Con l’arrivo della bella stagione giocare all’aria aperta con il proprio amico a quattro zampe è un divertimento e un modo salutare e piacevole per trascorrere il tempo libero.
A cura della Dott.ssa FEDERICA MICANTI – Medico Veterinario
In che cosa consiste il pericolo legato ai forasacchi?
Tuttavia durante la primavera e l’estate c’è un pericolo molto insidioso
per i nostri cani: i forasacchi. Ma di che cosa si tratta con esattezza? I forasacchi sono le spighette delle graminacee (“reste”). Questi vegetali possono essere un problema molto serio per i cani, anche perché nei mesi più caldi si trovano più o meno ovunque, non solo in campagna ma spesso anche nelle città, sia nei parchi pubblici sia lungo i marciapiedi.
Il rischio è che questi fastidiosi vegetali rimangano attaccati al pelo e, quando l’animale è in movimento, possano conficcarsi ovunque: nella pelle (soprattutto negli spazi interdigitali delle zampe), nel condotto uditivo e addirittura nel naso o negli occhi. Questo reca seri problemi al nostro beniamino! I più esposti al pericolo-forasacchi sono i cani, anche se occasionalmente possono essere colpiti anche i gatti.
Erba alta? meglio evitare
Prevenire e tenere a bada le fastidiose reste è possibile, basta adottare
alcuni accorgimenti e intervenire con tempestività in caso si dovesse riscontrare o solamente sospettare la loro presenza, per evitare spiacevoli infortuni e complicazioni ai cani. Poiché la particolarità dei forasacchi è quella di attaccarsi al pelo dei pet, l’incidente capita più spesso negli animali a pelo lungo, dove il forasacco rimane più facilmente “impigliato”, per poi penetrare nella cute.
Quindi sarebbe buona norma far tosare il cane, soprattutto sulle zampe e sui padiglioni auricolari, e non portarlo nei posti dove c’è l’erba
alta.Ciò ovviamente non è sempre possibile, quindi dopo ogni passeggiata sarebbe opportuno controllare il cane e magari spazzolarlo, per rimuovere eventuali sgraditi ospiti prima che penetrino nella cute e nell’organismo dell’animale.
Tante lacrime
I sintomi sono i più svariati, il nostro amico può improvvisamente avere un occhio chiuso che lacrima molto, starnutire ripetutamente (magari con presenza di sangue che fuoriesce dal naso), scuotere continuamente la testa, zoppicare. Talvolta assistiamo alla comparsa di ponfi (ascessi) in qualche parte del corpo o alla presenza di tosse. Se si manifesta nel nostro beniamino uno o più di questi sintomi bisogna portarlo immediatamente dal veterinario.
Una lotta contro il tempo
Se il forasacco non è penetrato in profondità nella cute può essere estratto dal veterinario, ma non è detto che la manovra riesca. Questo perché il forasacco spesso non rimane nella zona in cui è penetrato, ma migra nei tessuti circostanti. Intervenire in tempo è importante per salvaguardare la salute del cane ed evitare complicazioni, anche nel caso il forasacco penetri nel condotto uditivo o peggio ancora nel naso. In questo caso è necessario agire con prontezza, sempre rivolgendoci al nostro veterinario di fiducia, che provvederà a sottoporre il cane ad anestesia generale e a rimuovere la resta nociva con un apposito intervento.
I forasacchi nel gatto
I fastidiosi forasacchi possono colpire anche il gatto che ha accesso all’ambiente esterno e gira in prati e giardini. Di solito si annidano in uno dei due occhi, all’interno della congiuntiva oppure della terza palpebra. L’animale ha molto dolore e ha l’occhio gonfio e chiuso, è presente anche lacrimazione. È necessario anche in questo caso rivolgersi con tempestività al proprio medico veterinario di fiducia, che provvederà immediatamente alla rimozione del fastidioso corpo estraneo. Spesso è necessaria la sedazione dell’animale. Dopo l’intervento è sufficiente una terapia antibiotica ed il nostro amico a quattro zampe tornerà in piena forma.