La cioccolata per i cani rappresenta un vero e proprio veleno. Una delle venti forme di avvelenamento più frequenti nei cani è rappresentato dall’ingestione di cioccolata o dolci.
A cura della Dott.ssa SILVIA DIODATI – Medico Veterinario
La cioccolata per i cani è una dolcissima nemica
Di solito l’avvelenamento da dolci o cioccolata è più frequente nei periodi di vacanza, quando, appunto, sembra che il consumo di dolciumi aumenti.
Pare che i cani che vivono in appartamento siano i più esposti a questo rischio e soprattutto i cani di piccola taglia, poiché la quantità di cioccolata che possono trovarsi a disposizione è molto più elevata rispetto al loro peso corporeo.
Anche i cuccioli e i cani giovani, che tendono già facilmente ad ingerire qualsiasi cosa, possono raggiungere ed ingerire elevate quantità di alimenti inusuali.
Purtroppo il cane è il più esposto al rischio di avvelenamento da cioccolata perché tende a consumare velocemente elevate quantità di cibi, anche sconosciuti. Inoltre la cioccolata è un alimento molto appetibile ed attraente e spesso si trova alla portata dell’animale in casa o in cucina.
La cioccolata è un vero e proprio veleno per i cani.
I primi segni riportati
I primi segni segni riportati sono vomito e diarrea che iniziano circa 2-4 ore dopo l’ingestione.
Inizialmente gli animali colpiti mostrano agitazione, un aumento dell’attività fisica e un aumento della quantità di urina prodotta (poliuria) dovuta probabilmente all’effetto di sostanze presenti direttamente nella cioccolata.
Fra i segni più tardivi a comparire si ricordano la rigidità degli arti, eccitazione, un aumento dei riflessi fino addirittura a convulsioni.
Alla visita il veterinario potrà riscontrare un aumento della temperatura, un aumento della velocità della respirazione, del battito cardiaco, rigidità muscolare e una diminuzione della pressione.
I segni più tardivi di avvelenamento da dolci o cioccolata nei cani, sono riconducibili alla comparsa di una insufficienza cardiaca, debolezza, fino addirittura al coma e, nei casi gravissimi fino alla morte.
Tutti questi segni sono riconducibili alla presenza nella cioccolata di una particolare sostanza: l’alcaloide metilxantinico.
Questa agisce a livello dei vasi determinando una diminuzione del loro diametro (vasocostrizione), l’aumento del battito cardiaco e una stimolazione diretta del sistema nervoso centrale.
Nella maggior parte dei casi di avvelenamento, ha una sua importanza il tipo di prodotto dolciario ingerito.
Prodotto dolciario ingerito
A seconda del tipo di cioccolata può variare la quantità dell’alcaloide presente (teobromina nel caso della cioccolata).
Ad esempio il seme di cacao contiene da 14 a 53 gr di teobromina per chilo di prodotto, la cioccolata fondente 16 gr, quella al latte 2 gr, la cioccolata calda 0,4 gr e la cioccolata bianca 0,035 gr, sempre per kg di prodotto.
La dose minima letale di teobromina per il cane oscilla intorno ai 100-200 milligrammi per chilo di peso corporeo dell’animale.
Circa 10 gr di cioccolato fondente o 60 gr di cioccolato al latte per kg di peso corporeo dell’animale possono rappresentare un dosaggio potenzialmente letale per i nostri pet.
Di conseguenza, ad esempio, 450 gr di cioccolato al latte o 120 gr di quello fondente possono risultare molto tossici per un cane che pesa circa 7 kg.
Diagnosi
Le modificazioni che si riscontrano nel corso di esami del sangue in soggetti con avvelenamento da cioccolata non sono specifici per questo tipo di problema.
In alcuni animali si può riscontrare una diminuzione della glicemia causata dalle contrazioni muscolari aumentate e l’effetto diuretico della metilxantina può alterare leggermente l’esame delle urine.
Per questi motivi non esiste un antidoto specifico l’avvelenamento da cioccolata.
La cura per l’avvelenamento da dolci o cioccolata
È importante una tempestiva visita veterinaria soprattutto se siamo certi che il nostro cane abbia ingerito una notevole quantità di dolci o cioccolata.
Il medico cercherà di provocare il vomito con alcuni farmaci o praticherà una lavanda gastrica se l’ingestione è recente e non ci sono ancora segni gastroenterici o nervosi.
In ogni caso si dovrà somministrare del carbone attivo per assorbire gli eventuali residui di metilxantine ancora presenti nel tratto gastro-intestinale. Inoltre, può essere necessaria una terapia reidratante per compensare gli squilibri elettrolitici causati dal vomito.
Per tenere sotto controllo gli eventuali segni nervosi, il veterinario somministrerà il diazepam fino a quando questi segni non saranno tenuti sottocontrollo.
Gli animali che ricevono il trattamento adeguato in un tempo ragionevole, di solito entro 2-4 ore dall’assunzione della cioccolata, si rimettono completamente. Nei casi che presentano già segni neurologici, invece, la prognosi resta riservata.