Il gatto Manx

C’è chi dice che derivi da un maiale magico, e chi sostiene che la sua coda sia finita sugli elmi degli antichi guerrieri dell’isola di Man. Questo simpatico micio irlandese, è una vera leggenda vivente…

A cura di CRISTIANA MARANGONI – Commissione Stampa ANFI

Manx il gatto senza coda dell’Isola di Man

Il mito più conosciuto sulle origini del “gatto senza coda”, narra che al tempo del Diluvio Universale Noè stesse completando l’imbarco delle specie animali da portare in salvo. Il gatto Manx arrivò in ritardo ma, per non rimanere a terra, fece un gran balzo proprio nell’attimo in cui il portellone della nave si stava chiudendo.

Così riuscì a salire sull’Arca ma la sua coda rimase per sempre mozzata. Un’altra leggenda racconta che, sempre sull’Arca, il Manx si mise a litigare con un cane e questi, nella foga del combattimento, gli staccò la coda con un morso. Il Manx allora, vergognandosi di farsi vedere così mutilato, si gettò in mare e raggiunse a nuoto l’Isola di Man.

Tanti sono i racconti che lo vedono protagonista. Una leggenda celtica narra che la scrofa magica Henwen si tramutò in un gatto mantenendo però la coda piccola e corta tipica dei maiali. Una credenza irlandese asserisce di come i guerrieri dell’Isola di Man usassero abbellire i loro elmi da battaglia con le code recise ai felini. Pertanto le gatte, per evitare ai cuccioli l’ignominiosa mutilazione, cominciarono a far nascere i loro piccoli senza la coda.

Ama il gioco della palla in cui è eccezionale nel rimbalzo e nel riporto.

Il Manx nasce da una mutazione genetica spontanea che si è conservata grazie ai continui incroci fra consanguinei, inevitabili in uno spazio ristretto come quello di un’isola.Gli studiosi ritengono che intorno al 1588 una nave spagnola, con a bordo alcuni gatti senza coda, abbia fatto naufragio nei pressi dell’Isola di Man.

Così segregata, nel corso del tempo la razza si selezionò naturalmente.Alcuni vorrebbero collegare il Manx al Bobtail giapponese, il cui nome significa “coda mozza”.Ma ciò non è possibile perché il Bobtail ha comunque una coda, anche se piccola (8-10cm), e la sua natura è geneticamente diversa rispetto a quella mancante del Manx.

Gran chiacchierone, la sua voce è simile al tubare di una tortorella.

Il Manx è un gatto piuttosto raro e poco allevato in quanto la sua riproduzione è piuttosto problematica. Questo succede poiché è difficile mantenere la caratteristica assenza di coda ma anche perché tale mutazione genetica comporta notevoli rischi di malformazioni nelle vertebre che causano la morte dei cuccioli subito dopo il parto se non addirittura nell’utero.

Pertanto due gatti “Rumpy” (con totale assenza della coda) non possono essere accoppiati fra loro, ma con le altre varietà. Molti allevatori lo incrociano anche con l’Europeo o con il British Shorhair.

Il rischio della “Spina bifida”, pur diminuendo notevolmente con la modalità d’accoppiamento appena descritte, è sempre presente e viene tenuto sotto controllo attraverso l’integrazione della dieta con “acido folico”, una vitamina del gruppo B che riduce notevolmente l’incidenza di tale malformazione.

Gli abitanti dell’isola di Man sono così fieri dei loro gatti che già da un centinaio d’anni hanno coniato una moneta, il crown, che raffigura il caratteristico felino.

Lo standard FIFe

Il corpo, di taglia media, forte e compatto presenta un ampio petto.

Le zampe hanno una buona struttura muscolare e quelle posteriori, più lunghe di quelle anteriori, determinano la caratteristica andatura saltellante.

I piedini sono rotondi.

Il dorso ha una linea ascendente con una groppa corta e piena, in proporzione con il corpo e termina con un bel posteriore largo e rotondo.

Il collo è grosso e corto, la testa abbastanza grande e rotonda, dall’aspetto paffuto con guance piene e mascelle forti.

Il naso medio lungo, di colore in armonia con il mantello, presenta uno stop delineato, non “alla francese”.

Gli occhi sono grandi e rotondi.

Le orecchie di media grandezza, piazzate abbastanza alte sul capo, sono aperte alla base e terminano a punta .

Il mantello è corto, folto e morbido e sono riconosciuti tutti i colori e disegni, senza limitazioni di bianco nelle varietà bicolori e tricolori.
L’assenza della coda, non è sempre totale e i Manx vengono denominati
differentemente a seconda della formazione caudale:

Rumpy: quando c’è l’assenza totale della coda e presenta una caratteristica depressione al termine della colonna vertebrale.
Rumpy riser: quando c’è un rialzamento dell’osso sacrale (non quello caudale) che non tolga l’aspetto di un gatto privo di coda

Stumpy: in questa varietà c’è una coda ben definita, ma corta ed irregolare,
non più lunga di 3 cm, che comunque non deve presentare nodi o storture.

Oltre a queste varietà, esiste anche la versione a pelo lungo chiamata “Cymric”.

Gli abitanti dell’isola di Man sono così fieri dei loro gatti che già da un
centinaio d’anni hanno coniato una moneta, il Crown, che raffigura il
caratteristico felino.

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