaporto: un documento non per tutti
Il passaporto europeo è un documento realizzabile esclusivamente per il cane, il gatto e il furetto. Per viaggiare con altri animali, quali rettili, roditori, uccelli, animali acquatici o conigli è necessario verificare le norme nazionali del paese verso cui si è diretti, informandosi sulle condizioni di ingresso.
Cos’e il Certificato sanitario per animali?
Il Certificato sanitario dell’UE è un altro documento che si basa su un modello standard europeo. È diverso dal Passaporto europeo per animali di compagnia, ma contiene sempre informazioni sull’animale, quali: descrizione, stato di salute, vaccinazioni antirabbica eseguite, dati sul proprietario e sul veterinario.
Questo certificato è necessario se si vuole viaggiare da un paese o territorio extra-europeo verso un paese dell’Unione Europea. Il documento deve essere rilasciato, almeno 10 giorni prima dell’arrivo, da un veterinario ufficialmente riconosciuto e appartenente al servizio sanitario veterinario nazionale del paese di partenza.
Ha una validità di 4 mesi, a partire dalla sua data di rilascio, oppure fino alla scadenza della vaccinazione antirabbica dell’animale a cui è riferito il documento. Per viaggiare da un paese terzo, inoltre, è necessario accompagnare il Certificato sanitario dell’UE con una dichiarazione scritta che attesti che il viaggio con l’animale da compagnia non ha finalità commerciali.
I paesi extra-UE con Passaporto per animali valido
Come per tutte le regole, esistono anche qui alcune eccezioni. L’Unione Europea riconosce la validità del passaporto per gli animali da compagnia, e quindi la possibilità di viaggiare con i proprio cane, gatto o furetto all’interno dell’UE, anche quando tale documento è emesso dai seguenti paesi:
- Svizzera
- Andorra
- Isole Fær Øer
- Gibilterra
- Groenlandia
- Islanda
- Liechtenstein
- Monaco
- Norvegia
- San Marino
- Città del Vaticano
E possibile far viaggiare gli animali senza il proprietario?
Gli animali da compagnia dovrebbero viaggiare con il proprietario, ma in caso di necessità è possibile delegare un’altra persona tramite dichiarazione scritta, purché il proprietario si riunisca con il proprio animale entro cinque giorni dalla partenza.
Questa regola è valida sia in caso di viaggio con passaporto europeo per animali, che in caso di viaggio proveniente da paese terzo con Certificato sanitario dell’UE.
Senza accompagnatore, invece, il trasporto di animali dovrà rispettare la normativa di polizia sanitaria relativa all’importazione o al commercio di cani, gatti e furetti all’interno del territorio dell’Unione Europea.
Con quanti animali e possibile viaggiare?
Secondo il Regolamento EU n. 576/2013 non è possibile viaggiare con Passaporto europeo per animali da compagnia con più di cinque esemplari (cane, gatto o furetto).
È possibile superare tale limite per viaggiare all’interno dell’Unione Europea solo se si dimostra congiuntamente che:
- Gli animali hanno più di 6 mesi di vita;
- Gli animali partecipano a competizioni, esposizioni o eventi sportivi.
- Diversamente, se si intende viaggiare con più di cinque animali da compagnia, è necessario rispettare le norme di polizia sanitaria applicabili alle importazioni commerciali di animali all’interno dell’Unione Europea.
Come si ottiene il passaporto europeo per animali?
Il Passaporto per animali deve essere richiesto all’Azienda Sanitaria Locale (Asl) del proprio territorio, perché tale documento rappresenta una vera e propria certificazione sanitaria relativa allo stato di salute del proprio animale (cane, gatto o furetto).
Affinché il passaporto per animali sia valido per l’espatrio è necessario che l’animale sia regolarmente registrato presso l’anagrafe regionale degli animali d’affezione. Tale registrazione viene effettuata dal veterinario in seguito all’impianto sottocutaneo di un microchip con codice identificativo dell’animale (o del tatuaggio se realizzato prima del 3/07/2011).
Oltre alla registrazione è necessario che sul passaporto sia indicato il codice di vaccinazione antirabbica, che deve essere effettuata almeno 21 giorni prima della partenza. I cuccioli non possono essere vaccinati contro la rabbia sotto le 12 settimane di vita.
Siccome alcuni paesi richiedo certificazioni più stringenti per l’accesso nel proprio territorio, oppure vietano l’ingresso ad alcune razze specifiche (problema che può presentarsi soprattutto con alcune razze di cani, come il Dogo Argentino o il Pit Bull Terrier, considerate pericolose) è consigliabile verificare con il proprio veterinario le specifiche normative di ingresso dei vari paesi prima di mettersi in viaggio con il proprio animale da compagnia.