Per proteggere la salute articolare del nostro cane anziano è fondamentale un “programma terza età” che garantisca loro movimento, benessere e buona qualità di vita anche negli anni della piena maturità.
A cura di Paolo Morabito – (DMV, LP, Vigevano – Pavia)
Le articolazioni
Organi bersaglio dell’invecchiamento
Certamente le articolazioni sono uno dei distretti che maggiormente risente dell’invecchiamento. Con il trascorrere del tempo, tutti i componenti dell’ingranaggio “articolazione”, a partire dall’ammortizzatore naturale (la cartilagine) che riveste le ossa, si deteriorano. La loro struttura si modifica, così come viene progressivamente persa la capacità funzionale di sopportare carichi e smorzare attriti.
Alla fine, le articolazioni consunte e scricchiolanti causano dolore e difficoltà motorie, ostacolando anche i più banali movimenti (es. fare la pipì) e compromettendo pesantemente la qualità di vita dei nostri amici senior.
Dolore da artrosi
La minaccia numero uno del benessere degli anziani
Il complesso di alterazioni cui vanno incontro le articolazioni con l’età ha un nome tristemente noto: artrosi (o osteoartrite). Il problema è lo stesso che affligge la controparte umana di età comparabile, con l’aggravante che per il cane anziano l’artrosi rappresenta la prima causa di dolore cronico e persistente.
Inizialmente è saltuario, legato al movimento e alleviato dal riposo, il dolore articolare è destinato a intensificarsi; e, se non è stato fatto niente per risolvere la situazione, può trasformarsi in un tormento diffuso e continuo che devasta i golden years dei nostri amici di sempre.
I segnali che il nostro cane anziano sta soffrendo
Zoppica vistosamente, ha un’andatura rigida specie dopo il riposo, in passeggiata si ferma spesso, non salta più in macchina o sul divano. Può succedere però che, nell’impossibilità di esprimere a parole la sua sofferenza, dimostri il suo dolore in maniera più “nascosta”, cambiando il comportamento e le abitudini di vita piuttosto che il modo di camminare.
Diventa pigro (e in questo caso la pigrizia non è dovuta all’età, ma al dolore che avverte a ogni passo!), ha meno appetito, è più irritabile, guaisce e ringhia anche solo se si sfiorano le sue articolazioni.
Insomma, la vita non è certo facile. Inizia un percorso di convivenza forzata con una lunga lista di disagi e sofferenze, che impedisce ai nostri vecchietti a quattro zampe di invecchiare in benessere e serenità accanto ai loro proprietari.
Un “programma terza età” dedicato alla salute articolare del cane anziano
Non è mai troppo presto o troppo tardi per “occuparsi” della salute articolare dei nostri cani. Oltre ai check-up di base, valgono pertanto programmi di prevenzione e cura impostati dal veterinario di fiducia in base all’età dell’animale e allo stato delle sue articolazioni; ed espressamente rivolti a tutelare la salute articolare o a mitigare l’impatto che l’artrosi può avere sul movimento e sul benessere generale.
Fondamentale regolare l’alimentazione e, dunque, il peso del cane. Gli anziani a quattro zampe si muovono di meno e hanno un metabolismo rallentato. Tutti fattori che predispongono al sovrappeso o alla franca obesità, a loro volta in grado di raddoppiare il rischio di grave artrosi.
Vale anche il controllo dell’esercizio fisico che per i cani anziani, tendenzialmente meno attivi, deve essere mantenuto con quotidiane passeggiate e giochi all’aperto;. Compatibilmente con la loro condizione fisica generale.
Per i cani che, a causa dell’avanzare degli anni, accusano difficoltà di movimento;. è utile integrare la dieta con sostanze che, oltre a migliorare il metabolismo articolare combattono lo stress ossidativo tipico dell’invecchiamento, aiutano la ripresa dell’attività motoria. Una di queste è ad esempio la membrana d’uovo, la cui capacità di recuperare la voglia di giocare è stata specificatamente dimostrata nei cani geriatrici.
E per le articolazioni anziane che stanno soffrendo?
Sicuramente il primo passo è riconoscere tempestivamente il dolore articolare dei nostri vecchietti, anche quando è poco visibile o nascosto. Solo così si possono mettere in pratica interventi tempestivi e sicuri, in grado di risparmiare tanta sofferenza ai nostri animali da compagnia.
Un aiuto importante in questo senso viene dalla Ricerca, che ha identificato composti in grado di agire sui meccanismi stessi del dolore artrosico.
Uno dei più innovativi è la PGA-Cur, in cui la palmitoilglucosamina (aliamide analoga alla PEA, palmitoiletanolamide) viene co-micronizzata con la curcumina. Il composito si è dimostrato in grado di agire in maniera sinergica contro le principali alterazioni che sostengono il dolore da artrosi.
Così facendo, PGA-Cur, associato alle più adeguate combinazioni chirurgiche e farmacologiche, può davvero essere utile nelle fasi acute del disagio articolare; specie in pazienti fragili, come i cani anziani, particolarmente esposti al rischio degli effetti indesiderati delle classiche terapie.