La gravidanza del gatto e del cane

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Foto con la mamma e il cucciolo con i loro proprietari

La gravidanza di un cane o di un gatto è un momento di grande gioia, ma allo stesso tempo un periodo molto impegnativo che coinvolgerà totalmente sia noi che le nostre amiche a quattro zampe.

A cura di Federica Catalano

Quello che c’è da sapere sulla gravidanza del gatto e del cane

A seconda della razza a cui appartengono, i gatti raggiungono la maturità sessuale quando hanno tra i 4 e i 12 mesi. Vanno in calore ogni 2 o 3 settimane circa e, a differenza dei cani, possono arrivare ad avere sino a 3 cucciolate all’anno.

La gravidanza del gatto

È abbastanza facile riconoscere una gatta in calore (emette strani miagolii, si struscia su oggetti e persone più spesso del solito…). Più difficile invece è capire quando è incinta, in quanto nei primi giorni non ci sono segni evidenti della gestazione.

Solo intorno alla terza settimana, iniziano a comparire i primi sintomi fisici e comportamentali; i capezzoli e l’addome si gonfiano e la gatta inizia a cercare più riposo e coccole. Se si ha il sospetto di una gravidanza, è opportuno contattare immediatamente un veterinario, che attraverso un’ecografia, potrà confermare il lieto evento.

Un gattino in primo piano
Il parto del gattino avviene di solito dopo 64-69 giorni

Se l’esito è positivo

Sarà necessario rimanere sempre a contatto con il Medico Veterinario fino al momento del parto della mamma gatta. Ogni fase della gestazione va monitorata con cura, anche da un punto di vista sanitario. Il parto avverrà in genere dopo circa 64-69 giorni dal concepimento: i gattini, infatti, verranno alla luce, in media, dopo 66 giorni di gestazione.

È molto importante tenere in considerazione che la gravidanza richiede alla tua gatta un grande dispendio di energie. Per questo motivo, mai come in questa fase della sua vita il tuo pet ha bisogno di attenzioni e cure da parte tua; se la tua micia evita le situazioni di stress, i gattini hanno maggior probabilità di nascere sani.

Per questo è importante seguire alcuni suggerimenti.

  • Ogni volta che la tua gatta si avvicina a te in cerca di contatto fisico, prenditi qualche minuto per dedicarle attenzioni e affetto.
  • Se possibile, durante la gravidanza della tua gatta evita feste, traslochi, spostamenti di mobili e tutto quanto possa disturbarla o stressarla.
  • È bene che la tua gatta si muova e resti attiva, ma non esagerare con gli stimoli e le sollecitazioni.
  • Offrile sempre la possibilità di appartarsi, di starsene per conto suo e persino di nascondersi da qualche parte, se ne sente il bisogno.
  • Ricordati che il suo fabbisogno energetico aumenta di quasi la metà, in gravidanza, e che mai come in questa fase la tua micia ha bisogno di proteine di alta qualità, per sé e per i suoi gattini.
  • Portala regolarmente dal veterinario e informati per tempo rispetto alla sverminazione e alle vaccinazioni del caso (idealmente prima dell’inizio della gravidanza).
Mamma gatta che lecca il suo gattino
La gravidanza del gatto e del cane

La gravidanza del cane

Nel corso del suo ciclo di riproduzione, il cane va in calore una volta sola. Nello specifico da quando nasce al suo primo calore trascorrono dai 6 ai 10 mesi, a seconda della specie e della taglia del cane. Dopo di che il periodo del calore avverrà con regolarità ogni 6 mesi per tutta la sua vita.

Appena si ha il sospetto che il cane sia in dolce attesa, bisogna recarsi dal veterinario, che eseguirà un’ecografia addominale o il test della relaxina; un ormone naturalmente presente nel cane che va a identificare l’effettiva presenza di una gravidanza.

Tali esami vanno eseguiti non prima dei 20 giorni dalla gestazione, mentre per sapere la quantità della cucciolata dovrà trascorrere almeno un mese. L’intera durata della gravidanza ha una durata variabile che va dai 57 ai 65 giorni.
Verso la fine del primo mese il corpo del cane inizia a cambiare: aumenta la pancia e compaiono le mammelle.

Alimentazione giusta

Mamma che cura il suo cucciolino

In questo periodo, al fine di un corretto sviluppo dei cuccioli, è fondamentale dare al proprio cane l’alimentazione giusta. Ecco, dunque, che confrontarsi regolarmente con il veterinario diventa di primaria importanza.

Per capire i giorni effettivi durante i quali può avvenire il parto, è importante osservare con attenzione alcuni parametri e piccoli dettaglio, come l’aumento della temperatura o il comportamento del cane che tenderà a cercare un luogo caldo e tranquillo dove potersi sistemare con i cuccioli.

Sarà compito di noi umani predisporre il nido al meglio, al fine di far avvenire il parto senza impedimenti. Il parto ha solitamente una durata di 6-8 ore dall’inizio delle contrazioni addominali, fino a un massimo di 12 ore.

È importante che il proprietario sappia trasmettere, con la propria presenza, tranquillità e serenità alla madre, senza forzarla a mangiare, ma lasciando a disposizione acqua e cibo e preparando un giaciglio per il momento della nascita, facendo scegliere a lei il luogo più adatto.

Cucciolo di cane in primo piano

E dopo la gravidanza nel gatto e nel cane ben arrivato cucciolo!

La maggior parte dei cani e dei gatti dopo una gravidanza serena non ha bisogno di troppi aiuti con il parto purché non ci siano complicazioni. Il loro istinto guiderà le nostre amiche a quattro zampe, ma la tua assistenza può aiutare a mantenere loro e i cuccioli al sicuro e a proprio agio. La cosa migliore che puoi fare è avere le tue provviste pronte prima del grande giorno!

Cassa parto

Che abbiate un alano o una tenera gattina, dovrete “arredare” una zona della vostra casa in cui ospitare mamma e cuccioli per almeno 70/80 giorni.

Il posto ideale in cui posizionare la “nursery” è una zona tranquilla ma non isolata, una zona in cui la neomamma si senta a proprio agio ma che sia anche poco trafficata. L’ideale sarebbe scegliere la zona della casa in cui, normalmente, sia lei che voi, passate la maggior parte della giornata.

Le dimensioni indicative della cassa parto dovranno essere rapportate alla taglia del cane o del gatto che dovrà potersi stendere completamente, un lato corrisponderà ad un po’ più della lunghezza del cane, l’altro ad almeno 1 volta e mezza.

I materiali dovranno garantire l’assoluta mancanza di rischi per mamma e piccoli (schegge, viti, chiodi…), dovranno essere facilmente lavabili, igienizzabili, impermeabili, se verniciati le vernici dovranno essere atossiche, le stesse che si utilizzano per gli arredi dei bambini.

Un gattino in primo piano

Lungo i lati interni dovranno esserci delle “barre anti-schiacciamento” questo perché spesso le mamme sono un pochino “distratte”, specialmente con cucciolate numerose e nel momento in cui si accucciano o sdraiano per allattare rischiano di ritrovarsi con un cucciolo sotto di loro, anche se lo sentono piangere, in mezzo ad altri 4/5/6 o più cuccioli non capiscono da dove arrivino quei lamenti, anche perché quando hanno fame piangono tutti.

Le barre garantiscono al cucciolo una “via di fuga” tra la madre e le pareti della cassa parto. Le pareti dovranno essere abbastanza alte da impedire a mamma e piccoli di saltare fuori, dovrete anche predisporre un’apertura che consenta alla madre di entrare e uscire con facilità.

Lampada riscaldante

Oltre alla cassa parto servirà una lampada riscaldante: sino ai 10/12 giorni la termoregolazione nei cuccioli non è attiva, per questo motivo devono essere riscaldati in modo che la loro temperatura interna si mantenga intorno ai 38°. Esistono in commercio le classiche lampadine a luce rossa, oppure, quelle nere che non danno fastidio ai piccoli.

Questo accorgimento servirà anche a ridurre il rischio che si manifesti l’Herpes Virus, che ha conseguenze letali sui cuccioli.

Tappetini riscaldanti

Un altro dispositivo utile per tenere i cuccioli al caldo sono i tappetini/coperte riscaldanti, tipo scalda-materasso, verrà posizionato sul fondo della cassa parto e regolato alla temperatura minima. Sopra allo scalda materasso posizionerete le traversine e, sopra alle traversine, un Pet-Bed.

È un particolare tappetino studiato appositamente per restare asciutto, lasciando defluire i liquidi verso le traversine, inoltre fa sì che il cucciolo riesca a muoversi agevolmente facendo presa con le zampe senza scivolare, cosa molto importante, perché una superficie inadatta può portare alla Sindrome del Cucciolo Nuotatore.

Mamma e il suo cucciolo bianco

Kit per allattamento e latte in polvere

Ci sono neomamme a quattro zampe che sanno istintivamente prendersi cura della cucciolata, altre che vanno aiutate, altre ancora che proprio rifiutano i cuccioli, altre che non producono latte, e questa evenienza non è assolutamente prevedibile.

I cuccioli inizialmente devono essere allattati ogni 2 ore, giorno e notte. Se la madre non ha latte o se li rifiuta dovrete farlo voi. Per questo motivo dovrete organizzarvi con:

  • latte in polvere specifico;
  • biberon adatto alle dimensioni dei cuccioli;
  • pipette;
  • contagocce;
  • siringhe;
  • termometro con punta flessibile
  • bilancia.

È indispensabile che il Veterinario vi insegni a farlo in maniera corretta, per evitare di provocare la Polmonite Ab-Ingestis. Questa patologia può manifestarsi anche con l’allattamento naturale ed è questo il motivo per cui i cuccioli vanno sorvegliati a vista H24.

Trascorsi i primi 20/25 giorni, inizierà la dentizione. La comparsa dei primi dentini segnerà l’inizio dello svezzamento.
L’allattamento diventerà decisamente poco piacevole per la mamma che si ritroverà con una squadra di “piranha” attaccati alle mammelle.

Un’accortezza per affrontare questa delicata ed importantissima fase è quella di iniziare ad alimentare la madre già 15/20gg prima con gli stessi alimenti che utilizzerete nello svezzamento. Chiedete consiglio al vostro veterinario o, meglio ancora, ad un nutrizionista.

Piccoli ma fondamentali consigli dopo la gravidanza del cane e del gatto

Molti di voi penseranno che tutte queste cose siano superflue, che gli animali in natura fanno tutto da soli, che gravidanza e parto sono eventi naturali. Tutto vero, peccato che i nostri animali domestici siano, appunto, domestici e non selvatici, che “in natura” le femmine muoiano di parto, che la mortalità neonatale sia altissima.

Prendersi cura di una neomamma e dei suoi cuccioli è molto simile a occuparsi di bimbi neonati: servono cure costanti e a intervalli regolari. È importante considerare che il proprietario del cane o del gatto deve intervenire solo nel caso in cui la neomamma non possa prendersi cura direttamente della cucciolata o sia in difficoltà ad assolvere qualche compito.

Non dovrà mai sostituirsi a lei, perché il legame naturale tra la cucciolata e la mamma deve consolidarsi, soprattutto nei primi giorni di vita dei neonati e il rischio è quello di interromperlo. Solo quando la mamma non può farlo o non sarà presente sarai tu a doverli stimolare per i loro bisognini (i cuccioli appena nati non sono in grado di farlo da soli), nutrirli regolarmente e tenerli al caldo.

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