Ha il mantello bruno o grigio acciaio, si muove dappertutto e vive con pochissimo. A torto giudicato un animale pigro e cocciuto, l’asino, detto anche “cavallo dei poveri”, è un compagno fedele e capace di sincera amicizia, purché si abbiano tempo e spazio da dedicargli
ANGELICA D’AGLIANO
Survivors
Muovere merci, tirare carri, trasportare persone: se in passato erano questi i compiti affidati agli asini, adesso questi dolcissimi equini si sono fatti strada nel cuore degli amanti degli animali come insoliti pet capaci di dare emozioni indimenticabili a chi abbia il tempo sufficiente per occuparsi di loro.
Ma come si fa a adottare un asinello? Sono sempre più numerose le associazioni animaliste che offrono la possibilità di portarsi a casa uno di questi stupendi amici a quattro zampe. Spesso si tratta di soggetti scampati al macello o ai laboratori dove si pratica la sperimentazione animale. In questo caso, oltre a guadagnare un amico, saremo sicuri anche di aver compiuto una buona azione!
A distanza
Se invece abitiamo in un condominio, non disperiamoci! È comunque possibile avere un asinello per amico: basta scegliere la via dell’adozione a distanza. Il tramite anche in questo caso è sempre un’associazione animalista.
Con un modico contributo mensile, che di solito si aggira intorno a qualche decina di euro, è infatti possibile seguire passo passo la vita del nostro asinello. Quasi sempre viene fornita un’ampia documentazione fotografica, si è chiamati in caso di parto (un’esperienza davvero straordinaria!) e in più si ha la possibilità di andare a trovare il proprio amico ogni volta che si vuole e di instaurare così un solido rapporto di amicizia.
Le Prede
Per accogliere in famiglia un amico così speciale, soprattutto se si è alle prime armi, è sempre bene essere seguiti da un veterinario specializzato e da qualcuno che abbia già un po’ di esperienza.
Gli asini non sono animali esigenti, in termini di alimentazione, ad esempio, hanno molte meno pretese di un cavallo, e per di più sono anche molto rustici, tuttavia hanno bisogno di spazio e di cure quotidiane. Per una corretta convivenza, è inoltre essenziale porsi nel modo giusto.
Il latte di asina, considerato tra i più simili al latte di donna, in passato è stato usato come alimento base per i neonati allergici al latte vaccino.
Dolcemente
È essenziale che i nostri atteggiamenti comunichino sempre dolcezza, tranquillità e pazienza. Maneggiamo il nostro asinello poco e spesso, parliamogli sempre a bassa voce, evitiamo di compiere movimenti bruschi o inattesi e presto il nostro amico imparerà ad avere fiducia in noi. Ancora: le operazioni di pulizia del mantello, che devono essere eseguite quotidianamente, saranno introdotte per gradi. Se abituiamo poco a poco il nostro asinello alla spazzola, arriveremo a poterlo toccare dappertutto senza che si spaventi.
Rin tin tin?
Chi pensa poi che solo i cani possono essere addestrati con facilità si sbaglia di grosso. In Italia esistono ormai anche delle vere e proprie scuole di addestramento per asini.
Camminare col proprio padrone, tirare un carro, trasportare oggetti sono solo alcune delle tante cose che si possono imparare insieme e far apprendere al proprio amico. Provare per credere.
Per capire l’età di un asino basta aprirgli la bocca: se i denti sono piccoli e dritti il nostro amico è molto giovane. Con il progredire dell’età, invece, i denti tendono a sporgere all’infuori.
Per saperne di più: www.ilrifugiodegliasinelli.org