Cani affascinanti e rari da incontrare, in questo articolo andiamo alla scoperta delle razze canine poco conosciute, alcune quasi dimenticate.
A cura di ILARIA LUPI
Quando si pensa ai cani, gli amici più fedeli degli uomini, la mente corre subito a Labrador, Golden Retriever, Pastori Tedeschi, Barboncini, Bulldog o Chihuahua, alcune delle razze più famose, amate e diffuse in tutto il mondo.
Alcune razze di cani più affascinanti e rari
Ma il vasto universo canino è molto più ampio e sorprendente di quanto si creda. Ci sono razze poco conosciute che portano con sé storie affascinanti, caratteristiche insolite e una bellezza spesso incompresa.
In questo viaggio alla scoperta di alcuni dei cani più rari e affascinanti del pianeta, ci addentreremo tra territori remoti e tradizioni antiche, per conoscere cinque razze canine che meritano, senza dubbio, un po’ più di attenzione.
Azawakh: l’eleganza del deserto
Originario delle regioni sub-sahariane dell’Africa occidentale, in particolare Mali, Niger e Burkina Faso, l’Azawakh è un cane simile al levriero, snello, elegante e fiero, utilizzato da secoli dai popoli Tuareg come cane da caccia e da guardia.
Con il suo fisico asciutto, la pelle sottile, gli arti lunghissimi e la muscolatura asciutta, ricorda un’opera d’arte vivente. Oltre alla sua eleganza naturale, ciò che colpisce dell’Azawakh è la sua indipendenza: è un cane orgoglioso, selettivo nell’affetto, ma incredibilmente leale nei confronti del suo gruppo familiare. Non è una razza per tutti, ma chi riesce a conquistare la sua fiducia scopre un compagno unico, silenzioso e protettivo, con un forte istinto protettivo.

Thai Ridgeback: il cane crestato
Raro anche nel suo paese d’origine, il Thai Ridgeback è un cane di taglia media molto affascinante, dotato di una cresta di peli lungo la schiena che cresce in direzione opposta al resto del mantello, una caratteristica che condivide con pochissime altre razze al mondo.
Originariamente allevato in Thailandia come cane da guardia e da caccia, il Thai Ridgeback è, ancora oggi, un cane dal forte istinto territoriale e dallo spirito indipendente. La sua intelligenza vivace e il bisogno di movimento lo rendono perfetto per chi ha esperienza con i cani e vuole un compagno agile, fedele e fiero.
In occidente è poco diffuso, ma chi ha avuto la fortuna di incontrarne uno sa quanto possa essere affascinante questa razza orientale, caratterizzata da un aspetto muscoloso, dal pelo corto e lucido, dalla sua cresta e da orecchie a punta triangolari.
Catalburun: il cane dal naso diviso
Tra le curiosità più sorprendenti nel mondo cinofilo c’è sicuramente il Catalburun, un segugio originario della Turchia, praticamente sconosciuto fuori dal suo territorio natale, di taglia media, robusto, muscoloso e con le orecchie lunghe e pendenti.
Il suo tratto distintivo è rintracciabile fin dal nome, che tradotto dal turco significa “naso biforcuto. Questo cane, infatti, ha il naso diviso in due lobi, una caratteristica genetica unica che non compromette l’olfatto, ma anzi fa sì che sia considerato uno dei migliori segugi turchi per la caccia.
Oltre al naso particolare, il Catalburun è apprezzato per il suo temperamento calmo, l’attitudine collaborativa e la grande sensibilità nei confronti del proprietario. Non è solo un cane raro, ma anche un animale che rappresenta una piccola fetta di cultura rurale turca che rischia di scomparire.

Cão da Serra da Estrela: il gigante portoghese
Nel cuore delle montagne portoghesi vive una razza possente e fiera, allevata da secoli per proteggere greggi e villaggi, il Cão da Serra da Estrela, un mastino rustico, robusto e coraggioso, con uno sguardo profondo e riflessivo.
Nonostante la sua mole imponente e muscolosa, tipica dei molossoidi, è sorprendentemente dolce con la sua famiglia e ha un temperamento calmo, quasi filosofico. Il suo istinto di protezione, però, è molto marcato: è un cane che va educato con fermezza e coerenza, fin da cucciolo. Raro fuori dal Portogallo, è una razza che affascina chiunque ami i cani di grande taglia dal cuore nobile.
Lagotto Romagnolo: il cercatore di tartufi
Sebbene negli ultimi anni sia diventato più noto, il Lagotto Romagnolo rimane una razza canina di piccola-media taglia ancora poco conosciuta.
Originario del nostro Paese, in particolare dell’Emilia-Romagna, è l’unico cane al mondo specializzato nella ricerca di tartufi. Il suo fiuto straordinario e la sua intelligenza lo rendono un prezioso alleato per i cercatori di questi pregiati frutti della terra.
Il Lagotto è poi molto più di un “naso da tartufo”: è un compagno affettuoso, allegro, obbediente e molto equilibrato. Il suo manto fitto, riccio e lanoso, che lo fa sembrare un peluche, è ipoallergenico e richiede una toelettatura regolare.
Perfetto per la vita familiare, si adatta bene a qualsiasi ambiente, purché abbia occasioni quotidiane per sfogare la sua energia e la sua curiosità, in quanto è molto vivace e giocherellone.
Un’ultima curiosità riguarda il suo nome, che deriva da “Càn Lagòt” (dialetto romagnolo) ovvero “cane d’acqua dolce” e fa riferimento al fatto che anticamente veniva usato come cane da ripoto in acqua.
Perché riscoprire queste razze di cani rari e affascinanti?
In un’epoca in cui il cane è sempre più parte della famiglia, è interessante (e utile) andare oltre le razze più commerciali per scoprire nuovi compagni a quattro zampe che possono rispondere a esigenze diverse, magari più affini al nostro stile di vita.
Le razze rare, poi, portano spesso con sé una storia millenaria, frutto di selezioni naturali e culturali specifiche di un territorio, e valorizzare questi elementi significa anche salvaguardare una parte del patrimonio vivente dell’umanità.
Queste e molte altre razze rare e insolite (Lundehund Norvegese, Mudi, Otterhound, Xoloitzcuintli, Tibetan Spaniel, Eurasier, Shikoku, etc.) non sono solo “strane” o “esotiche”, ma sono l’espressione di una biodiversità che merita attenzione, studio e amore. Dietro ogni cane c’è una storia, un popolo, un uso e una cultura. Scoprire quelli meno noti e affermati, conoscerli e magari adottarne uno significa contribuire anche alla loro sopravvivenza e diffusione.