Iguana verde (Iguana iguana)

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Iguana verde (Iguana iguana)

L’iguana verde rientra nella categoria di animali esotici scelti come EXOTIC PET. Insieme ad altri rettili, rappresentano un gruppo di animali con peculiarità molto importanti, per via della eterogeneità di specie.

A cura della Dott.ssa Domenica Di Bari, n° O.M.V. 988, Bari. Dal 2013 membro SIVAE (Società Italiana Veterinari Animali Esotici). Medico Veterinario Esperto in P.N.E.I (Psico Neuro Endocrino Immunologia). Medico Veterinario Esperto in Animali Esotici e non convenzionali, Freelance. Specializzazione in ‘Tecnologia e Patologia delle Specie Avicole, del Coniglio e della Selvaggina’

Nella categoria dei rettili distinguiamo tre sotto gruppi. Gli ofidi (i serpenti), le testuggini (tartarughe di acqua e testuggini di terra), e i sauri (ovvero le lucertole). Tra i sauri l’ Iguana Verde (o Iguana comune o Iguana dai Tubercoli) rappresenta uno tra i più affascianti sauri scelti come pet.

Prima di scegliere qualsiasi sauro come pet è importante ricordare che ogni rettile ha delle esigenze biologiche, a cui dobbiamo far fronte nel contesto domestico. Bisogna inoltre essere consapevoli anche delle sue necessità etologiche prima di accoglierlo in famiglia.

Per questo sarà fondamentale fin da subito affidarsi ad un Veterinario Esperto in Rettili. Questo per comprendere le informazioni basiche sulla gestione di un’iguana in casa, sia per garantire un buono stato di salute.

Installazione

Le iguane sono sauri che provengono dal Sud America (isole caribiche, coste messicane). Sono animali diurni, infatti il loro habitat naturale è rappresentato da foreste tropicali con clima caldo/mite per tutto l’anno. Sono rettili ovipari, alla nascita hanno una lunghezza di 20 cm mentre da adulti arrivano a 2 metri di lunghezza.
Alle nostre latitudine in una nazione caratterizzata dalle stagioni, non si possono creare installazione esterne per questi animali, quindi l’ideale sarebbe avere per soggetti giovani una teca idonea per la specie e antifuga. Una volta che questi raggiungono l’età adulta, sarebbe opportuno dedicare loro una stanza della casa e allestirla in modo da ricreare un habitat il più vicino possibile simile a quello naturale, con i paramenti ambientali adeguati.

Pertanto, considerando le dimensioni da adulto dell’ Iguana, in cattività è necessario avere uno spazio ampio, delimitato da pareti di vetro o plexiglas, recintato, sviluppato sia in senso verticale (minimo 2,5 metri) che orizzontale (minimo 5 metri), con i corretti parametri di temperatura, fotoperiodo e umidità, per poter garantire un micro clima idoneo per la biologia dell’animale. Inoltre, l’installazione per un Iguana deve essere arricchita con elementi naturali come rocce, rami, arbusti, per potere consentire la manifestazione dei comportamenti naturali, essendo una specie arboricola.
Sarà importante scegliere i trochi di dimensioni proporzionali alla lunghezza e al peso dell’ iguana e collocarli a diverse altezze dell’installazione. I tronchi devono essere collocati dall’ alto verso il basso, in direzione delle fonti luminose e di calore, ovvero in corrispondenza delle lampade UVA-UVB e dei sistemi di riscaldamento.

Parametri ambientali

Il fotoperiodo a cui sono esposte le iguane in natura è di 14 ore di luce e 10 ore di buio, in cattività si usano le lampade artificiali UVA-UVB con cui riproporre il fotoperiodo.

Nell’ installazione bisogna creare un gradiente termico (ovvero un punto della teca dove la temperatura ambientatale minima è pari a 30 °C) e una zona più calda detta “punto caldo” o “hot spot” (di circa 38 °C), mentre di notte abbiamo un abbassamento di 10° C rispetto alla temperatura della zona più calda durante il giorno.
Per riscaldare l’installazione si usano lampade riscaldanti in ceramica o lampade a infrarossi collocate dall’alto, e tappetini termici sulle pareti verticali. Tutte le fonti di luce e calore vanno cambiate ogni sei mesi, e vanno collocate all’esterno dell’installazione, per evitare traumi o incidenti domestici come ustioni cutanee.

Per avere un grado di umidità costante si può arredare l’installazione con una piscina con filtro, inserire una cascata artificiale o un sistema di nebulizzazione “effetto pioggia” o ancora lasciare a disposizione almeno due bacinelle d’acqua, dove l’iguana potrà immergersi completamente. L’umidità media deve essere pari tra 85-95 %. Temperatura e umidità devono essere monitorati da un termometro e un igrometro, sia di notte che di giorno.

Per assicurare il ricambio d’aria sarà necessario avere un sistema di ventilazione costante nell’installazione.
Come substrato per avere un ambiente arricchito e favorire l’usura delle unghie si possono creare zone con pietre e corteccia di legno nella parte più calda, zone con terriccio naturale (non concimato) e foglie nella zona fresca.

Igiene

È necessario mantenere un’accurata igiene nel terrario, soprattutto se ci sono piante vere o elementi di arredo naturali. Le feci e il cibo residuo vanno rimossi quotidianamente, e una volta a settimana si deve cambiare completamente il materiale del fondo del terrario. Come disinfettanti per le superficie santificabili, per ciotole o per le bacinelle d’ acqua, si può usare l’amuchina liquida diluita 1:10, da risciacquare con cura.

La dieta dell’iguana verde

L’alimentazione dell’iguana verde in natura si basa prevalentemente di vegetali e frutta, infatti le iguane sono sauri prettamente erbivori, per questo nella dieta sono vietati proteine di origine animale, grassi o carboidrati. Quando si alimentano questi animali è consigliato offrire il cibo in ciotole ampie, poco profonde con bordi bassi, preferibilmente in acciaio sanificabile, la mattina nel luogo dove sono collocati i raggi UVB del recinto: questo sarà essenziale per il metabolismo del calcio.

Il calcio è un elemento fondamentale per il benessere fisiologico dei sauri, sin dalla giovane età, infatti carenze di calcio nella dieta, o assenza di esposizioni ai raggi UVB possono predisporre l’animale a numerose patologie metaboliche come: MOM (malattia ossea metabolica), fratture degli arti, immunodepressione, patologie riproduttive nelle femmine.

Bilanciata e completa

La dieta ideale deve essere bilanciata e deve contenere un rapporto calcio-fosforo favorevole. Pertanto, è necessario effettuare un integrazione di calcio, sotto la prescrizione del Medico Veterinaria, che valuterà la frequenza e la modalità di somministrazione in base stato di salute dell’ animale.

In cattività bisogna preparare una dieta ricca di vegetali a foglia (90 %). La frutta (10 %) invece va somministrata in piccole dosi non più di 3 volte a settimana, poiché in quantità eccessive può causare disbiosi intestinale.

Possiamo offrire verdure fresche come scarola, radicchio, indivia, crescione, insalata romana, ravanello, songino, valeriana, insalata croccante e bietole. Per aumentare la quota di fibra possiamo somministrare erbe selvatiche come dente di leone, tarassaco ed erba medica, alimenti inoltre ricchi di calcio.

Tra la frutta si preferisce quella esotica come fico d’india, mango, papaya, platano, e anche anguria, melone, frutto della passione, arancia e mandarino. Le iguane hanno un atteggiamento “folivoro”, ovvero adorano mangiare foglie e fiori. In cattività si possono offrire fiori provenienti da piante non concimate quali: ibisco, nasturzio, petali di rosa, viola, gerani.
Mentre per le foglie possiamo somministrare quelle di vite e gelso.

La Dottoressa Di Bari mentre visita un giovane esemplare di iguana.

Visite mediche per l’iguana verde

Ogni rettile tenuto in casa come “pet esotico” deve effettuare delle visite regolari dal Veterinario Esperto in Rettili, soprattutto in caso di animali come le iguane, difficili da gestire.

Le patologie che frequentemente si riscontrano in questa specie sono dovute da mal gestione. Pertanto, la corretta informazione sulle esigenze ambientali e quelle alimentari, sono la base per garantire il benessere in questi animali.

Le iguane devono effettuare la prima visita clinica specialistica entro 7 giorni dall’arrivo a casa. Ciò è essenziale per valutare lo stato generale del paziente ed effettuare l’esame coprologico. Successivamente bisognerà portarle a visita almeno due volte all’anno, per valutare lo stato di accrescimento del paziente.

Non sono animali adatti ai bambini.

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