Il metodo Berlinese nell’acquario marino

Nell’acquario marino il Metodo Berlinese coralli, attinie e stelle marine sono completamente in simbiosi tra loro

Articolo e foto a cura di Daniele Esposto collaboratore di Acquariofilia Italia –

I colori della natura e le forme sinuose della vita marina
attraverso un cristallo.

Era circa sette anni che avevo un acquario marino, dotato di un comune filtro biologico. Come saprete quello del filtro biologico era un metodo che si usava circa vent’anni fa: veniva messo un filtro che faceva anche da pompa di risalita e al suo interno venivano posti cannolicchi, spugne e gusci di ostriche, tutto in un contenitore; le rocce morte, infine, servivano per abbellire il tutto. Il problema di questo metodo era che spesso si alzavano i valori dei nitrati e fosfati innescando una sorta di processo distruttivo che richiedeva molto tempo (e soldi) per essere arrestato.

La scelta del Berlinese

Come avrete capito mi ero stancato di questi problemi, anche perché avrei voluto inserire coralli e invertebrati (volevo un granello di sabbia della barriera corallina nel mio scrigno magico). Quindi ho iniziato ad informarmi un po’ su internet e con persone che usavano altri metodi fra cui il cosiddetto Metodo Berlinese.

Come funziona

Il Berlinese è un metodo del tutto naturale. É necessario inserire 1 kg di rocce ogni 5 litri di acqua. Le rocce, che in questo caso sono vive, diventano l’unico filtro dell’acquario e  portano con sé batteri e migliaia di piccoli organismi fra cui spirografi, stelle marine, granchietti, lumache e a volte (molto raramente) coralli. Le rocce, essendo cave, forniscono anche riparo agli organismi più piccoli e delicati. Per creare e mantenere all’interno dell’acquario un’elevata corrente, come in natura, vanno applicate pompe di movimento con una potenza di 20 volte il volume totale dell’acquario. In questo caso lo strumento migliore è una “sump”.

Ognuna delle creature che ospitiamo in acquario ha delle caratteristiche proprie: c’è il pesce volpinus che di notte gioca a mimetizzarsi con le rocce, il pesce pagliaccio che si pavoneggia dei suoi bei colori, la bavosetta che ama giocare a nascondino tra i gusci delle conchiglie e le fessure delle rocce, la stella marina che adora osservare i suoi padroncini appiccicata al vetro, i gamberetti che come splendidi guerrieri si contendono il cibo nel fondo dell’acquario. Per un istante, senza peccare di orgoglio, è come diventare Dio, mentre piano a piano questi piccoli animali diventano parte della tua vita… 

La sump per acquario marino

La sump è una vasca inserita sotto l’acquario, con diversi scompartimenti per il passaggio dell’acqua e dell’eventuale posizionamento di resine e carboni attivi. Al suo interno va posizionato lo schiumatoio (che filtra dall’acqua le sostanze inquinanti come il cibo avanzato e gli escrementi dei pesci). Importante è anche l’utilizzo di resine antifosfati.

La luce

Come in tutti gli acquari l’illuminazione è fondamentale e si ottiene installando luci diverse, con uno spettro il più possibile vicino alla realtà. Normalmente alle luci viene dato un ciclo di 10-12 ore a cui si arriva gradualmente aumentando 1 o 2 ore di luce a settimana. Da qui ha inizio la maturazione dell’acquario: inizieranno a crearsi delle alghe verdi per poi pian piano diventare marroni e scomparire, mentre il nostro scrigno prenderà gradualmente vita.

Una piccola goccia d’oceano

Ogni volta che creo, modifico o trasformo il mio acquario mi sento come se fossi di fronte allo spettacolo che deve essersi svolto miliardi di anni fa, quando da una misteriosa alchimia di cellule e batteri nacque la Terra. La pazienza che abbiamo nell’aspettare che si formi l’ambiente migliore per poter inserire prima le piante e poi i pesci diventa gesto d’amore per questo piccolo oceano che sarà l’habitat degli ospiti che sceglieremo.

E quando tutto sarà pronto, veder sfrecciare i “nostri” pesci da una parte all’altra dell’acquario, giocare tra di loro e vivere, sarà per noi e per i nostri piccoli bimbi fonte di relax e di gioia. E quando il nostro piccolo mondo sottomarino avrà preso una sua vita autonoma, ci si potrà divertire a scrutare ogni giorno delle sorprese nuove: gruppi di stelle marine che decorano il vetro, piccole lumachine che si muovono, coralli che si moltiplicano… e noi, come dei bravi burattinai, ci riempiremo di orgoglio davanti alla vita che cresce senza di noi.

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