La regola numero uno per la prevenzione dentale e per una corretta igiene orale nei pet è spazzolare i DENTI regolarmente, tutti i giorni, iniziando fin da cuccioli con la manipolazione della bocca.
A cura della Dott.ssa Cristina Mietto Medico Veterinario Ca’ Zampa
Prevenzione dentale e igiene orale nei pet
Forse non tutti sanno che la salute generale dell’animale da compagnia parte dalla corretta igiene orale.
Secondo i più recenti studi, su un campione di oltre 2 milioni di cani e 460 mila gatti, è emerso che rispettivamente il 91 per cento e l’85 per cento di loro, soffrono di problemi al cavo orale.
Ma solo il 20 per cento dei proprietari se ne prende cura, non comprendendo che da una bocca malata possono derivare gravi malattie a fegato, cuore e polmoni. Carica batterica e concentrazione della saliva sono i principali “nemici” che minacciano la salute del cavo orale, causando la formazione di alitosi, placca, tartaro e parodontite negli animali domestici più anziani, ma non solo.
Le malattie del cavo orale
È bene comprendere che le malattie del cavo orale possono compromettere gli organi vitali, come reni, cuore, fegato e polmoni. La bocca diventa così un ricettacolo di batteri che possono arrivare ad altri tessuti e ad organi causando conseguenze gravi ed invalidanti.

Partiamo quindi dal cuore, al quale i problemi al cavo orale possono causare endocarditi, miocardiopatie degenerative e lesioni alle valvole cardiache.
É possibile anche la compromissione del funzionamento renale con la formazione di infezioni al tessuto renale ed alterazione fisiologiche molto gravi. Possibili complicazioni anche all’apparato respiratorio con infezioni ai bronchi, ai polmoni, rino-sinusiti e farangiti. Infine, riguardo al fegato, possono essere causa di infezioni del tessuto epatico e della cistifellea.
L’importanza dell’igiene
Lungo tutta la loro vita con noi, sarà quindi opportuno mantenere la bocca dei pet in salute, così come tenere i loro denti bianchi e puliti. La regola numero uno è spazzolarli regolarmente, iniziando fin da cuccioli con la manipolazione della bocca; spazzolando tutti i giorni o almeno 3 volte alla settimana, per un tempo minimo di 30 secondi per ogni arcata.
La spazzolatura può avvenire con lo spazzolino normale o a ditale, in associazione all’uso di un dentifricio specifico che non necessita di risciacquo ed ha un gusto piacevole.


Come possiamo abituarlo?
Sicuramente un rinforzo positivo può essere una metodologia efficace per abituarlo a questa manualità, ma le prime volte utilizzare una garza arrotolata al dito può essere utile ad inserire il lavaggio dei dentini nella quotidianità del nostro amico a quattro zampe.
Una dieta corretta
La salute della bocca è influenzata dalla qualità della dieta. Un cibo di qualità per forma e durezza permette di ridurre le malattie del cavo orale, e non solo.
Infatti l’alimento secco associato alla masticatura contribuisce a rimuovere il materiale accumulato sulla superficie del dente, placca o residui di cibo; la dimensione della crocchetta difatti deve sempre adattarsi alla fisionomia della mandibola.
Se la placca non viene rimossa dalla superficie del dente entro le 24 ore cristallizza in tartaro. Il tartaro è terreno ideale per l’accumulo di batteri sulla superficie dentale e sulle gengive che favoriscono l’insorgere di dannose patologie dentali.


La cura del proprio pet
Come comportarsi quindi se non si è mai prestato alla prevenzione e all’igiene dentale del proprio Pet? Innanzitutto dipenderà dallo stato di salute della bocca (denti e gengive), l’età del cane e il tipo di alimentazione che segue (umida, secca, mista).
Solitamente una prima visita dal veterinario dovrebbe avvenire nei primi mesi di età (3-7 mesi), e in quel frangente si effettuerà per la prima volta uno screening dell’apparato odontoiatrico. A seguito della prima visita l’utilizzo di paste dentifricio come prima indicato e spazzolini per cani adatti alle esigenze del proprio pet sarà fondamentale per contrastare l’avanzata del tartaro e della placca.
Negli anni successivi un controllo ogni dodici mesi sarà importante per tenere sotto controllo ulteriore la situazione della bocca del proprio pet. Nel caso di grave mancanza di prevenzione e quindi di una situazione degenerata al cavo orale, sia per il cane che per il gatto è consigliata l’estrazione dei denti danneggiati dai batteri. Successivamente l’animale riprenderà a mangiare, anche le crocchette, con meno dolore e senza difficoltà.


Quali sono i segnali di allarme?
I segnali di allarme riguardo le patologie del cavo orale sono molteplici e non bisogna sottovalutarle. In prima battuta la comune alitosi: l’alito puzzerà particolarmente e sarà quindi facile accorgersene e programmare una visita dal veterinario. Successivamente uno dei sintomi più frequenti è l’inappetenza: la difficoltà di prensione e masticatura delle crocchette che nelle prime fasi porterà alla deglutizione di queste ultime intere, e nelle fasi più avanzate al rifiuto dell’alimento.
Conclusioni
In conclusione, è bene mettere in agenda un appuntamento dedicato alla salute della bocca del cane e del gatto. Almeno un controllo annuale, in cui sarà poi il veterinario a valutare la necessità di ulteriori approfondimenti. Il check up sarà un’occasione per eseguire un controllo odontoiatrico “non invasivo” (senza anestesia) della situazione orale durante il quale si valuterà anche la presenza della placca e l’eventuale necessità di intervento.