La gravidanza è una fase molto delicata, in cui il rapporto tra il proprietario e il gatto può subire forti cambiamenti.
Dott.ssa Ewa Princi Consulente esperta in comportamento ed etologia del gatto Centro di Cultura Felina
La gravidanza viverla con il gatto vicino
Solitamente nel momento in cui si scopre di aspettare un bambino sorgono mille dubbi relativamente ai pericoli che può comportare la convivenza con il proprio gatto. In realtà, la presenza di un gatto può non solo essere gestita molto semplicemente, ma può anche accompagnare questo meraviglioso
momento in modo sereno e tranquillo.
Una presenza positiva
Molti studiosi hanno verificato che la presenza di un gatto può addirittura tranquillizzare un bambino troppo agitato nel ventre ed è ormai ampiamente dimostrato che la presenza di un animale domestico in famiglia aiuta a contribuire alla formazione della personalità del bambino e fornisce numerosi vantaggi anche alla sua sfera psicomotoria, così come risulta essere un’ottima risorsa per insegnare ai propri figli i concetti di responsabilità e di empatia, nonché del valore e del rispetto della vita.
Toxoplasmosi: devo davvero allontanare il mio gatto?
La toxoplasmosi è una malattia causata dal parassita Toxoplasma gondii. Il toxoplasma sopravvive all’interno di vari animali, uomo compreso. Il gatto è l’unico ospite definitivo, cioè l’unico in cui i parassiti si riproducono. Questo parassita può infettare il gatto se mangia una preda che già ospita il parassita, se viene a contatto con un terreno infetto o se mangia carne cruda.
Sintomi generici
I gatti che contraggono la toxoplasmosi non mostrano sempre dei sintomi che oltretutto possono anche essere confusi con altre patologie (febbre, inappetenza, dimagrimento) quando si presentano. Molte donne acquisiscono naturalmente un’immunità alla toxoplasmosi e non la trasmettono al nascituro. In effetti, è probabile che una donna che sia già stata esposta alla toxoplasmosi non l’avrà di nuovo e il suo bambino, di conseguenza, non sarà a rischio. Il consiglio, in ogni caso, è di parlarne con il proprio medico di fiducia.
È buona norma già in gravidanza pensare a dove dormirà il gatto una volta nato il bambino, dove starà la sua lettiera, le ciotole etc., predisponendo eventuali cambiamenti già in questa prima fase.
Via orale
Il parassita viene trasmesso per via orale sostanzialmente in due modi: ingerendo le oocisti emesse con le feci dai gatti infetti (quindi toccando ad esempio le feci del gatto o il terreno o la sabbia dove è stato e portando le mani alla bocca), oppure mangiando carni poco cotte di animali contaminati.
Gravidanza e gatto consigli pratici
Non bisogna in ogni caso allarmarsi, sarà sufficiente seguire degli accorgimenti igienici ben precisi. Non maneggiate la lettiera durante la gravidanza: chiedete a un amico o a un parente di prenderne in carico la manutenzione.Se non ci sono persone che possano aiutarvi, fatelo tutti i giorni. Usate guanti monouso quando cambiate la lettiera, gettateli via dopo
ogni utilizzo e lavatevi bene le mani con acqua e sapone successivamente.
Carne cruda, no grazie
Evitate la carne cruda: mangiare carne cruda o poco cotta è il modo più comune in cui gli esseri umani rischiano di contrarre la toxoplasmosi. Se si mangia carne, lavate tutte le superfici e gli utensili che hanno toccato la carne cruda e non preparate carne e cibi crudi come le insalate sullo stesso tagliere. Lavatevi accuratamente le mani dopo aver maneggiato la carne cruda. Evitate l’infezione dal terreno: se fate giardinaggio, indossate i guanti quando lavorate in giardino o evitate proprio di farlo durante la gravidanza. Lavate bene le mani anche dopo il giardinaggio.
Il gatto può soffocare il neonato?
Un falso mito duro a morire. Questo falso mito sostiene che il gatto, attratto dal profumo del latte, possa montare addosso al bambino soffocandolo. Questo racconto è stato persino pubblicato su riviste mediche all’inizio del 1900. La verità è che i gatti, di solito, amano i luoghi soffici e caldi. La culla di un neonato, essendo sollevata da terra e avendo una forma invitante, potrebbe rivelarsi molto attraente per Micio.
Interazioni controllate
In realtà, è difficile che il gatto possa cercare di far del male di proposito al bambino. In ogni caso, sarà sufficiente monitorare le interazioni e non lasciare il gatto da solo con il bimbo, avendo cura di insegnargli a non salire sulla culla per riposare. È quindi importante che il gatto abbia il suo spazio.
I gatti sono gelosi dei bambini?
L’arrivo di un neonato in casa è un cambiamento importante per tutti, gatto compreso. È normale che inizialmente ci sia un po’ di diffidenza nei confronti del nuovo arrivato, ma questa non può affatto essere catalogata come gelosia. È importante che Micio sia ben preparato fin dalla gravidanza e in modo graduale a questo cambiamento. Dal punto di vista del gatto, un bambino (o qualsiasi essere umano o altro animale) che si presenta senza preavviso è un intruso minaccioso. La chiave sta nell’introdurre il cambiamento poco per volta.
Una routine prevedibile di Micio riduce lo stress e previene una serie di problemi purtroppo comuni in questi casi.
Step by step
È necessario abituare il gatto in anticipo agli oggetti del bambino (culla, accessori, giochi, etc.) in modo che quando il bambino arriverà a casa, il gatto non sarà scioccato da questo nuovo umano. È consigliabile abituare Micio anche ai suoni e agli odori del bambino (lozioni per neonati, ad esempio, o altri prodotti): lasciate che familiarizzi con questi nuovi profumi e aiutatelo a sviluppare associazioni positive, lodandolo e premiandolo con uno snack ogni volta.
Approcci controllati
Sembrerà strano, ma anche Micio ha bisogno di abituarsi ai rumori tipici come il pianto di un bambino. Si può far ascoltare più volte al gatto la registrazione di un bambino che piange, sempre associando questo nuovo rumore a qualcosa di positivo.
Lasciate la registrazione a un volume basso e per poco tempo, aumentando progressivamente volume e durata. Ancora meglio, si può invitare un amico o un familiare che abbia un bambino a fare una breve visita, e in seguito a visite più lunghe. Durante questi momenti è necessario che il gatto possa annusare il bambino e avvicinarsi senza che ci siano scatti improvvisi o rumori che possano spaventarlo.
L’arrivo di un neonato in casa è un cambiamento importante per tutti, gatto compreso
Una stanza tutta per lui
Se state preparando la stanza dedicata al bimbo, date al gatto la possibilità di abituarsi al nuovo allestimento un passo alla volta. Preparate la culla molto prima dell’arrivo a casa del piccolo.È possibile bloccare fin da subito l’accesso alla stanza del bambino se pensate di non volere che il gatto vi entri in futuro.
Routine
Mantenete la routine del gatto il più possibile regolare. Una routine prevedibile riduce lo stress e previene una serie di problemi purtroppo comuni in questi casi. Attenzione però a non esagerare: date Micio il tipo e la quantità di attenzione che pensate sarete in grado di mantenere all’arrivo del bambino, preparandolo in modo graduale e naturale anche alla vostra futura relazione, che inevitabilmente subirà dei cambiamenti.