Le erbe di prato per il nostro coniglio che si possono reperire nei campi di tutte le regioni italiane sono migliaia. Indubbiamente alcune di queste erbe sono molto adatte per l’alimentazione del coniglio per via delle loro proprietà benefiche. Scopriamo qualche nome nel dettaglio.
A cura di LORENZO LUCHETTA
Erbe spontanee di prato quali possiamo fidarci per il nostro coniglio
Centocchio comune (Stellaria media)
È un’erba assai utilizzata in diversi campi zootecnici, per il coniglio è un ottimo alimento; fra le sue principali proprietà ricordiamo l’alta appetibilità, l’alta percentuale di fibre, di acidi grassi essenziali, proteine, saponine, flavonoidi, e anche diverse vitamine e minerali che nella loro azione complessiva sono dei veri e propri tonici per tutto l’organismo cunicolo.
Tarassaco o Dente di Leone (Taraxacum officinale)
È un’erba nota in tanti luoghi anche come cicoria selvatica o cicorione, le sue foglie larghe e dentellate sono inconfondibili, come il suo fiore giallo e il suo frutto composto da un “pon pon” di semi che il vento veicola anche a grosse distanze; tra le sue tante proprietà ricordiamo: l’azione detossicante, diuretica, antiedemigena, antinfiammatoria e il notevole apporto di vitamine di diversi gruppi.
Piantaggine (Plantago lanceolata)
È un’erba dalla caratteristica foglia lunga simile a una spada o a una lingua, infatti è anche gergalmente nota come “lingua di cane”. Tra le sue proprietà ricordiamo l’azione antinfiammatoria, antimicrobica e antiallergica.
In Italia le erbe di campo tossiche o velenose sono decisamente poche, però ricordiamo di fare attenzione alla Senape bastarda, al Rabarbaro, all’Aconito, al Vischio e al Mughetto. Evitare in generale tutte le erbe che crescono in prossimità di canali, ferrovie e strade trafficate
Malva (Malva sylvestris)
È un’erba con grosse foglie; tra le sue proprietà ricordiamo: l’azione antinfiammatoria e antibatterica, l’ottimo apporto in sali minerali, ossalato di calcio, potassio e vitamine di vari gruppi, tra cui le A, le B e le C. Inoltre le Mucillagini in essa contenute contribuiscono a creare una sorta di “barriera protettiva” su tutto il tratto digerente. La Malva è considerata curativa per le forme da raffreddamento e per rendere regolare il transito intestinale e il meccanismo della ciecotrofia.
Escolzia (Eschscholtzia Californica)
È un’erba non diffusa come le precedenti, ma comunque di non difficile reperimento; tra le sue proprietà ricordiamo l’azione spasmolitica, antimicotica, antibiotica e di facilitatore del funzionamento del meccanismo di transito della bile.
Tutte le erbe citate nell’articolo sono ottime da offrire fresche. Anche essiccate vanno bene sebbene spesso si perdano talune proprietà medicali; da evitare tassativamente le erbe “appassite” (per esempio tagliate da poche ore), poiché in questo stadio sono presenti processi di fermentazione che possono creare al coniglio diversi problemi, fra cui il più pericoloso è il meteorismo.
Trifoglio (Gen. Trifolium)
È un’erba ottima per via dei suoi alti contenuti di vitamine di vari complessi, minerali e per le sue spiccate proprietà antiossidanti e detossicanti. Va somministrata però con parsimonia per evitare che i suoi svariati minerali sovraccarichino i reni. Ancora sempre adatte sono tutte le erbe di campo a stelo lungo destinate alla produzione di fieno.
Con proprietà meno spiccate delle sopra citate, ma sempre ottime come erbe fresche, vi sono la Borragine, la Maggiorana, la Melissa, la Menta, Amamelide, Arnica, Artiglio del Diavolo, Borsa del Pastore, Calendula, Echinacea, Achillea ed Ortica. In generale, tutte le erbe fresche sono fondamentali poiché hanno una funzione di “limatura” naturale di tutti i denti del coniglio.