Per l’amico a 4 zampe, la primavera è uno dei periodi dell’anno che porta con sé gioie (le prime passeggiate un po’ più lunghe all’aria aperta) e dolori per la comparsa dei nemici primaverili ad esempio di parassiti indesiderati come zecche, pulci e pidocchi, oppure, nei casi peggiori, di patologie gravi come la filariosi.
A cura del Dott. Massimo Beccati Medico Veterinario Ca’ Zampa
La filariosi
La filariosi cardio polmonare (chiamata sinteticamente filaria) è una malattia nota da più di 40 anni ed oggi, per fortuna grazie all’avvento di terapie preventive, è sotto controllo. Questa patologia è causata da parassita che colpisce cani e gatti e raramente altri mammiferi.
Se un pet contrae il parassita e non viene curato in tempo, la malattia provoca difficoltà cardio-respiratorie all’animale fino a portarlo alla morte. La filariosi cardiopolmonare nel cane e nel gatto non sembra avere una predilezione di età o di razza; tuttavia sembra che i cani maschi siano colpiti più frequentemente delle femmine.
Naturalmente, cani di grossa taglia o da lavoro che generalmente sono abituati a vivere all’aperto, sono più a rischio di cani di piccola taglia che invece vivono in casa (anche se le zanzare sono ovunque). Inoltre, contrariamente a quello che si pensa, la lunghezza del pelo dell’animale non sembra avere molta influenza.
Fattori e metodi di contagio
Le condizioni ottimali, affinché la zanzara si riproduca e di conseguenza possa pungere, pongono l’area del nord Italia una delle più alte a rischio contagio. Infati occorre una temperatura ambientale di 20/25 gradi affinchè la zanzara sia nel pieno della sua potenzialità infettiva.
L’insetto, infettato a sua volta dalle larve della filaria, punge in malcapitato cane/gatto e riversa nel liquido interstiziale cutaneo e sottocutaneo le larve della filariosi. Successivamente le larve migrano nel torrente ematico fino a risiedere definitamente nel cuore, aumentando di volume in maniera impressionante.
Da larva microscopica sottocutanea diventa un verme di 10 cm di lunghezza alloggiato nelle camere cardiache e nei grossi vasi sanguinei attigui, causando un ingorgo a livello cardiaco e provocando una serie di sintomi cardio circolatori e polmonari che portano ad inevitabile morte del cane.
Contro i nemici primaverili passi avanti con la prevenzione
Oggi, però, la scienza sta riuscendo quasi del tutto ad arginare la malattia: dopo anni di scoperte cliniche e farmacologiche, infatti, esiste una profilassi che protegge il pet al 99%. I farmaci oggi utilizzati sono sotto forma di compresse o tavolette, pipette spot oppure liquido a deposito iniettabile. Qualunque somministrazione si decida di utilizzare, l’efficacia è scientificamente comprovata.
Detto questo, a svolgere un ruolo importante è la prevenzione. Proprietario e veterinario, in funzione dello stile di vita, della località e della diffusione del parassita, decidono come miscelare le differenti forme di profilassi. Come soluzioni esistono antiparassitari sotto forma di tavolette, che vanno date una al mese ogni mese ma, per prevenire la filariosi cardiopolmonare, esiste anche la possibilità di somministrare una singola iniezione annuale.
Dermatite
Oggi molti cani e gatti soffrono di patologie dermatologiche. Non solo malattie indotte da parassiti, ma patologie ricorrenti stagionali, come la dermatite atopica canina. Otiti, prurito generalizzato, pelo danneggiato e cute maleodorante sono segni inconfutabili di sofferenza cutanea (dermatite). Un’attenta valutazione da parte del Medico Veterinario di fiducia è indispensabile per non arrivare a quadri dermatologici irreversibili.
Un check-up dermatologico stagionale permetterà di raccogliere quelle informazioni basilari affinché si possa prevenire, curare o gestire le più importanti patologie del cane e del gatto.
Prevenzione
Lo step successivo riguarda, come sempre, la prevenzione: per il cane e il gatto è buona norma applicare mensilmente un prodotto contro pulci, zecche e parassiti. Sono disponibili sotto forma di fialette, collari o pastiglie ed è bene ricordare che gli antiparassitari variano a seconda del peso.
Alcuni possono essere applicati anche in punti diversi della schiena, sollevando bene il pelo. Ci antiparassitari a pastiglia con durata mensile o trimestrale: nel cane vanno però supportati con altri, per la repellenza dei pappataci portatori di Leishmania.
Per poter prevenire qualsiasi tipo di parassitosi, è comunque utile eseguire la profilassi durante tutto l’anno. Contro la Leshmania esistono dei collari a base di deltametrina o spray con prodotti naturali che aiutano a tenere lontani i pappatacci, portatori di questa malattia. Si può aiutare anche non portarlo fuori all’alba e al tramonto, momenti in cui questi insetti sono affamati. Tuttavia da qualche anno c’è la possibilità di vaccinare il cane contro la Leishmaniosi, per sviluppare una risposta anticorpale mirata.