Si intitola “Quello che i cani non dicono” ed è una video-serie in sei puntate in stile reality veterinario sul dolore articolare del cane. Protagonista, il veterinario ortopedico interpretato dal Dr. Paolo Morabito, che affronta storie di cani con articolazioni a rischio.
A cura di CeDIS (Centro di Documentazione e Informazione Scientifica) – Innovet Italia Srl
Appassionati di video web, ma anche grandi amanti degli animali? Avete l’occasione di fondere queste vostre passioni seguendo su YouTube il reality “Quello che i cani non dicono”.
Ideata da Innovet, la serie si articola in sei storie vere di cani.
Frammenti di vita “a sei zampe”, in cui il coinvolgente racconto dei proprietari apre il sipario sui tanti e diversi bisogni di salute articolare; che accompagnano i nostri amici animali per tutta la vita.
A inquadrarli e gestirli in questo reality, con perizia medica e scrupolo professionale è Paolo Morabito, medico veterinario che per l’occasione apre alla cinepresa le porte della sua Clinica specializzata nella diagnosi e cura del dolore articolare e problemi ortopedici del cane e del gatto.
Sei storie di salute articolare
Ogni video è una storia a sé. Si comincia con Cesare, cucciolone di Flat Coated Retriever, le cui articolazioni in buona salute vanno comunque rinforzate fin dai primi mesi di vita e protette dalla naturale esuberanza e gioia di muoversi, correre e giocare.
Si prosegue con Febe, giovane Border Collie che si affaccia scalpitante nel mondo dell’Agility e che, proprio per questo, ha bisogno di una solida e certificata idoneità sportiva; così come di un costante supporto adatto ad articolazioni sempre impegnate in gare e allenamenti continui.
Che dire poi di Holly, Milù e Nikita, protagonisti delle successive puntate? Per il Labrador Holly, reduce da una chirurgia per la rottura di entrambi i crociati, si profila una soluzione a lungo termine, fatta di stretto controllo del peso, fisioterapia e adeguato supporto del metabolismo articolare; il tutto finalizzato a conservare la capacità di movimento e, dunque, a mantenere a un livello accettabile la qualità della sua vita.
Milù e Nikita sono invece alle prese con il dolore articolare; Ll’uno (il Pastore tedesco Milù) a causa di una grave osteoartrite (o artrosi) di gomito. L’altro (il Rottweiler Nikita) per una rottura spontanea del legamento crociato. In cui la chirurgia, pur indispensabile per restituire la stabilità al ginocchio, non è in grado di togliere il dolore da artrosi.
I segni della sofferenza articolare
Lo si capisce dalle parole stesse dei proprietari che riferiscono i segni “senza voce” della sofferenza articolare; l’andatura incerta, la poca voglia di muoversi, di farsi coccolare, proprio nel tentativo di minimizzare l’uso e manipolazione delle articolazioni per sentire meno dolore possibile.
Morabito non ha dubbi che la strada da percorrere si snodi ancora una volta in tante direzioni. Quella della chirurgia, sicuramente. Ma anche quella del controllo del peso e dell’attività fisica; così come quella del controllo delle fasi acute del dolore articolare, grazie a una farmacologia integrata con sostanze attive sui tanti meccanismi del dolore articolare.
A chiudere la serie c’è Pepe, l’anziano del gruppo, con quella passività e inerzia, frutto non solo del suo invecchiamento; ma anche di un disagio articolare stabile e persistente a cui apparentemente sembra essersi rassegnato.
Anche in questo caso, l’ortopedico indica la soluzione: rendere confortevole l’ambiente di vita del nostro vecchietto a 4 zampe. Ma dare anche risposte sicure ed efficaci al suo dolore, cominciando con l’interpretare la sua sofferenza “senza voce” e risparmiargli di conseguenza inutili e prolungate sofferenze.
Buona visione su www.youtube.com/innovet