Il mediterraneo un mare da salvare

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Mare mediterraneo da salvare

Salvare il mare mediterraneo, negli ultimi decenni le discipline che studiano il mare hanno suscitato un interesse sempre maggiore.

A cura della Dott.ssa FEDERICA MICANTI – Medico Veterinario

Mare Mediterraneo sono nate anche molte associazioni naturalistiche

Il fine è quello di proteggere e salvaguardare, ma anche studiare l’ambiente marino. In particolare, il Mar Mediterraneo, così vicino a noi, ha suscitato la curiosità di esperti e appassionati per la sua storia, per le sue caratteristiche e per tutte le creature che in esso vengono ospitate: alghe, piante, invertebrati e pesci.

La storia del Mediterraneo è ricca e profondamente legata all’evolversi delle civiltà umane sulla terra. Se osserviamo il Mar Mediterraneo su una qualsiasi cartina geografica, esso appare come una entità unica, anche se densa di bacini e golfi.

In realtà, esso può essere suddiviso in Mediterraneo occidentale e Mediterraneo orientale, separati da una zona sottomarina che si estende dalla Tunisia alla Sicilia.

Le differenze tra queste due aree dipendono soprattutto dalle correnti, dalla temperatura e dalla loro “storia”. La parte occidentale ha una temperatura che oscilla tra i 12°C in inverno e i 23°C in estate. Il bacino orientale è più caldo e più salato, con temperature di circa 16°C in inverno e di 26-29°C in estate.

Oltre ai pesci, il Mar Mediterraneo ospita un’ampia varietà di altri organismi animali, tra cui: vermi, molluschi, echinodermi, tunicati, poriferi, cnidari.

La vita nel Mediterraneo: oltre ai pesci c’è di più

Oltre ai pesci, il Mar Mediterraneo ospita un’ampia varietà di altri organismi animali, tra cui: vermi, molluschi, echinodermi, tunicati, poriferi, cnidari. I vermi hanno il tipico corpo allungato, diviso in segmenti, molle e capace di contrarsi.

Possono essere a forma di foglia, di nastro oppure tondi. I molluschi possiedono un corpo privo di scheletro, mentre gli echinodermi presentano spine che si muovono grazie a piccoli “pedicelli”. I tunicati sono esseri viventi provvisti di una “corda dorsale” che assomiglia un po’ alla nostra colonna vertebrale, anche se è molto più primitiva. Sono chiamati così perché hanno il corpo ricoperto da una tunica protettiva.

I poriferi hanno una forma variabile e dimensioni che vanno da pochi millimetri a un metro. Appartengono a questo gruppo le spugne, che possono essere silicee calcaree e cornee. La loro superficie è decisamente porosa.

Gli cnidari hanno invece tentacoli provvisti di cellule urticanti, talora pericolose anche per l’uomo: un tipico esempio sono le meduse. Appartiene a questo gruppo anche il polipo.

Immagine di pesci in un acquario
Tipiche del Mare Mediterraneo sono le imponenti e suggestive praterie di posidonie (Posidonia oceanica).

La distesa di posidonie

Una caratteristica del Mediterraneo è rappresentata dalle imponenti e suggestive praterie di posidonie (Posidonia oceanica). Non si tratta di alghe, ma di vere e proprie piante dotate di radici, fusto, foglie, fiori e frutti. Queste si sviluppano dalla superficie fino a dove penetra la luce solare. Qualora trovino condizioni di crescita ideali, hanno una enorme capacità di colonizzare sia fondali sabbiosi sia fessure della roccia in cui si siano precedentemente accumulati sedimenti.

La loro crescita in senso verticale può arrivare fino a un centimetro all’anno e può portare perfino alla formazione di veri e propri isolotti.

Il Mare Mediterraneo, così vicino a noi, suscita da sempre la curiosità di esperti e appassionati per la sua storia, le sue caratteristiche e le creature che ospita.

Lotta all’erosione

Le praterie di posidonia rappresentano una specie di freno per le onde e una protezione per il litorale dall’erosione che, purtroppo, può talora condurre fino alla scomparsa delle spiagge. Oltre a questo, le posidonie ospitano una nutrita schiera di esseri viventi. Le loro foglie infatti rappresentano una superficie ideale per l’insediamento e lo sviluppo di organismi animali e vegetali, che trovano ciascuno il proprio habitat.

Infine, un solo metro quadrato di questa meravigliosa prateria è in grado di produrre 14 litri di ossigeno al giorno, rappresentando per il mare un immenso polmone e quindi la vita.

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