Adottiamo un cane o un gatto trovatello

Li vediamo qualche volta in tv, ne leggiamo sui giornali se c’è qualche annuncio animalista, ce ne parlano i volontari che li conoscono bene e stanno con loro ogni giorno: sono gli ospiti dei canili, gli amici a quattro zampe meno fortunati.E se prendere con sé un cane abbandonato è un gesto d’amore e grande civiltà, è pur vero che dobbiamo stare attenti a quello che facciamo.

ANGELICA D’AGLIANO

Una scelta consapevole

Adottare un cane è prima di tutto una grossa responsabilità. Ricordiamoci che abbiamo a che fare con una creatura che stringerà con noi un rapporto per la vita, avrà bisogno di cure, di tempo, di affetto. Se non siamo in grado di offrire tutto questo è bene rinunciare ai nostri propositi di adozione.

Questioni materiali

Fatta questa doverosa premessa, è bene prendere in esame prima di tutto le nostre possibilità materiali.
Cosa possiamo offrire al nostro nuovo amico? Abbiamo una casa spaziosa, un giardino accogliente, le risorse economiche per sostenere spese veterinarie, l’acquisto di mangimi di qualità, le normali operazioni di toeletta?

Le misure perfette

Molto spesso si pensa che la scelta del proprio nuovo amico sarà una specie di colpo di fulmine: basterà uno sguardo per capire che quel delizioso batuffolo di pelo dietro alla gabbia, proprio lui, sarà il nostro nuovo compagno. Ciò in parte è vero. Ma è pur vero che una scelta così importante dovrà tenere conto delle nostre possibilità materiali. Un esempio? Un cane piccolo ha bisogno di poco spazio e mangia molto meno cibo di un collega di taglia grande. Un animale malato richiederà spese mediche più o meno consistenti da parte nostra. Un soggetto adulto e dal carattere dominante difficilmente potrà convivere con altri animali.

Giovani e vecchi

Gli aspiranti padroni che si rivolgono a un canile spesso cercano di adottare un cucciolo o un cucciolone, magari con l’idea che un cane vecchio non abbia la possibilità di imparare a vivere in una nuova casa. In realtà qualsiasi cane può apprendere le regole della buona educazione e, purché non si tratti di soggetti disturbati o pazzi, è sufficiente un po’ di pazienza e di costanza per ottenere ottimi risultati anche da animali adulti o vecchi.

Mi scappa!

Sempre parlando delle diverse esigenze dei cuccioli rispetto ai colleghi senior, ricordiamoci che ci sono altre cose delle quali tenere conto. Ad esempio il capitolo bisognini: un cucciolo (diciamo dai due mesi all’anno di vita) almeno all’inizio della nuova convivenza può aver difficoltà a trattenere i propri bisogni e può capitare dunque che sporchi in casa. Per questo avrà bisogno di uscite frequenti e di un’adeguata gestione da parte del nuovo proprietario. La cosa, ovviamente, non si verifica praticamente mai coi cani adulti, che sanno già dove sporcare e sono abituati a “tenerla” in attesa di uscire col proprio padrone.

Dimmi chi sei

Importantissimo, infine, è farci guidare nella scelta del nostro nuovo amico dalle persone che sono a contatto quotidiano con gli animali del rifugio in cui intendiamo adottare il nostro futuro cane. Parliamo coi volontari: mettiamoli al corrente degli spazi che abbiamo a disposizione, della vita che facciamo, delle persone che abbiamo in famiglia, del tempo libero, delle nostre abitudini. Gli operatori dei canili sono persone esperte e conoscono molto bene ciascuno degli ospiti della struttura in cui prestano servizio: ci sapranno consigliare al meglio.

Nella nuova casa

L’arrivo nella nuova casa è un momento delicato: ci vorranno diversi giorni prima che il nostro amico capisca e faccia proprie le nuove abitudini, per questo dobbiamo essere pazienti e costruire fin da subito un rapporto basato sulla fiducia reciproca, il gioco e il rispetto.

Non disturbare

Se abbiamo adottato un animale adulto, dobbiamo fin da subito mettergli a disposizione un posto tranquillo che sarà il suo “angolo privato”. In realtà anche i cuccioli hanno bisogno dei propri spazi, ma nei cani adulti questa esigenza è ancora più forte. Quando vorrà, Fido dovrà potersi ritirare nella propria “tana” senza essere disturbato. Non dovremo mai svegliare il nostro amico all’improvviso, o forzarlo a giocare o interagire con noi se lui ha bisogno di tranquillità e riposo.

Mangiare tranquilli

Anche il momento della pappa è sacrosanto per i nostri amici animali. Quando Fido consuma il proprio pasto dovrà essere lasciato in pace, in un luogo riparato e silenzioso. Se ci sono altri pet a casa sarebbe saggio servire le razioni di cibo in luoghi separati, per lo meno finché non si sarà stabilito un buon rapporto fra i membri della famiglia a quattro zampe.

Poche cose ma buone

L’educazione del cucciolo come quella del cane adulto seguono gli stessi principi generali: poche regole, insegnate con costanza e pazienza, ma soprattutto con l’uso di strumenti formidabili come il gioco.

Un aiuto qualificato

Se l’adozione di un trovatello dal canile è la nostra prima esperienza in campo cinofilo, la cosa migliore da fare è quella di affidarsi all’aiuto di un professionista che sappia darci una mano per muovere i primi passi insieme al nostro nuovo amico. Un esperto educatore cinofilo è in grado di risolvere la maggior parte dei possibili problemi di convivenza, e soprattutto di darci consigli mirati per la nostra situazione.

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