Patologie Respiratorie Polmonari del cavallo

Cavallo con patologie respiratorie nella nebbia

Oltre alle classiche forme infettive polmonari su base batterica o virale (bronchite, bronchiolite, tracheo bronchite, etc.) il cavallo può essere affetto da diverse pneumopatie non infettive delle vie aeree inferiori

A cura del Dott. ANDREA M. BRIGNOLO – Medico Veterinario

Malattie respiratorie non infettive

Si tratta di patologie respiratorie croniche a sfondo allergico, conseguente all’esposizione a spore fungine e batteriche, pollini, muffe e altro materiale particolato presente nel fieno, nelle paglia e nell’ambiente.

Queste sostanze provocano una reazione infiammatoria delle vie aeree inferiori con produzione di muco, broncospasmo e conseguente difficoltà respiratoria.

Altri fattori ambientali possono poi aggravare la situazione alterando i normali meccanismi difensivi dell’apparato respiratorio o esaltando il processo infiammatorio in atto. Pertanto, la gestione dei cavalli colpiti dipende fortemente dalle misure che riducono al minimo l’esposizione a queste sostanze irritanti presenti nell’aria.

Varie tipologie

Nel corso degli anni è stata adottata una classificazione che tiene conto delle caratteristiche che differenziano quadri clinici e sintomatici spesso simili.

  • La RAO (Recurrente Airway Obstruction) , ovvero Ostruzione Ricorrente delle vie aeree, descrive la condizione in cui l’ostruzione aerea può essere risolta con variazioni della gestione dell’animale e/o con il trattamento con farmaci appropriati, in quanto gli episodi ostruttivi, se gestiti tempestivamente e non complicati, non determinano danni permanenti.
  • La IAD Malattia infiammatoria delle vie aeree, è una condizione patologica caratterizzata da flogosi (infiammazione) dei piccoli bronchi e dei bronchioli, sovrapponibile alle fasi iniziali della sindrome ostruttiva ma con una fase infiammatoria iniziale legata ad una infezione virale e con l’assenza di quadri cronici e particolarmente gravi dal punto di vista clinico.
  • La cosiddetta COPD , malattia polmonare ostruttiva cronica, definisce una patologia polmonare progressiva scarsamente reversibile.
  • La SPAOPD (Summer Pasture Associated Obstructivbe Pulmonary Disease) condivide molte delle caratteristiche clinico-patologiche della RAO. Colpisce i cavalli al pascolo che non hanno alcuna apparente esposizione a polveri organiche veicolate dall’aria, come quelle che originano da fieno e paglia. La maggior parte dei cavalli risulta sintomatica fra la primavera e l’inizio dell’autunno e mostra una remissione completa o marcata durante l’inverno.
  • L’ Enfisema Polmonare Cronico irreversibile (c.d. bolsaggine) può essere invece la conseguenza di diverse patologie respiratorie non trattate adeguatamente. Rappresenta lo “sfiancamento” meccanico, irreversibile, di parte degli alveoli polmonari con aumento dei limiti del polmone stesso.
Primo piano di un cavallo con patologie respiratorie polmonari non infettive
Cavallo con patologie respiratorie polmonari non infettive

Diagnosi e cura a patologie respiratorie del cavallo

Le ipotesi sulle cause scatenati ed i cofattori che possono intervenire nell’insorgenza di queste patologie sono riconducibili, con la prevalenza di alcuni su altri nelle diverse forme descritte, ad una interazione fra ipersensibilità (ereditariamente trasmessa) nei confronti di allergeni ambientali, infezioni virali, inalazione di materiale particolato, stress polmonare.

Spesso, per effettuare una diagnosi differenziale delle varie forme, può essere di aiuto una procedura denominata BAL (Lavaggio Bronco Alveolare) che permette di prelevare del materiale dai bronchi, attraverso un sondino introdotto dal naso e lungo la trachea, che fornisce un quadro citologico (cellulare) preciso permettendo quindi una terapia ed una gestione ambientale più mirata.

In casi lievi, la sola gestione ambientale può controllare efficacemente la malattia. Tuttavia, i cavalli con segni di COPD da moderati a gravi richiederanno un trattamento medico, almeno inizialmente. Il trattamento prevede spesso l’uso combinato di broncodilatatori e farmaci corticosteroidi.

I farmaci broncodilatatori (ad es. Clenbuterolo) sono particolarmente indicati per i cavalli che soffrono di attacchi acuti importanti.Il sollievo del broncospasmo comporterà un marcato miglioramento clinico.

Tuttavia, questo sollievo è di breve durata e la terapia farmacologica a lungo termine deve essere diretta a ridurre l’infiammazione delle vie aeree. Ciò si ottiene prevalentemente attraverso l’uso di farmaci corticosteroidi somministrati per via generale o per aerosol .

Controllo ambientale

È importante ricordare che raramente esiste una terapia farmacologica definitiva. Tuttavia, tranne nei casi più gravi, le misure di gestione e trattamento possono comportare un netto miglioramento clinico e ridurre al minimo il numero di episodi clinici.

Il componente più importante del trattamento è controllare l’ambiente per ridurre l’esposizione del cavallo agli aeroallergeni e altri inquinanti che causano l’infiammazione delle vie aeree.

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