Avete osservato un pappagallo verde volare sopra i tetti della vostra città? Molto probabilmente si tratta di un parrocchetto monaco. Il parrocchetto monaco (Myiopsitta monachus), infatti, Insieme al parrocchetto dal collare (Psittacula krameri) è la sola ad essere stabilmente nidificante in Italia.
A cura di Raggio di Sole
Caratteristiche del Parrocchetto
È un uccello della famiglia degli psittacidi dalla colorazione verde chiaro, con fronte, guance e petto grigio chiaro. È gregario, socievole e stanziale: crea gruppi molto numerosi e chiassosi. Vive in natura vicino a grandi fonti d’acqua e nelle zone pianeggianti del Paraguay, Bolivia, Argentina e Brasile.
Abita savane aperte, foreste di macchia e palmeti. Vive anche nei parchi cittadini, nelle fattorie e nei cortili. È una specie altamente adattabile per cui i pappagalli si stabiliscono facilmente anche sugli alberi di eucalipto.
Rappresenta l’unico membro della famiglia degli psittacidi a costruire nidi con porzioni di legni e a nidificare in colonie. Costruisce il proprio nido intrecciando bastoncini, ramoscelli, rametti e altri materiali in strutture complesse. I voluminosi nidi forniscono una casa per tutto l’anno alla colonia. L’isolamento fornito da questi nidi potrebbe essere uno dei motivi per cui i parrocchetti monaci sono in grado di sopravvivere agli inverni freddi.
La colonia contiene tipicamente fino a 20 camere nido e, in casi estremi, può ospitare più di 200 nidi.
Nella nativa Argentina, i parrocchetti monaci a volte adottano vecchi nidi di altre specie. Alcuni ornitologi hanno suggerito che questo comportamento potrebbe essere stato il primo passo, evolutivamente parlando, verso la transizione dalla nidificazione nelle cavità degli alberi alla costruzione di nidi con porzioni di rami.
ll pappagallo monaco è presente nelle grandi città italiane. La popolazione più numerosa si trova a Roma, per la quale nel 2021 si è stimata la presenza di poco meno di 6mila individui. La sua abilità nel beccare e danneggiare le superfici dei frutti desta preoccupazione per i danni che gli esemplari possono provocare sulle colture arboree da frutto, oltre che nel settore vivaistico. Al momento, le specie frutticole maggiormente interessate sono state soprattutto mandorle e melograni, dove i danni riscontrati si sono tradotti in perdite economiche.
In cattività’
L’allevamento di questo pappagallo è comune in cattività. Sono presenti diverse mutazioni di colore, Verde nelle sue varianti, tra le quali oliva, verde pallido, grigio verde, lutino, opalino e Blu e le relative varianti cobalto, malva, grigio blu, Aqua, Albino, opalino.
Sono animali molto attivi ed è importante fornire il maggior spazio possibile. Le dimensioni ideali per le voliere sono di 2m di lunghezza x 1m di altezza x 1 m di profondità I parrocchetti monaci sono inclusi nell’allegato B del Reg. (CE)n.338/97. È necessario possedere uno specifico documento di provenienza e, in caso di riproduzione, provvedere a denunciare la nascita al nucleo forestale dei Carabinieri.
L’Alimentazione
Il parrocchetto monaco è un pappagallo prevalentemente granivoro e frugivoro; la dieta deve essere variegata. Fornite una miscela di semi specifica per parrocchetti di medie dimensioni come alimento base, alla quale saranno aggiunte integrazioni con frutta e verdura, pellets ed estrusi.
Questo un esempio di alimenti:
- Misto di semi per parrocchetti.
- Pastoncino all’uovo con una buona componente di proteine animali – ottimo veicolo per integratori in polvere e per frutta e ortaggi.
- Essenziale durante il periodo riproduttivo.
- Verdure crude e frutta in ciotola, tagliata a pezzetti. (prediligere fagiolini freschi crudi, piselli freschi crudi, fagioli cotti, ceci cotti, fave fresche crude, bietola rossa cotta).
- Acqua fresca in abbondanza.
- Zuppa di legumi e cereali cotta.
- Minestrone di verdure (senza prezzemolo) con cereali (pasta/riso/farro/orzo), tiepido.
- Estrusi.
- Dieta formulata (pasto unico). Si tratta di alimenti completi che possono sostituire completamente l’utilizzo delle miscele di semi e dei pastoncini.
- Formula di imbecco per i nidiacei: è utile somministrarla agli adulti 1 volta a settimana miscelata con acqua tiepida seguendo le indicazioni sulla confezione del prodotto.
Tutto senza aggiunta di sale o condimenti. Abbondare nelle dosi e lasciare del cibo sempre presente nella gabbia.
Se il parrocchetto monaco vive in voliera ed all’esterno (cambiando così gli spazi a disposizione, con conseguente aumento del movimento, e in presenza di variazioni della temperatura climatica) è essenziale la consulenza di un veterinario nutrizionista per puntualizzare la dieta corretta.
La riproduzione del Parrocchetto
È necessaria una grande quantità di materiale per la costruzione del nido (cassetta nido oppure costruiscono un nido di rami e rametti se si fornisce loro molto materiale); l’allevamento comincia solitamente in aprile, ma si riproducono durante tutto l’anno. Depongono 4-8 uova covate per 22-23 giorni. I piccoli raggiungono l’indipendenza a circa 42-45 giorni.
Robusto, longevo e, nelle giuste condizioni, estremamente prolifico, il Parrocchetto Monaco è un pappagallo ideale per iniziare ad allevare con soddisfazione.