Come noi, anche i nostri amici cani possono soffrire del fastidioso mal di schiena e, come per noi, le cause predisponenti sono diverse.
A cura di GIADA MARROFFINO info@massaggipercani.it
Le funzioni della colonna del cane
Prima di analizzare il mal di schiena nei cani, però, è necessario comprendere come è fatta la schiena del cane e quali compiti abbia. La colonna vertebrale del cane ha come funzione principale quella di sostenere il corpo. Inoltre ha l’importantissimo compito di trasmettere agli arti anteriori l’impulso proveniente dal treno posteriore, per consentire al cane di svolgere il movimento.
Nelle diverse razze o tipologie di cane, il dorso è più o meno lungo, largo, muscoloso; ma, per lavorare in modo corretto, dovrebbe essere sempre retto e in leggerissima discesa dalla parte anteriore a quella posteriore.
La base ossea della “regione lombare” è formata dalle sette vertebre lombari e costituisce un ponte fra il dorso e la groppa.
Un buon “lombo” deve essere arcuato e deve congiungersi alla groppa in maniera armoniosa. Inoltre deve essere solido, cioè i muscoli sopra-lombari che lo avvolgono devono essere bene sviluppati sia in altezza che in larghezza.
I difetti della postura
I difetti (ovvero l’essere lungo, piatto o retto e poco solido) comportano che la colonna vertebrale non può più svolgere il suo compito di ammortizzatore della spinta posteriore e tutto ciò causa una discontinuità dell’impulso motorio, danneggiando la funzionalità motoria generale, con conseguente dolore e difficoltà di movimento del cane.
I più comuni difetti della schiena sono la CIFOSI e la LORDOSI. Il dorso convesso viene definito “cifosi” e in alcune razze, negli esemplari giovani, può essere considerato fisiologico (fino all’anno di età). È caratterizzato da una convessità longitudinale che partendo in genere dalla decima vertebra dorsale si raccorda alla curva del lombo.
I cani con questo difetto risultano più corti e meno flessibili (e quindi più solidi delle schiene normali), con conseguente riduzione del movimento e della capacità di sviluppare andature veloci, in quanto la spinta degli arti posteriori trova un intralcio.
Il dorso insellato, invece, viene definito “lordosi” ed è abbastanza frequente nei cani di taglia gigante o cani con la schiena molto lunga (es. Bassotto), essendo correlato al rilassamento dei legamenti inferiori o ad un ipotonicità dei muscoli paravertebrali.
La concavità longitudinale della schiena può essere limitata a una porzione della linea dorsale. Spesso, però, si allunga dal garrese alla groppa, con conseguente scarsa solidità, debolezza e riluttanza all’esercizio (similmente alla cifosi costituisce un ostacolo alla trasmissione degli impulsi) in quanto l’organismo spende forza per contrastare l’abbassamento della colonna vertebrale e ciò va a scapito della forza propulsiva del posteriore.
La funzione del dolore
Per quanto sia fastidioso, debilitante ed irritante, il dolore è davvero importante per il nostro corpo, perché ci comunica il suo disagio, portandoci a controllare i nostri movimenti per non aggravare la situazione. Lo stesso meccanismo accade nel cane, anche se con soglie di “sopportazione” più elevate delle nostre.
Il dolore ha quindi un ruolo fondamentale per il suo benessere e andrebbe sempre analizzato, invece che tentare di interromperlo immediatamente. Soprattutto se non è ancora chiara l’origine del problema. Ovviamente la prima figura da coinvolgere non appena il cane presenta qualsiasi tipo di sintomo; è il Medico Veterinario, che valuterà con gli strumenti diagnostici che ritiene opportuni, l’origine del problema. Se il Veterinario esclude la presenza di una vera e propria patologia, si potrà intervenire con un approccio manuale (massaggio, osteopatia)
Cause del mal di schiena nei cani
Le cause del mal di schiena nei cani sono davvero tante e, diversamente da quello che si possa immaginare, possono riguardare anche altri sistemi anatomici del cane; oltre che l’aspetto motorio (rigidità muscolare, artrosi, traumi, eccessivo movimento, etc).
Potrebbero essere coinvolti anche il sistema fasciale (fascia neuromuscolare) e quello viscerale (organi). Può sembrare strano, ma oltre alle comuni cause del dolore alla schiena, bisogna valutare eventuali ulteriori fastidi, come, ad esempio, disturbi intestinali o gastrici.
La spiegazione è semplice. In primis, questo accade per via delle connessioni neurologiche che passano proprio dalla schiena, per mettere in comunicazione ogni organo con il cervello. Inoltre, è utile considerare le posture antalgiche che il cane mette in atto per ridurre la sensazione di dolore.
Per esempio, se il cane avesse fastidio intestinale o gastrico, probabilmente, potrebbe mantenere una posizione ricurva della schiena, nel tentativo di alleviare il dolore; a discapito dei muscoli paravertebrali che tenderanno ad irrigidirsi, provocando, a lungo andare, il famoso e temuto mal di schiena.
Cosa osservare
Tra le prime avvisaglie del mal di schiena, ci può essere una rigidità generale: il cane cammina in maniera instabile, come un robot, fatica a fare movimenti che solitamente esegue in modo fluido, talvolta è inappetente, svogliato e riluttante al movimento. Inoltre, toccando delicatamente la sua muscolatura paravertebrale, ai lati della colonna vertebrale, il tessuto si presenta rigido e leggermente rigonfio.
Un piccolo aiuto
Una volta che il Veterinario ha escluso la presenza di qualsiasi patologia, si può aiutare il proprio cagnolino con delle semplici tecniche di massaggio rilassante, che aiuteranno i tessuti muscolari a rilassarsi, decontrarsi, alleviando la sensazione di fastidio.
Durante il massaggio è fondamentale prestare molta attenzione ai segnali che il cane ci manda durante il trattamento. Per esempio, il fatto di sbattere le palpebre, di leccarsi le labbra o di sbadigliare, potrebbero essere chiari segnali di disagio che bisogna saper cogliere ed assecondare per rendere il massaggio un’attività positiva, da poter riproporre nella sua quotidianità, favorendo il suo benessere posturale.
Il corpo racconta la propria storia attraverso la postura, le tensioni muscolari e i punti dolenti. Saper individuare e riconoscere queste anomalie è fondamentale per un proprietario che vuole ottenere il massimo della consapevolezza possibile sul proprio animale.
La tensione continua, infatti, provoca una progressiva diminuzione di energia e di mobilità accompagnata da atteggiamenti posturali di compenso che il cane mette in atto per non sentire il dolore, peggiorando la situazione.
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