Problemi articolari del cavallo sportivo

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Cavallo sportivo sal

Il cavallo sportivo è particolarmente soggetto a problemi articolari che riguardano l’apparato muscolo scheletrico a causa delle forti sollecitazioni meccaniche legate al loro utilizzo.

A cura del Dott. Andrea Brignolo Medico Veterinario

In relazione alla razza, alla morfologia e soprattutto al tipo di attività svolta si evidenziano patologie articolari diverse che coinvolgono vari settori anatomici.

Le alterazioni articolari possono provocare calore, dolore, rigonfiamento delle articolazioni, soprossi e zoppia, tutti segnali di sofferenza che possono essere presenti singolarmente o in associazione.

Articolazioni sotto attacco

Tutte le articolazioni possono essere soggette, per traumi o a causa dell’uso e dei microstress ad esso associato, sia a fratture parcellari (i cosiddetti chip) con il distacco di piccoli frammenti ossei, sia a degenerazione della cartilagine articolare, che produce il liquido sinoviale che lubrifica l’interno delle articolazioni e agisce essa stessa come ammortizzatore, favorendo lo scorrimento dei segmenti ossei tra loro.

L’erosione della cartilagine articolare viene definita OCD (Osteo Condrosi Disseccante) e questa patologia altera la normale fisiologia articolare provocando spesso, ma non sempre, infiammazione, rigonfiamento e dolore.

Si possono verificare anche problemi a carico di tendini e legamenti associati ad una determinata articolazione o vicini ad essa: queste strutture si infiammano in modo acuto, a seguito di piccole lesioni ripetute e inapparenti, producendo lesioni più o meno gravi dei tessuti che li compongono, sia lungo il loro decorso che vicino alle inserzioni ossee.

Principali problemi articolari e patologie dell’apparato muscolo scheletrico del cavallo sportivo

Tra le principali patologie dell’apparato muscolo scheletrico possiamo ricordare le seguenti:

La navicolite:

Oggi più comunemente definita “sindrome da dolore palmare” in quanto coinvolge in realtà molte strutture della zona palmare del piede. È causa di zoppia piuttosto frequente in cavalli Quarter ed in cavalli da sella dediti al salto ostacoli. Il navicolare é un piccolo osso situato all’interno dello zoccolo. Con il suo asse longitudinale attraversa il piede trasversalmente da un lato all’altro in corrispondenza dei talloni.
La zoppia colpisce gli arti anteriori ed é generalmente bilaterale con tendenza alla cronicizzazione. I cavalli affetti da navicolite hanno una caratteristica andatura a passi corti, più evidente a inizio lavoro. La navicolite é senza dubbio una patologia piuttosto frequente ma é anche eccessivamente diagnosticata.

Ragazza accarezza il suo cavallo dopo il salto degli ostacoli

Le Formelle:

Si formano a livello del pastorale (1°falange) e della corona (2° falange), soprattutto a carico degli arti anteriori, in seguito a traumi e microtraumi ripetuti che interessano il periostio (membrana che ricopre l’osso) e ne provocano un alterazione che porta alla formazione di una infiammazione con neoformazione ossea (sopraosso o artrosi). I difetti di conformazione predispongono a questa patologia determinando una asimmetrica distribuzione di carichi e trazioni anomale nella inserzione di tendini e legamenti. Possono essere articolari ed extra articolari e possono causare zoppie anche gravi. La zoppia è generalmente più evidente a freddo.

La Schinella:

Può essere presente sia sugli arti anteriori che posteriori a livello della zona mediale o laterale dello stinco e può essere anch’essa dovuta a traumi esterni o autotraumatismi che provocano la reazione del periostio. È un’area di neoformazione ossea che inoltre interferisce con il funzionamento del legamento sospensore del nodello causando spesso una infiammazione dello stesso.

Lo Spavenio:

E’ una tumefazione ossea (artrosi) all’interno del garretto sulla parte riore al metatarso. Anch’esso può essere causato a difetti di conformazione e/o da traumi. Può portare a zoppie anche gravi.

La Laminite o rifondimento:

Si tratta di una grave patologia che coinvolge lo zoccolo e l’osso al suo interno (terza falange). Può essere dovuta all’assorbimento di tossine di varia natura (ritenzione di placenta, enteriti, forme infettive, etc.), sovralimentazione, uso improprio di cortisonici. Può essere in forma acuta o cronica con gravi difficoltà di stazione e movimento e portare al distacco dalla parete dello zoccolo.

Mollette:

Con questo termine si intendono le distensioni di guaine tendinee (mollette tendinee) o capsule sinoviali (mollette articolari) dovute ad alterazione del liquido sinoviale, associato o meno a degenerazione della struttura coinvolta. Non sempre sono in relazione a processi patologici.

Stabilire una diagosi precisa

Questi problemi vanno sempre affrontati con l’ausilio di metodiche diagnostiche (radiologia, ecografia, scintigrafia, risonanza magnetica) in grado di determinare l’effettiva relazione tra sintomi e riscontri oggettivi diagnostici.

È necessario, inoltre, differenziarle da altre patologie non articolari che coinvolgono l’apparato muscolo-scheletrico che spesso provocano sintomi simili e possono quindi essere confuse con esse (ascessi, ferite penetranti, problemi muscolari, problemi neurologici, etc.). Il trattamento opportuno sarà da eseguire solamente dopo aver effettuato una diagnosi precisa.

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