Che cos’è il canodromo? La definizione corretta è un “circuito in cui si svolgono le corse con i cani”, come ippodromo, “circuito in cui si svolgono le corse con i cavalli”.
A cura di Tiziana DaRe Educatore e ri-educatore cinofilo professionista. Diplomata in educazione e rieducazione del cane (hnc in dog training and behaviour). Specialista nel comportamento del gatto (cat behavior specialist). Obbiettivo Cane
Il canodromo in Italia
Ma, in generale, quando si parla di canodromo in Italia, facciamo riferimento ad una sorta di “parco giochi per cani” o “sgambatoio”. Con questo temine si indicano quindi le aree verdi recintate adibite per i cani, dove possono correre senza guinzaglio, socializzare con altri quadrupedi, giocare con attrezzi o strutture apposite, esplorare, annusare e via dicendo.
In Italia, non tutti i comuni sono dotati di aree verdi riservate ai quattro zampe e ciò può rappresentare un problema per chi desidera far divertire all’aperto il proprio cane senza correre il rischio che si perda, non rientri al richiamo o si faccia male.
Solitamente questi parchi, chiamati anche Dog park, prendono spunto da situazioni simili americane, e sono creati in ambienti tranquilli e protetti nel quale gli animali possono sentirsi al sicuro. Ricordate che anche un cane ben addestrato può essere spaventato da un rumore improvviso o attratto da un altro animale che circola nei dintorni. Queste sono zone sicure a prova di “evasione canina” così da rendere sereno il proprietario o chi passeggia al di fuori dei Dog park, o canodromo.
Come è strutturato?
Il Dog park dovrebbe essere fornito di soluzioni per l’abbeveraggio: è fondamentale la presenza di una o più fontane che siano in grado di fornire sempre acqua fresca e pulita ai nostri amici a quattro zampe. L’ideale è che il cane possa bere e rinfrescarsi ogni qualvolta ne senta la necessità.
Non tutti i parchi però sono attrezzati in questo modo. Sarà dovere del proprietario armarsi di ciotola e acqua fresca da portarsi dietro in uno zainetto, magari assieme a dei giochi da proporre a Fido.
Alcuni parchi potrebbero avere a disposizione delle piscine per cani, o dei giochi simili a quelli usati nell’Agility dog; dipende molto se la gestione è a livello comunale o privata. Solitamente se gestiti privatamente o da una associazione cinofila, ci saranno più attività da svolgere e molto spesso anche la presenza di un custode o di un educatore che seguirà il proprietario nell’introduzione del cane al parco, listandone le regole, le aree disponibili, i giochi utilizzabili in base anche alla tipologia di cane.
I parchi comunali invece hanno meno attrezzatura e difficilmente si trova qualcuno che lo custodisca. Le panchine per i proprietari non mancano né nell’una né nell’altra area. I cestini per le deiezioni e talvolta anche i dispenser per i sacchettini sono sempre a disposizione per garantirne la pulizia.
Il canodromo non è inteso come pensione per cani, cioè non si può lasciare il cane all’interno dell’area e poi tornare a prenderlo. Pertanto il proprietario deve essere sempre presente, anche per consentire il controllo del proprio animale.
E’ ideale per tutti i cani?
Dipende dal cane che si possiede e soprattutto dal suo carattere. Se l’animale in questione ha problemi di relazione con i suoi simili, magari li teme a seguito di brutti incontri, forse il canodromo non è il posto indicato per lui poiché ci sarebbero troppi “soggetti” da dover tener a bada e da cui scappare.
Ecco che un parco inteso come parco di divertimento, per questa tipologia di cane, diverrà un calvario. Meglio quindi optare per una passeggiata in campagna o in ciclabile ovviamente, sempre al guinzaglio.
Il canodromo va bene per un cane docile, socievole che è abituato a frequentare queste tipologie di aree. Anche un cane timido può provare ad utilizzare queste aree; dovremo però tenere presente che, per il nostro Fido avere tanti cani che saltellano attorno o lo inseguono potrebbe non essere fonte di divertimento ma motivo per utilizzare l’aggressività e allontanare i “molestatori”.
Ogni proprietario è responsabile del proprio cane, anche in area cani, e pertanto se un cane “bullizza” un suo simile è bene intervenire e richiamarlo. Il gioco fra cani è bello se c’è parità, equilibrio, scambi di ruoli, pause, etc. Il gioco non deve avere l’aspetto di una lotta greco romana.
Molti parchi sono a questo proposito divisi in due aree, una per taglie piccole e una per taglie grandi, proprio ad evitare che nel gioco qualcuno si faccia male accidentalmente.
In alcune aree private, prima di permettere l’ingresso al cane, un educatore cinofilo valuta l’animale, la docilità, la socievolezza, non solo nei confronti di altri quadrupedi ma anche nei confronti di persone e bambini, poiché nei parchi ci sono anche le persone che li accompagnano.
Le attività da fare al parco?
L’attività principale in queste zone è la socializzazione fra cani, cioè lasciare liberi i cani di interagire fra loro. Se nel parco ci sono delle attrezzature, il proprietario può utilizzarle per far fare al cane dei percorsi simili all’agility o al Dog Parkour (attività sportiva che si ispira al Parkour umano).
Altirmenti portando con sé un gioco da casa si può giocare con il proprio cane stando sempre attenti che non si creino competizioni con altri cani e che ci sia lo spazio necessario per poterlo fare senza disturbare altri frequentatori dell’area.
Infine, si può semplicemente lasciare il cane annusare l’erba o interagire con l’ambiente circostante, anche perché non dimentichiamo che il mondo del cane è prettamente olfattivo. Pertanto per loro andare in questi posti frequentati da altri cani è come per noi leggere il giornale.
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