Quando un cucciolo entra a far parte delle nostre vite, la prima cosa di cui dobbiamo preoccuparci è la sua salute. È buona norma portare il proprio cane, gatto, o altro animale che abbiamo appena accolto in casa, a fare una visita di controllo dal veterinario, il quale nel corso di questa visita vi illustrerà i vaccini per prevenire alcune patologie.
A cura di Elena Braghin Giornalista Copywriter Freelance www.elenabraghin.com
Cosa sono i vaccini per cane e gatto?
I vaccini per cane e gatto sono dei preparati medici che hanno la funzione di stimolare il sistema immunitario, mettendolo a confronto con alcune specifiche forme virali (spente o attenuate), così da sviluppare nell’organismo una risposta che impedisca l’insorgere della malattia vera e propria.
Benché molti dei vaccini disponibili siano impiegati da anni, il loro utilizzo non è mai privo di rischi, seppur molto rari, per questo motivo il Veterinario di fiducia valuterà nello specifico le esigenze del vostro animale e vi proporrà i vaccini che meglio possono adattarsi alle sue condizioni di salute e alle necessità imposte dall’ambiente in cui vive o dai viaggi che dovrà affrontare.
Sono obbligatori i vaccini per cane e gatto?
Alla prima visita dal veterinario vi verrà rilasciato il libretto sanitario del cane e del gatto su cui il medico veterinario annoterà i dati del cucciolo, i dati del proprietario e terrà nota delle condizioni di salute dell’animale, descrivendo eventuali malattie, interventi e terapie, nonché le vaccinazioni effettuate e tutti i richiami. Le vaccinazioni non sono obbligatorie in Italia. Alcuni vaccini per cani e gatti, però, sono caldamente raccomandati.
Se si vuole viaggiare all’estero
In Europa e nel resto del mondo, se si vuole portare con sé il proprio animale da compagnia, potrebbe essere richiesto un certificato che attesti la validità di alcune vaccinazioni obbligatorie, prima tra tutte quella contro la rabbia.
Nell’Unione Europea questa certificazione è rappresentata dal Passaporto europeo per cani e gatti, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo.
Le vaccinazioni raccomandate in Italia
A differenza di quanto stabilito in altri Paesi esteri, in Italia la vaccinazione antirabbica non è obbligatoria, perché la rabbia è considerata malattia debellata su tutto il territorio nazionale.
Ciò non significa che non esista più: alcuni animali selvatici potrebbero ancora contagiare gli animali domestici, ma le eventualità che ciò avvenga sono talmente rare da non causare preoccupazione.
Pur non essendoci obbligatorietà vaccinale sul territorio italiano, per i piccoli animali da compagnia esistono due tipologie di vaccini: quelli caldamente raccomandati e i vaccini facoltativi.
Vaccini raccomandati per il cane
Le vaccinazioni raccomandate sono quelle individuate dalla WSAVA, l’associazione mondiale dei veterinari dei piccoli animali, che stabilisce le linee guida in questa materia.
Le vaccinazioni raccomandate per i cani sono:
1) Parvovirosi (CPV-2)
2) Adenovirus canino (CAV)
3) Cimurro (CDV)
Altri vaccini sono considerati facoltativi come, ad esempio, il vaccino contro la Leishmaniosi, una malattia che può portare gravi conseguenze alla salute dell’animale ed è soggetta a zoonosi, ovvero può essere trasmessa anche agli esseri umani.
Questo vaccino, da facoltativo può diventare altamente raccomandato, soprattutto nelle zone ad alto rischio di contagio come le isole e il centro-sud Italia, dove la malattia è endemica. Inoltre anche nel nord Italia la Leishmaniosi si sta rapidamente diffondendo, soprattutto in Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna.
Vaccini raccomandati per il gatto
Le vaccinazioni raccomandate dalla WSAVA per i gatti sono:
1) L’Herpesvirosi felina (FHV-1)
2) Panleucopenia felina (FPV)
3) Calicivirosi felina (FCV)
Anche per i gatti esistono altri vaccini facoltativi. I veterinari sapranno indicarvi quali potrebbero diventare necessari in base alle esigenze di ogni singolo animale. Ad esempio, un gatto che passa la sua vita tra le mura domestiche probabilmente avrà meno necessità di effettuare il vaccino contro la leucemia felina (FeLV), rispetto al micio libero di girare nel quartiere in cui vive e che potrebbe entrare in contatto con altri gatti malati.
Quando fare le vaccinazioni?
Le vaccinazioni possono essere effettuate in qualunque momento della vita di cani e gatti, purché siano in buona salute; meglio, però, se si riesce a vaccinare gli animali il prima possibile.
I vaccini non vanno comunque effettuati troppo presto sui cuccioli, perché gli anticorpi ottenuti dal latte materno potrebbero comprometterne l’efficacia. L’indicazione generale è quella di vaccinare i cuccioli tra le 8 e le 12 settimane di vita con la prima dose, effettuando successivamente i richiami per finire il ciclo vaccinale entro le 16 settimane.
La maggior parte dei vaccini richiede il richiamo annuale per mantenere l’efficacia della copertura. Altri possono essere richiamati dopo più tempo. Il vaccino contro la rabbia, ad esempio, dopo il primo richiamo a dodici mesi dalla prima inoculazione, ha una validità di due o tre anni. È importante che i richiami dell’antirabbica vengano effettuati con regolarità per ottenere la certificazione valida per l’espatrio con gli animali da compagnia.
Verificate sempre con il vostro Veterinario di fiducia le vaccinazioni che meglio si adattano ai vostri cani e gatti. Ricordatevi di non partire mai con i vostri animali da compagnia senza aver prima controllato le condizioni di ingresso dello Stato verso cui siete destinati; in mancanza dei vaccini ivi obbligatori potrebbe essere imposta una quarantena agli animali o potrebbe esservi negato l’accesso al Paese.
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