Comunicare nel mondo degli uccelli

In questi ultimi anni ho incontrato molte persone che hanno scelto di condividere casa e vita con un amico pennuto.

A cura di SARA MAINARDI – Naturalista, Animal Trainer

Comunicare per crescere

A volte però l’entusiasmo iniziale si affievolisce con il tempo per le problematiche gestionali incontrate.

Ad esempio quando ci accorgiamo che il pappagallo, essere così interessante per la sua straordinaria capacità di apprendere ed
emettere suoni del linguaggio umano, in realtà non “parla”, ma urla a tutte le ore; o che un rapace, fiero e tranquillo nell’immaginario, si gonfia, schiocca, strilla e vola nella direzione opposta quando ci avviciniamo con il nostro guanto al pugno…”

In generale, tutti gli animali tendono ad assumere un atteggiamento cauto verso persone, luoghi e oggetti non conosciuti.

Il problema è se un animale assume un atteggiamento cauto verso persone e luoghi conosciuti! Le reazioni più istintive che permettono di mantenere il controllo della situazione e dell’ambiente possono condurre a comportamenti di aggressione o di fuga, e se queste persistono nel tempo stiamo, forse inconsapevolmente, rinforzandole.

Il primo passo per instaurare un rapporto basato sulla fiducia è quello di lasciare all’animale la libertà di scegliere dove andare, dove restare, cosa fare.

Quando l’uomo non forza la situazione e non esercita controllo sull’animale, si possono trasformare le “interazioni in cui il soggetto deve fare” in “opportunità in cui il soggetto vuole fare”.

Perspicaci

Educare il nostro compagno animale con l’Operant Learning espresso tramite rinforzo positivo è un’abilità che può essere appresa da chi condivide la vita con un pappagallo, un corvide, un rapace, proprio come avviene per chi si accompagna a un cane.

Anche saper osservare e leggere il linguaggio corporale diviene uno strumento importante per creare una relazione di fiducia e molto utile per convivere con un animale in salute.

Il riconoscimento ad esempio di uno stato di eccitazione o di paura dell’animale permette di proporci, di avvicinarci nel modo corretto e di interagire consapevoli dell’ambiente e delle possibili reazioni del nostro pappagallo.

La conoscenza del body language (linguaggio corporale) di un animale in salute aiuta inoltre a riconoscere in tempo un eventuale stato di malessere.

L’Operant Learning – Apprendimento

Operante può essere utilizzato come forma comunicativa. Collegando
eventi chiamati Antecedenti (chiamarlo per nome) e Conseguenze (un
rinforzo gradito all’animale) con il comportamento (salire sulla
mano), proponiamo un apprendimento che permette all’animale di
valutare e scegliere se ripetere in futuro lo stesso comportamento.

Gli animali modificano il loro comportamento in base all’esperienza e scelgono le azioni più convenienti a livello energetico, a livello di
gratificazione alimentare e sociale o come strategia anti-predatoria.

Per capirci meglio

In famiglia un pennuto richiede impegno costante e a volte risulta gravoso se si parte con l’idea di poterlo gestire come un animale domestico, perché animale domestico non è.

Dietro ogni comportamento c’è una ragione specifica, una funzione. Gli animali non fanno nulla senza motivo, e solo perché non siamo in grado di individuare lo scopo non significa che non ci sia.

La maggior parte dei comportamenti ‘problematici’ persistono perché in precedenza sono stati rinforzati senza saperlo.

Il tempo aiuta a risolvere alcuni problemi attraverso un lungo e specifico lavoro, ma perché non focalizzare fin dal principio la scelta degli step utili a creare un rapporto positivo con gli animali?

L’educazione tramite rinforzo positivo permette di ridurre i livelli di stress e ovvia alle molte controindicazioni dell’educazione che utilizza come capisaldi la forzatura, il concetto di dominanza, il rinforzo negativo e la punizione.

Un team vincente

Parlando in generale, l’aspetto forse più incredibile dell’educazione tramite rinforzo positivo è la  collaborazione degli animali durante gli esami medici.

Un aspetto importante per qualunque compagno animale e fondamentale in strutture come centri di recupero, giardini zoologici e parchi faunistici dove il numero degli esemplari e la varietà delle specie richiede un approccio di medicina preventiva; ciò vale anche per i volatili.

Gli esemplari possono infatti essere educati a partecipare in modo cooperativo a ispezioni generali del corpo, pesatura, ecografie, possono essere desensibilizzati all’utilizzo dell’asciugamano per il contenimento e all’assunzione di farmaci, collaborando direttamente con il proprio compagno umano e il veterinario. L’addestramento tramite rinforzo positivo è basilare per ridurre lo stress fisico e mentale dell’animale che potrebbe aumentare durante questi esami di routine.

Rilassati

La collaborazione dell’animale consente di effettuare l’esame medico in addestramento con il rinforzo positivo, un esame che registra valori fisiologici non compromessi dallo stato di stress. La somministrazione di medicinali senza dover contenere l’animale, rende le cure mediche più efficaci, una tipologia di addestramento indispensabile con animali soggetti a patologie croniche.

Immaginate di dover inalare un medicinale broncodilatatore per una crisi asmatica a un animale dovendolo contenere: la reazione di paura e la condizione di stress con ogni probabilità peggiorerebbero la sua condizione respiratoria rendendo meno efficaci le cure mediche.

La somministrazione di un prodotto broncodilatatore con aerosol o inalatore può essere addestrato tramite rinforzo positivo con adatti programmi di training quando l’animale è in salute, accrescendo l’efficacia di un approccio di medicina preventiva.

L’Operant Learning e il rinforzo positivo, supportati dalla scienza dell’analisi applicata del comportamento, divengono gli strumenti per osservare, approcciare e comunicare con i nostri compagni animali, dando modo a loro di apprendere e comprendere i compagni umani.

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