Quando si tratta di esseri viventi, siano essi a due o a quattro zampe, è sempre difficile fissare delle soglie rigide riguardo le tappe da seguire in un percorso di allenamento, dato che ciascun soggetto è un caso a sé.
A cura di Stefano Battagliniideatore del progetto Corri a 6 Zampe www.corria6zampe.com
Quando posso iniziare a correre con il mio cucciolo?
Per cercare di rispondere a questa domanda, bisogna considerare due aspetti principali, che sono il completo sviluppo fisico del cane e il suo
livello di maturità. Tutti sappiamo che in un periodo di tempo più o meno breve,quello splendido batuffolo di peli morbido e coccoloso si trasformerà in un inarrestabile concentrato di energia.
In un intervallo di tempo che varia da razza a razza e da cane a cane, il nostro piccolo inizierà a crescere di statura e di peso, fino a raggiungere la sua taglia finale e l’età adulta. La durata di questo accrescimento fisico dipende dalla stazza del cane e non è difficile intuire come tanto più questa sia grande, tanto più tempo ci vorrà per raggiungerla.
Attività blanda
Questa fase di trasformazione e cambiamento è molto delicata, perciò bisogna evitare che il cucciolo sia sottoposto a sforzi troppo intensi, che possono essere molto pericolosi per la sua salute. Cerchiamo perciò di capire quelle che sono le tappe da rispettare, per far crescere in maniera sana e sicura il nostro futuro personal trainer. Per i primi otto/nove mesi di vita del cucciolo, dovete praticamente mettervi l’anima in pace e non fargli fare nulla se non la normale attività fisica di un simpatico giovanotto in salute.
Germogli di canicross
L’unica cosa che ci è permessa fare per alleviare un po’ il peso dell’attesa, è iniziare ad instillare qualche piccolo “germoglio di canicross” nella testa del nostro cane, utilizzando le parole che poi useremo per dargli delle indicazioni.
Durante le attività di gioco e mentre siamo in passeggiata, potremmo cominciare a introdurre i comandi direzionali e le varie parole chiave che poi ci torneranno molto utili. Ripetere sempre la stessa parola per ottenere la medesima reazione ci aiuterà tantissimo quando ci troveremo impegnati nella corsa a sei zampe.
Per i primi otto/nove mesi di vita, il nostro cucciolo non dovrà fare nulla se non una normale, corretta ed equilibrata attività fisica.
Pettorina in libertà
Dai dieci mesi sino al compimento del primo anno di vita, si possono iniziare i primi approcci con l’attrezzatura. È molto importante che il cane inizi a indossare la pettorina e cominci a percorrere qualche breve tratto imbragato insieme al suo bipede.
Anche in questo caso niente di “serio”, per lo più corse libere e spensierate sempre indossando la sua nuova divisa, che potrà iniziare a diventare per lui un indumento familiare. In questo modo inoltre, daremo anche il via a tutti quei processi di associazione che legheranno in maniera indissolubile quel tipo di pettorina al divertimento del canicross.
Questo periodo, in cui non si deve fare assolutamente nulla di impegnativo, servirà a introdurre il nostro compagno di corse future a quello che sarà il nostro sport.
Parola d’ordine: non strafare!
Dall’anno di età, che coincide anche con il limite minimo per partecipare alle competizioni agonistiche, si potrà iniziare ad allenarsi seriamente. Senza strafare!
Il fatto che il vostro cane abbia finalmente raggiunto questo importante traguardo tanto atteso, non significa affatto che sia pronto! È molto importante mantenere una certa lucidità e non farsi prendere dalla voglia di accorciare i tempi macinando chilometri su chilometri. Esagerare, infatti, significherebbe traumatizzare il cane e andare così incontro a tutte quelle conseguenze negative che potete facilmente immaginare.
Naturalmente, non bisogna prendere queste scadenze come dei valori di riferimento assoluti. Il completo sviluppo fisico del cane dipende da moltissime variabili e quindi, la cosa sicuramente migliore da fare, è quella di affidarsi al proprio veterinario di fiducia che conoscendo il suo “paziente”, ci potrà aiutare a non commettere errori grossolani.
Dai dieci mesi sino al compimento del primo anno di vita, è molto importante che il cane inizi a indossare la pettorina e cominci a
percorrere qualche breve tratto imbragato insieme al suo bipede.
Maturità psichica
Parallelamente allo sviluppo fisico bisogna prestare molta attenzione anche al livello di maturità psichica raggiunto dal nostro amico pelosone. Questo “parametro” è assolutamente soggettivo e diventa veramente difficile fissare delle fasi, approssimative che siano, in grado di accontentare tutti. Il ventaglio di possibilità e variabili è troppo vasto e il tempo che ogni individuo impiega a raggiungere un adeguato livello di competenza è unico e diverso da quello di tutti gli altri. Ecco perché diventa importantissimo il contributo di noi proprietari, che saremo chiamati a valutare con la massima obiettività la preparazione mentale del nostro amico a quattro zampe.
Emulazione
Senza farla troppo lunga e complicata, dobbiamo assolutamente evitare di commettere l’errore di catapultare il nostro immaturo giovanotto in situazioni che lo mettano in grossa difficoltà. Circostanze altamente stressanti come possono essere le fasi di pre-partenza di una gara o gli allenamenti insieme ad altri cani sconosciuti, se fatte affrontare ad un cane non pronto, rischiano di compromettere per sempre le vostre aspirazioni sportive.
Sia ben chiaro, per un cane giovane è importantissimo correre insieme ad altri cani che potranno trasmettergli così la loro esperienza. Guardando “lavorare” altri suoi simili potrà rubare con gli occhi quello che sarà il suo mestiere futuro e imparerà a fare le cose nel modo giusto.
Parallelamente allo sviluppo fisico bisogna prestare molta attenzione anche al livello di maturità psichica raggiunto dal nostro amico peloso.
Senza fretta
Quando si parla di allenamenti insieme ad altri cani sconosciuti, si potrebbe aggiungere anche poco socializzati. Questa è la situazione da evitare, ma che purtroppo può capitare, soprattutto perché spesso a questi appuntamenti collettivi prendono parte anche canicrossisti neofiti, con cani inesperti e poco socializzati. Se questi ultimi poi si dimostrassero anche aggressivi nei confronti dei nostri promettenti cuccioloni, è praticamente automatico che al nostro cane restino esclusivamente sensazioni negative a tutto discapito della sua crescita sportiva. A questo punto il consiglio è: fate le cose con calma, gradualità e non abbiate fretta.
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