Il cucciolo dopo l’adozione (55 giorni) deve stare sempre con noi nelle nostre uscite e dovrà essere condotto all’interno dei negozi, nelle strade e magari anche nei ristoranti, dove è permesso.
A cura della Dott.ssa PAPI FRANCESCA gruppo ETOVET
Il cucciolo sempre con noi
Portarlo in qualunque posto che noi andiamo servirà al cucciolo per venire in contatto con numerosi stimoli nel delicato periodo di socializzazione (compreso tra le 3-12 settimane di età) argomento di cui abbiamo ampiamente parlato in articoli precedenti. Nello stesso tempo incontrerà persone di diversa età, sentirà rumori conoscerà oggetti.
Fortunatamente, la società inizia ad aprirsi verso i nostri animali.
I cani cominciano ad avere sempre più spazi dove accedere come ad esempio negozi, bar, ristoranti, alberghi ed agriturismi e da poco anche ad alcune spiagge. Avere la possibilità di portare il proprio cane con sè è un sogno per chi vera-mente ama questi animali e considera loro parte inte-grante della famiglia.
Ma nonostante i buoni pro-positi, spesso è impossibile andare ovunque con il nostro cane, perché fre-quentemente al guinzaglio non abbiamo un docile cagnolino, ma un cavallo imbizzarrito. Cani che tirano portandosi in giro il padrone, che si avventano sulle persone per ricevere carezze, che igno-rano i basilari esercizi come stare seduti e che non sopportano di stare negli spazi chiusi.
Per queste persone viaggia-re o semplicemente svolge-re normali commissioni con il proprio cane diventa un incubo e spesso ricorrono alla soluzione più semplice: lasciarlo a casa. Non è di certo arrendendosi che si risolve il problema, per questo se veramente sogniamo il nostro cane sempre con noi è bene iniziare subito ad educarlo in maniera corretta.
Il viaggio in macchina con il cucciolo di cane
Se pensiamo inoltre di portare il nostro amico in vacanza con noi abituiamolo subito a viaggiare in macchina. Non tutti i cani amano la macchina spesso la soffrono oppure non gradiscono stare confinati nel portabagagli abbaiando per tutto il viaggio.
Per abituarlo si inizierà con brevi viaggi, magari tenendo il cucciolo in braccio, ma solo le primissime volte! La fase successiva consiste sempre per brevi tratti nell’adagiare il cane in quello che poi sarà il suo spazio.
Quindi sarà posto nel portabagagli con o senza trasportino, se abbiamo intenzione di non usarlo, la macchina dovrà essere attrezzata a norma di legge con apposite reti in metallo che impediscano il transito del cane all’interno del veicolo.
Per quanto riguarda invece l’uso del trasportino prima di confinarlo al suo interno il cane dovrà essere stato abituato in precedenza, quindi è bene fin dall’arrivo del cucciolo in casa fargli trovare questa gabbietta con all’interno una soffice coperta.
Sarebbe utile somministrargli il cibo al suo interno di tanto in tanto.
In questo modo il cucciolo assocerà il trasportino a sensazioni gradevoli e non avrà problemi una volta posto all’interno della macchina.
Se siamo certi che il cane non soffra la macchina possiamo concedergli anche bastoncini da masticare o kong in modo da impiegare il suo tempo.
In questo modo, in breve, il nostro cane si abituerà a viaggiare permettendoci di portarlo sempre più spesso con noi.
Principali comandi educativi
Per essere ancora più affidabile e non destarci preoccupazioni dovremmo insegnargli i principali comandi di base in modo da avere sempre il nostro cane sotto controllo in ogni momento, in qualsiasi situazione.
Per fare ciò è bene appoggiasi ad una scuola di educazione o ad un educatore cinofilo che venga direttamente a domicilio per farci lezione. Il cane può essere portato subito a “scuola” anzi prima inizia prima avremo un cane ben educato. Ovviamente tutto deve essere fatto in relazione alla sua età, non deve essere messo in difficoltà con esercizi troppo complicati e nemmeno annoiarsi, ma un buon educatore saprà sicura-mente consigliarvi.
Una raccomandazione da fare è quella di verificare sempre la scuola dove abbiamo intenzione di portare il nostro cane: diffidate di chi vi garantisce risultati stupefacenti in breve tempo per imparare ci vogliono pazienza e setti-mane. Assicuratevi l’utilizzo di metodi gentili ovvero tutto ciò che esclude sistemi di coercizione verso il cane come percosse, urla, collari a strangolo o collari elettrici, la paura inibisce e certamente non facilita l’apprendimento.
Il cane dovrà sentirsi a suo agio, gradire l’ambiente, l’educatore e i bocconcini che gli verranno offerti in cambio del suo “lavoro”. Tutti i consigli che sono stati elencati fino ad ora sono certamente utili per fare del nostro cane una creatura integrata ed accettata dalla società ma, affinché tutto ciò sia possibile, è di fondamentale importanza creare una buona relazione con il nostro amico fin dall’inizio, questo ci aiuterà nell’insegnargli piccole cose ed a gettare le basi per un meraviglioso rapporto che ci accompagnerà per molti anni.
Il SEDUTO:
- Attirare l’attenzione del cucciolo.
- Portare la mano con il bocconcino sopra la testa del cane e dirigerla verso il suo posteriore.
- il cane si siederà.
- a quel punto dare il bocconcino.
- ripetere l’operazione più volte più volte.
Successivamente inseriremo la parola “seduto” prima di iniziare l’esercizio e ripeteremo tutte le fasi. Quando il cane ha assimilato bene tutti i passaggi potremo eliminare anche il gesto della mano e la somministrazione del bocconcino diventerà variabile tendendo a premiare solo le risposte più precise e immediate.
Il RICHIAMO
- Il cane viene tenuto fermo da una persona.
- Il padrone si allontana cercando di tenere l’attenzione su di sé.
- Inizia una piccola fuga veloce per poi abbassarsi, in questo modo attiva la curiosità del cane.
- Quando il cucciolo arriva, gli si da il bocconcino aspettando che sia molto vicino al proprio corpo.
- Ripetere l’operazione più volte.
Successivamente inseriremo la parola “vieni” o il nome del cane e lo premieremo ogni volta che ci raggiungerà. In seguito non ci abbasseremo più e renderemo variabile il premio (bocconcino). Man mano che il cucciolo imparerà, l’esercizio verrà eseguito con il cane libero.
E’ importante non far coincidere il richiamo con la fine della passeggiata o con il mettere il guinzaglio, altrimenti il cane assocerà il richiamo con la fine delle piacevolezze e con il tempo imparerà a non tornare.