Le fusa del gatto

Le fusa del gatto sono il suono più comune che producono. Eppure ne sappiamo davvero poco e tuttora rimangono un mistero.

a cura di Dott.ssa Ewa Princi Consulente esperta in comportamento ed etologia del gatto Centro di Cultura Felina www.culturafelina.it

Il gatto fa le fusa quando è contento

Quando stanno raggomitolati al sole, quando li accarezziamo, quando fanno la siesta, eppure non è sempre detto che questo suono significhi che il gatto è di buon umore. Infatti, i gatti fanno le fusa per comunicare anche altre emozioni e bisogni.

Che cosa sono le fusa del gatto?

Le fusa del gatto sono uno dei mezzi di comunicazione utilizzati nel linguaggio felino. Attraverso le fusa, infatti, il gatto ci comunica il suo stato emotivo. La denominazione deriva dal fatto che questo “rumore” caratteristico emesso con il respiro assomiglia al frullare del vecchio fuso usato un tempo per filare la lana.

Si tratta di una specie di “r” ripetuta e serrata, dolce e suadente, che i francesi onomatopeicamente hanno chiamato ron-ron. I cuccioli imparano a fare le fusa già a qualche giorno di età e sembrerebbe che lo facciano per comunicare alla loro mamma che stanno bene. La mamma, invece, le fa per segnalare la sua presenza e posizione ai gattini nati, ancora ciechi e sordi, oltretutto evitando di essere localizzata da potenziali predatori.

Uniche

Fare le fusa è una caratteristica vocale unica nel gatto domestico. Ciò che rende le fusa distintive di altre vocalizzazioni di gatti è che viene prodotto durante l’intero ciclo respiratorio (inalazione ed espirazione). Altre vocalizzazioni come il “miagolio” sono limitate alla espirazione del respiro.

Anche altre specie della famiglia dei Felidi fanno le fusa: il gatto selvatico, il ghepardo, la lince eurasiatica, il puma e mentre alcuni grandi felini, come i leoni, esibiscono un suono simile a delle fusa, gli studi dimostrano che la sottofamiglia delle Pathera non fanno delle vere fusa .

Il gatto fa le fusa perché è felice?

Un gatto fa le fusa in una varietà incredibile di situazioni: quando è accoccolato sulle nostre ginocchia, quando è spaventato, quando partorisce, quando allatta, quando è malato, quando sta per morire, quando si sente solo. Il gatto fa le fusa con una frequenza di 25 o 50 Hertz e con delle armoniche che variano tra 25 e 150 Hertz.

Sono stati condotti degli studi in cui sono state registrate le fusa di piccoli felini, scoprendo che le loro frequenze dominanti si trovano nel range di 23-30 Hz per i gatti e di 20-140 Hz per gli altri felini. Più in particolare la frequenza dominante per le fusa del gatto domestico sarebbe di 25 Hz con una forte presenza dell’armonica a 50 Hz.

Attraverso le fusa il gatto ci comunica il suo stato emotivo.
Attraverso le fusa il gatto ci comunica il suo stato emotivo.

In salute e in malattia

Si tratta, dunque, di basse frequenze, le stesse che il mondo scientifico sfrutta per le loro qualità terapeutiche in ortopedia. Vibrazioni di 25 o 50 Hertz, infatti, accelerano la guarigione di problemi ossei, vibrazioni tra 50 e 150 Hertz riducono i dolori, vibrazioni di 120 Hertz curano le lesioni tendinee. Difatti i gatti vantano una velocità di ripresa dai traumi e dagli interventi chirurgici tre volte superiore a quella dei cani. 

Tutto ci porta a pensare quindi che il gatto faccia le fusa per guarirsi e calmarsi! Infatti, il gatto emette vibrazioni quando si trova in situazioni di estremo relax e piacere, ma anche quando si trova in una situazione di dolore malattia o paura. Il gatto fa le fusa per sé stesso e per gli altri con l’intenzione di comunicare a noi, che siamo in ascolto, il suo stato d’animo, ma anche con l’intenzione di crearsi un beneficio a suo vantaggio.

In che modo fa le fusa il gatto?

È sorprendente che gli esperti stiano ancora dibattendo una questione di fondo come quella delle fusa del gatto. Le fusa hanno origine nella gola del gatto, più precisamente si tratta di un suono dato da una vibrazione a livello della laringe. Basta, infatti, semplicemente appoggiare con delicatezza le dita sulla gola di un gatto che sta facendo le fusa, per
accorgersi della provenienza del suono.

Oltre alle normali corde vocali, il gatto è dotato di un secondo paio di organi chiamati pieghe vestibolari, o false corde vocali. A ogni inalazione ed esalazione, l’aria passa sulle false corde vocali e produce il tipico suono delle fusa. La produzione delle fusa, oltretutto, è regolata da un centro nervoso nel cervello, situato molto vicino all’ipotalamo, che è uno dei centri coinvolti nell’esperienza delle emozioni.

Il centro delle fusa sarebbe attivato dalla produzione di endorfine dall’ipotalamo, che sono morfine naturali, che hanno un effetto calmante ed analgesico, ecco perché si può dedurre che le fusa calmino lo stato emotivo del gatto.

Il gatto fa le fusa per noi

Il tuo gatto potrebbe anche fare le fusa per comunicare con te. Secondo alcuni ricercatori statunitensi, i gatti domestici possono fare le fusa per chiedere attenzioni all’umano, in particolare per soddisfare i bisogni nutrizionali. Non lo viviamo forse ogni mattina appena svegli? Micio ci accoglie con fusa sonore, strofinandosi su di noi, aspettando la colazione.

Quando vogliono mangiare, infatti, i gatti domestici fanno spesso le fusa in un modo tendente al lamentoso difficile da ignorare dall’ umano! Il suono delle fusa in questa occasione si presenterebbe come un segnale più acuto che suona come un pianto o un miagolio. È questo segnale nascosto che rende le fusa del gatto così irresistibili per gli umani. Potremmo dire che i gatti sfruttano le tendenze innate negli umani a rispondere a suoni simili al pianto in un contesto di “nutrizione della prole”.

Relazionarsi con un gatto comporta una serie di effetti positivi, che coinvolgono la sfera emotivo-relazionale e quella fisica
Relazionarsi con un gatto comporta una serie di effetti positivi, che coinvolgono la sfera emotivo-relazionale e quella fisica

Gatti e pet therapy

Il contatto con un gatto che fa le fusa ha, inoltre, un effetto benefico sull’essere umano. Altre numerose ricerche hanno dimostrato che, oltre ai notevoli benefici che la compagnia di un gatto può apportare al benessere fisico, ci siano concreti risvolti positivi anche sul piano psicologico. Alcuni studi hanno appurato che avere un gatto sia un valido supporto nelle patologie dell’umore perché combatte stress e solitudine, ma anche un valido supporto contro malattie degenerative quali l’Alzheimer.

Il gatto è anche un valido rimedio contro l’ansia, lo stress, la depressione e l’insonnia. Inoltre, giocare con un micio risulta estremamente efficace per la cura delle cefalee nei bambini e negli adolescenti e sembra che siano pure in grado di riconoscere i sintomi di una crisi epilettica alcune ore prima che questa si manifesti. Questo è il motivo per cui il gatto viene utilizzato anche in interventi di Pet therapy. Relazionarsi con un gatto comporta una serie di effetti positivi, che coinvolgono la sfera emotivo-relazionale e quella fisica.

Si va dal piacere del contatto fisico con l’animale, allo stimolo ad una vita più sana, con momenti di svago e passeggiate all’aria aperta. La compagnia di un animale riduce il senso di solitudine, soprattutto per le persone anziane, prendersi cura di un altro essere vivente incoraggia il senso di responsabilità e aiuta la condivisione, per bambini ed adolescenti, fino ad arrivare all’attenuazione dei sintomi depressivi od ansiogeni ed alla regolazione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca. La presenza, insomma, di un gatto, migliora la qualità di vita!

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