Rincorrere per il cane è un desiderio travolgente: inseguire altri cani, piccoli animali pelosi, automobili, biciclette, scooter per loro è un’attivita irresistibile.
A cura di Tiziana DaRe Educatore e ri-educatore cinofilo professionista. Diplomata in educazione e rieducazione del cane (hnc in dog training and behaviour). Specialista nel comportamento del gatto (cat behavior specialist). Obbiettivo Cane
Il desiderio del cane di rincorrere la preda
Il movimento dell’oggetto fa scattare nel cane il desiderio di rincorrere la “preda” in un modo simile ad un riflesso, e questo fa parte del normale comportamento dei cani. Alcune razze hanno pulsioni predatorie (o di caccia) più elevate di altre, in particolare le razze da lavoro come quelle appartenenti al gruppo dei cani da pastore.
È importante capire che la sequenza predatoria nei cani è formata da una serie di schemi motori per cui uno innesca il successivo come di seguito: orientamento, puntare, inseguire, prendere, scuotere/annientare e consumare.
Tuttavia la selezione genetica nei cani di alcune razze fatta dall’uomo ha cercato di limitare la sequenza predatoria alla prima fase (cioè l’orientamento, puntare ed inseguire) cercando di eliminare la seconda fase (annientare e consumare) poiché non aveva alcuna utilità nell’aiutare l’uomo in attività quali la pastorizia.
Ciò significa che la domesticazione naturale e la selezione artificiale hanno fatto si che alcuni tratti caratteriali venissero cancellati, riadattati o modificati a seconda delle necessità. In altre razze di tipo Terrier, le fasi predatorie sono ancora del tutto presenti poiché il loro compito era quello di “eliminare” piccoli animali, tipo roditori, che potessero danneggiare i raccolti o le scorte di cibo.
Un comportamento del tutto naturale
Oltre ad essere un comportamento naturale tramandato dagli antenati lupi, quello dell’ inseguire per i cani è un divertimento che attiva i centri del “piacere” e del benessere nel loro cervello. Quest’attività può essere un vero e proprio gioco e passatempo, come quando il cane insegue la pallina da tennis, o diventare un incubo se la pulsione all’inseguimento è molto alta e il cane incomincia a manifestare comportamenti inadeguati o pericolosi al contesto, come lanciarsi contro auto, motorini, etc.
Il lato negativo
Alcuni aspetti negativi dell’inseguimento sono:
- rincorrere, cacciare, mordere o uccidere piccoli animali;
- concentrarsi esclusivamente su altri animali nel contesto ignorando il proprietario;
- rincorrere motociclette, bici, skateboards, etc;
- incapacità di concentramento su qualsiasi altra cosa che non sia in movimento.
Avere un cane che ha un medio livello predatorio può essere a volte fastidioso, ma se la pulsione è alta può veramente diventare pericoloso per il cane stesso e ciò che è coinvolto (piccoli animali, macchine e motorini).
Ad ogni modo, per chi possiede un cane con alto istinto predatorio non c’è da perdere la speranza! Poiché impedire ad un cane di ferire sé stesso o altri animali per il suo desiderio innato di rincorrere è possibile mediante uno scrupoloso lavoro di educazione.
Primo step Un posto sicuro e affidabile
Cani con alta predazione, in nostra assenza, devono essere custoditi in un ambiente sicuro, per evitare che scappino e feriscano qualcuno o se stessi nel rincorrere mezzi in movimento.
Tenere il cane in casa, installare un recinto per cani all’aperto o un box, avere una recinzione adeguata, sono tutti buoni consigli per assicurarsi che l’animale sia al sicuro.
Secondo step Educazione
È fondamentale dedicare tempo all’educazione del cane in modo da poterlo controllare al meglio, sia al guinzaglio che libero. Come per qualsiasi comando che si voglia insegnare, è bene tenere a mente nella prima fase di addestramento le tre “D”: distanza, durata e distrazioni.
L’ideale è iniziare ad insegnare un nuovo comando in un ambiente con il minor numero possibile di distrazioni e con il cane vicino. Man mano che migliora, occorrerà iniziare ad aumentare le distrazioni, la durata e la distanza, fintanto che Fido riesce ad eseguire i comandi in modo affidabile, indipendentemente da ciò che avviene attorno a lui. Convincere il proprio cane a smettere per esempio di inseguire il gatto, senza tener conto delle tre “D”, sarà molto difficile; l’addestramento risulterà fragile e non attendibile di fronte ad una piccola distrazione quale un runner o una bici che passa.
Alcuni esercizi utili da fare sono:
1- Contatto visivo
Ci sono alcune cose che accadono prima che un cane inizi ad inseguire; una di queste è lo “scanning” (perlustrazione) dell’ambiente circostante. Dopodiché fisserà un bersaglio e non appena questo inizierà a muoversi, l’inseguimento avrà inizio.
Per evitare che ciò accada la prima cosa da fare è interrompere il ciclo. Per farlo è necessario insegnare al cane a prestarci attenzione al massimo attraverso comandi quali “guardami”, essenziale per avere la loro attenzione.
Con un bocconcino bisognerà attirare l’attenzione del cane facendoglielo annusare, poi portare il premio vicino al nostro volto e, non appena il cane ci guarda, premiarlo. Ripetere più volte aumentando gradualmente il tempo di attenzione del cane nei nostri confronti e aggiungendo il comando “guardami”.
2- Check in
Insegnare al cane a controllare dove siamo serve a farlo focalizzare più sui nostri movimenti piuttosto che su quelli di possibili “prede”. Portare il cane all’aperto, mediante l’uso di una longhina (guinzaglio lungo di 5 metri). Lasciare che il cane annusi e non appena spontaneamente si gira verso di noi, premiarlo con un gioco tipo il tira e molla, con un premio, o correndo incitandolo ad inseguirci. Facendo questo risulteremo divertenti e attraenti e i cani preferirà stare con noi piuttosto che inseguire possibili obbiettivi.
3- Terra a distanza
Insegnare al cane ad andare a terra a comando è un altro strumento molto utile. Prima dovremmo insegnargli a mettersi a terra di fronte a noi, mediante l’uso del cibo; successivamente potremmo iniziare a chiedere il comando al cane anche se si trova a 2 o 3 passi di distanza.
4- Il richiamo
Un richiamo solido farà si che il cane ritorni verso di noi quando lo chiamiamo. Il richiamo è uno degli esercizi più difficili da insegnare al cane, soprattutto in presenza di distrazioni. Pertanto è vitale ricordare la regola delle tre “D” in modo tale da essere vincenti ed ottenere risultati in qualsiasi situazione.
In esterno è bene usare le longhine per praticare il richiamo, cosi facendo avremo modo di aiutare il cane a rientrare verso di noi con lievi pressioni sul guinzaglio. Per insegnargli correttamente il richiamo è fondamentale avere un gioco ambito per attirare l’attenzione o un super premio, così da far valere il fatto che venire da noi è sempre gratificante.
5- Situazioni di emergenza
Non liberare mai un cane con altro istinto predatorio in un ambiente non recintato o non completamente sicuro. Per ulteriori aiuti non esitate a contattare un esperto del settore che vi indichi il modo migliore di gestire il vostro cane in base al carattere, razza o entità del problema.
Potrebbe interessarti anche sapere cosè il Canodromo