Dall’aspetto raffinato e dal carattere vivace, il gatto Mandarino (o Orientale a pelo lungo, indicato in passato anche come Javanese) è una razza piuttosto recente, che fu ottenuta mediante l’incrocio tra Orientali a pelo corto e Balinesi.
A cura di Marco Bellagamba
Poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale molte razze di gatti si trovarono a rischio di estinzione: tra di esse c’era anche il Siamese. Fu allora che, per evitare l’eccessiva consanguineità, si decise di incrociare gli esemplari rimasti con altre razze “simili”. L’Orientale a pelo corto nacque in
questo modo negli anni ‘50.
Circa venti anni dopo vide la luce anche il Mandarino. Il nome designato della nuova razza doveva essere British Angora (Angora Inglese), ma, per evitare possibili confusioni con il Turkish Angora (Angora Turco), nel 2002 si decise di assumere la denominazione Oriental Longhair. Non è un caso che tutti questi nomi siano inglesi: la selezione della razza è stata infatti portata avanti da allevatori inglesi e statunitensi.
Oggi il Mandarino, in particolare con il nome di Oriental Longhair, è riconosciuto da tutte le principali associazioni catofile internazionali. Nonostante la lunghezza del suo mantello possa trarci in inganno, il Mandarino non sopporta il freddo e, anzi, ama i luoghi caldi.
Un gatto con molti “parenti”
Il gatto Mandarino è una razza strettamente connessa ad altri gatti di tipo Orientale. Principalmente il Mandarino è legato a suo “fratello” a pelo corto, ma anche al Balinese, un parente molto stretto dell’attuale Siamese, simile nella colorazione, ma che presenta in alcune zone del corpo un mantello semilungo.
Il Mandarino, però, dal Balinese non ha ereditato la colorazione tipica dei Siamesi, ma soltanto la lunghezza del mantello. Anche se questi gatti vengono definiti Orientali, la razza “madre” (a pelo corto) deriva, come già detto, da un’opera di selezione compiuta in Inghilterra negli anni ‘50 prendendo a modello gatti le cui caratteristiche si potevano riscontrare in esemplari provenienti da Paesi del cosiddetto Oriente.
Sveglio e vivace
Come il Siamese, il gatto Mandarino è vivace, intelligente e curioso, molto attivo. Ama salire in luoghi elevati, riportare piccoli oggetti ed è un ottimo cacciatore. Pur essendo un po’ più tranquillo del suo fratello a pelo corto, rimane comunque giocherellone anche da adulto. Non facciamoci trarre in inganno dalla sua corporatura leggera, potremmo tranquillamente paragonarlo ad un atleta o a un ballerino: è piuttosto forte, è un ottimo saltatore, ha carattere, e per questo motivo tenderà ad assumere un atteggiamento dominante nei confronti dei suoi simili, e perfino con qualche cane.
Sono gatti devoti, che cercano il contatto fisico e l’attenzione dei propri compagni umani e che tendono a commentare con i loro miagolii le varie attività di chi sta loro vicino: per questi motivi non sopportano la solitudine e hanno anzi bisogno di sentirsi parte attiva della vita familiare. Riescono ad andare d’accordo con altri animali, soprattutto coinvolgendoli nei loro giochi, e con i bambini, purché vengano da loro rispettati.
Il Mandarino è un gatto atletico, intelligente, vivace e giocherellone anche da adulto. La vita media è di circa 15 anni.
Occhio al freddo e al cibo
Se da un lato il mantello del Mandarino non richiede cure importanti (ma qualche attenzione in più sarà necessaria durante il periodo della muta) perché presenta poco sottopelo lanoso, questo gatto tende a soffrire il clima rigido e quindi necessita di luoghi caldi e protetti: il rischio è che nella stagione fredda patisca tossi e raffreddori. Essendo piuttosto attivo, il Mandarino è anche un gatto vorace, per questo motivo sarà necessario adottare una dieta equilibrata, altrimenti tenderà a ingrassare, specialmente se privato delle giuste occasioni di sfogarsi. Tra i vari cibi amerà in particolar modo il pesce.
Per quanto riguarda la riproduzione, il Mandarino è un gatto piuttosto precoce: le femmine raggiungono il primo calore entro i sei mesi di vita.
Lo standard
Il Mandarino è un gatto di media taglia, elegante, slanciato e muscoloso. La testa è lunga e a forma di cuneo, il naso è dritto, lungo e senza stop. Gli occhi, tipicamente verdi, tranne nel caso in cui il mantello sia bianco, disposti obliquamente, sono a forma di mandorla. Le orecchie, larghe alla base, sono molto grandi, aperte e distanti fra di loro. Il collo è slanciato, le zampe sono lunghe e sottili, quelle posteriori sono leggermente più lunghe di quelle anteriori.
I piedi sono piccoli e ovali. Il mantello è semilungo, più corto ai fianchi e sulla testa, setoso, quasi del tutto privo di sottopelo. La coda è lunga e sottile, anche alla base, si assottiglia in punta e ha l’aspetto di un pennacchio. I colori ammessi sono tantissimi: dal bianco puro al Tabby (tigrato). Non ammesse invece le varietà di colore Point (tipo Siamese).