Capita spesso che i media diano risalto a episodi di cronaca che vedono cani (spesso di grossa taglia) protagonisti di aggressioni più o meno gravi a persone ed altri animali.
a cura di ANGELICA D’AGLIANO
Cane killer a chi?
Certo, probabilmente gli episodi più eclatanti sono proprio quelli in cui sono coinvolte persone, ancor di più se bambini, ma non è infrequente leggere sui quotidiani o vedere in qualche telegiornale casi di litigi fra quadrupedi finiti in modo tragico per uno dei due contendenti.
Molto spesso viene spostata l’attenzione sulla taglia e sulla presunta pericolosità della razza alla quale di volta in volta appartiene il cane aggressore. Chi non ha sentito almeno una volta apostrofare come “cane killer” un esemplare, ad esempio, di Pit Bull, Rottweiler o American Staffordshire Terrier coinvolti magari in liti o altri episodi di aggressività?
Responsabili a 360 gradi
Secondo le recenti disposizioni di legge “Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose provocati dall’animale stesso (Ordinanza del Ministero della Salute del 06/08/2013). Appare chiaro, quindi, che in caso di episodi di aggressività o simili la responsabilità è da attribuirsi al padrone piuttosto che al cane, padrone che molto probabilmente ha commesso errori o mancanze più o meno gravi nella gestione del proprio compagno a quattro zampe.
Socializzazione
Non bisogna mai dimenticare che le razze canine non sono tutte uguali. Secoli di selezione hanno portato alla nascita di tipologie di cani fra loro molto diverse, sia per aspetto fisico, sia per attitudini. Tutti quanti i nostri amici riescono ad esprimere al meglio le loro doti caratteriali e a crescere felici ed equilibrati se da cuccioli, durante il cosiddetto periodo di “socializzazione”, hanno la possibilità di sperimentare un contatto positivo con persone anche estranee alla loro famiglia di origine, con animali della stessa specie o diversa e con oggetti inanimati potenzialmente “inquietanti” come automobili, scooter o altro. In altre parole per “creare” un cane affidabile ed equilibrato è molto importante che ci sia alla base una buona socializzazione dell’individuo.
Per prevenire danni o lesioni a persone, animali o cose l’Ordinanza del Ministero della Salute del 06/08/2013 raccomanda di: “utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore am 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni; portare con se’ una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità’ di persone o animali o su richiesta delle autorità’ competenti; affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente; acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore; assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive.”
Contatti positivi
La socializzazione avviene secondo dinamiche e tempi ben precisi, se siamo neofiti potrebbe rivelarsi molto importante affidarci all’aiuto di personale qualificato. Altrettanto importante sarà continuare a proporre periodicamente al nostro cane dei contatti positivi, anche una volta passato il periodo della socializzazione. Sarà un modo costruttivo e piacevole per “rinfrescare la memoria” al nostro beniamino sul fatto che il mondo che lo circonda può essere una vera e propria miniera di esperienze positive e non una minaccia!
Un percorso di crescita
Gettare fin da subito le basi per una serena convivenza è un ulteriore passo per avere con noi un cane sereno, obbediente ed equilibrato. È fondamentale proporre delle regole al nostro amico che siano chiare, semplici e costanti nel tempo. Si tratta di un percorso di crescita e di reciproca collaborazione, che coinvolge cane e padrone, e che non ha mai fine. Anche in questo caso se non ci sentiamo sufficientemente preparati possiamo rivolgerci a persone esperte che sapranno senz’altro guidarci nel modo migliore.
Equilibrati e obbedienti
Instaurare un rapporto di reciproca fiducia con il nostro beniamino ci permetterà infatti di avere con noi un cane gestibile, equilibrato e obbediente. E un cane obbediente è senza dubbio un compagno che difficilmente ci darà brutte sorprese, magari dimostrandosi aggressivo o mettendo in atto comportamenti insoliti o inattesi.
Secondo le nuove norme, i Servizi Veterinari delle ASL tengono un registro dei cani morsicatori e con problemi di comportamento. I proprietari di questi cani sono obbligati a stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile, usare il guinzaglio e applicare la museruola al proprio animale quando si trovano in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico.
Precauzioni utili
Come dicevamo, per la legge il padrone è responsabile in tutto e per tutto delle azioni del proprio cane. L’idea di fondo è infatti che un buon proprietario debba provvedere al meglio delle sue possibilità al benessere, al controllo e alla conduzione del proprio beniamino.
Oltre a un buona educazione di base, senz’altro ci sono delle precauzioni che si possono prendere per evitare incidenti o situazioni in cui il nostro amico a quattro zampe possa far danno. Ad esempio sarà molto importante assicurarci che Fido sia sempre al guinzaglio durante le nostre passeggiate all’aria aperta (tra l’altro è obbligo di legge) e portare con noi una museruola rigido o morbida da mettere al nostro amico in caso di bisogno.