Terapie rigenerative nel cavallo

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Terapie rigenerative del cavallo

Le Terapie Rigenerative nel cavallo sono una nuova branca della medicina e sono state introdotte nel campo della chirurgia equina nell’ultimo decennio.

A cura del Dott. ANDREA BRIGNOLO Medico Veterinario

Le Terapie Rigenerative nel cavallo sono rivolte a riparare e rigenerare organi e tessuti utilizzando i componenti intercellulari propri dell’organismo; nello specifico agenti biologici che provengono dal cavallo, come trattamento per i tessuti danneggiati.

I preziosi agenti biologici

Questi prodotti terapeutici provengono più comunemente dal sangue o dal midollo osseo ma possono anche provenire da cellule adipose o altri tessuti. Una volta elaborati, questi prodotti possono essere re-iniettati nel cavallo per favorire la guarigione in punti specifici della lesione. Il concetto di rigenerazione di tessuti e organi non è nuovo.

All’inizio del XX secolo, gli studi sulla coltura cellulare e conservazione degli organi ex vivo hanno gettato basi per gran parte della moderna medicina rigenerativa; mentre le prime convinzioni e scoperte prefiguravano risultati significativi nella medicina rigenerativa. I progressi nella conoscenza, all’interno di numerose discipline scientifiche, così come le tecnologie di imaging e rilevamento a livello nano e micromolecolare, hanno contribuito a progressi esplosivi negli ultimi 20 anni.

Preparazioni, combinazioni e applicazioni praticamente illimitate dei 3 principali componenti della medicina rigenerativa; ovvero cellule, biomateriali e molecole bioattive, hanno creato un nuovo paradigma di future opzioni terapeutiche per la maggior parte delle specie.

Applicazioni sul cavallo

Il cavallo è relativamente nuovo nelle applicazioni della medicina rigenerativa, ma c’è già un ampio lavoro per incorporare nuove terapie rigenerative nelle cure standard. Ci sono evidenze che queste terapie migliorino la qualità complessiva della guarigione; segnalando al tessuto danneggiato di ripararsi a livello cellulare con una minore dipendenza dal tessuto cicatriziale, creando una riparazione più “fisiologica”.

Questi tipi di terapie sono più comunemente applicati nelle lesioni ai tendini e ai legamenti. Sono anche utilizzati per via intra-articolare per trattare l’osteoartrosi o altre lesioni dei tessuti molli come le lesioni del menisco del ginocchio. Le Terapie Rigenerative utilizzano sostanzialmente tre componenti: i derivati piastrinici autologhi, le cellule staminali ed i biomateriali.

Immagine di una cavallo in primo piano

Derivati piastrinici autologhi

L’estratto piastrinico si ottiene a partire da sangue periferico mediante semplici centrifugazioni ed è in grado di stimolare la riparazione/rigenerazione dei tessuti a partire da cellule staminali/progenitrici residenti. I processi di degranulazione delle piastrine messi in atto inducono il rilascio di citochine e fattori di crescita.

I fattori di crescita sono proteine che svolgono una funzione essenziale nei complessi processi di riparazione e rigenerazione dei tessuti. Sono proteine che intervengono nella comunicazione intercellulare.

Essi trasmettono informazioni ai ricettori situati nella membrana cellulare e scatenano effetti biologici quali la migrazione cellulare, l’angiogenesi, proliferazione e differenziazione cellulare, che rivestono particolare importanza nei processi di riparazione e rigenerazione. Si trovano nel plasma ed all’interno dei granuli alfa delle piastrine.
Quando si utilizzano in associazione alla chirurgia provocano una risposta rapida che accelera la rigenerazione dei tessuti danneggiati.

Cellule staminali mesenchimali

Le cellule staminali mesenchimali (MSC) sono definite dalla loro capacità di differenziarsi in più linee cellulari per produrre diversi tipi di cellule tra cui tendini, legamenti, ossa, cartilagine e muscoli.
La fonte più comune di MSC nella chirurgia equina è il midollo osseo, che può essere prelevato dallo sterno o dal tubero coxae del cavallo.

Oltre al midollo osseo, l’altra fonte comunemente utilizzata clinicamente di MSC nei cavalli è il tessuto adiposo, che viene spesso prelevato dalla testa della coda. Il tessuto adiposo può produrre MSC che vengono isolate e coltivate, o processate attraverso digestione e flottazione per produrre una sostanza chiamata “frazione vascolare stromale”, che contiene altri tipi di cellule oltre alle MSC.

Altre fonti di MSC nel corpo includono il sangue del cordone ombelicale, il tessuto amniotico, la polpa dentale, nonché il liquido sinoviale e il rivestimento sinoviale delle articolazioni in numero molto basso.

Dopo la raccolta, l’aspirato di midollo osseo viene coltivato sterile in laboratorio; per isolare ed espandere le cellule staminali mesenchimali, il che richiede circa 2-4 settimane. Gli intervalli di dose tipici vanno da 10 a 20 milioni di cellule staminali per articolazione o sito.

I biomateriali

I biomateriali comprendono qualsiasi sostanza che interagisce con il sistema biologico del paziente e forniscono un supporto a tessuti bioingegnerizzati; questi hanno funzione di “matrice” e forniscono un ambiente e un’architettura specifici per la crescita di tessuti di riparazione. La ricerca è in corso per determinare le numerose ulteriori applicazioni di questi prodotti nella chirurgia equina. Molte terapie innovative sono in fase di sperimentazione per l’applicazione nella guarigione di ferite e lesioni in medicina umana e veterinaria.

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