In un tempo molto lontano sette fate giunsero attorno alla culla di una principessa per portarle i loro doni: la prima offriva uno spirito forte, la seconda un cuore leale, la terza flessuosità e bellezza, la quarta l’eleganza dei movimenti, la quinta la possibilità di vestire solo in argento, seta e velluto, la sesta due occhi di smeraldo e l’ultima la fortuna di trovare amici ovunque. Ma queste fate erano giovani e inesperte e, guardando nella culla, pensarono che quell’esserino piagnucoloso non potesse essere una principessa. Perciò rivolsero la loro attenzione alla piccola culla lì accanto, nella quale faceva le fusa un dolce essere grigio. In quella culla posero i loro doni: era nato il Blu di Russia.
A cura della Dott.ssa ALBERTA MOLARE (Associazione Nazionale Felina Italiana) Foto di F. SPADAFORA
Sangue Reale
Il Blu di Russia già nella metà del 1800 viveva alla corte imperiale, grande favorito di zar, granduchesse e nobili. Lo stesso zar Pietro I, il Grande, e sua figlia Elisabetta amavano tanto questi elegantissimi gatti al punto da allevarli personalmente e da permettere a questi animali di frequentare le stanze private dei figli.
La zarina Caterina II, la Grande, che aveva una forte preferenza per gli aristocratici cani siberiani borzoi, usava invece rendere omaggio ai sovrani stranieri e agli ambasciatori accreditati donando loro gatti Blu di Russia: fu proprio così che la regina Vittoria d’Inghilterra ne ebbe una prima coppia adoratissima, proveniente dalla corte imperiale.
Amore folle
Il Blu di Russia è un gatto piuttosto sensibile: basta un rumore particolarmente forte o inaspettato, un tono di voce irato o brusco per spaventarlo. È un animale estremamente intelligente e di buona compagnia, da cucciolo è molto incline al gioco, mentre crescendo diviene più posato e tranquillo.
È riservato e discreto e il suo miagolio è sommesso. Ama di un amore folle ed esclusivo il suo compagno umano. Se la famiglia è composta di più persone, si dividerà equamente tra tutti ma diverrà l’ombra di uno solo dei componenti. Se in casa arrivano sconosciuti, facilmente sparirà dalla circolazione, salvo poi farsi vedere nel momento in cui si è reso conto che l’intruso non rappresenta un pericolo e non è un nemico.
La caratteristica del nebelung (la parola tedesca nebelung significa “creature della nebbia”) che più colpisce l’osservatore è la sua fantastica coda. Spesso viene paragonata alla coda di una volpe o di uno scoiattolo. Con il suo pelo blu argento, che dà l’impressione di essere ricoperto di gocce di rugiada mattutina, e i suoi bellissimi occhi verdi, il nebelung sembra il gatto delle fiabe.
Il Blu di Russia, come dice la parola, deve essere solo blu. Questa regola vale solo per la FIFe. In altre Federazioni Feline Europee vengono riconosciute altre varianti di colore: abbiamo così Blu di Russia nella variante bianco, nera e point. I primi due colori hanno occhi verdi mentre il point li ha azzurri, retaggio dell’incrocio tra Blu di Russia e Siamesi.
“Mater familias”
È il gatto ideale per la vita di appartamento: non necessita di ampi spazi e si accontenta di un territorio tranquillo. Il Blu di Russia maschio quando viene sterilizzato diventa ancora più posato e affettuoso. Se a essere sterilizzata è la femmina, questa si trasformerà in “mater familias”, diventando la matriarca indiscussa del gruppo di Blu di Russia nel quale vive.
Se l’intervento di sterilizzazione viene praticato in età giovanile, il gatto non perderà la voglia di saltare e giocare, arrampicandosi come un tigrotto e mantenendo più facilmente la sua figura snella e longilinea. Sarà vostro compito cercare di preservarne l’agilità e la buona forma fisica limitando le razioni ai pasti, oppure scegliendo un’alimentazione “light”.
Ingordi
Il Blu di Russia è un gatto sano e robusto che non ha particolari esigenze in fatto di alimentazione. La dieta migliore è a base di alimenti specifici per gatti, sia secchi che umidi. La giusta razione giornaliera per un gatto adulto si aggira sui 50-70 grammi di cibo secco e di 150-200 grammi per quello umido. Può essere alimentato anche con cibi freschi (carne, pesce, verdure cotte) a patto che la dieta sia bilanciata e varia. E’ opportuno dargli da mangiare più volte al giorno (possono bastare anche 2 razioni giornaliere). Poiché spesso è un gatto ingordo, è meglio tenerlo sotto controllo, soprattutto per i soggetti sterilizzati che tendono ad ingrassare.
Meglio variare
A partire da dodici mesi di età possiamo considerare cresciuto il nostro campione: allora opteremo per crocchette e scatolette per animali “adulti”. Controlliamo che i prodotti scelti siano della migliore qualità: non vale la pena risparmiare qualche euro e poi ritrovarsi un gatto con problemi intestinali o di malassorbimento.
Integriamo sempre l’alimentazione industriale con quella casalinga: pesce e pollo cotti e, se sono ben accetti, un poco di formaggio grana o parmigiano e un tuorlo d’uovo una volta a settimana. Quando il gatto avrà raggiunto i sette anni di età per le crocchette o le scatolette ci si orienterà verso prodotti “senior”, contenenti un minore apporto di proteine e di grassi.