Anche il cane ed il gatto possono soffrire di stress e disagio. Per aiutarli dobbiamo fare attenzione ai segnali d’allarme e individuare le fonti di preoccupazione.
A cura di Tiziana DaRe Educatore e ri-educatore cinofilo professionista. www.obbiettivocane.com
Diplomata in educazione e rieducazione del cane (hnc in dog training and behaviour).
Specialista nel comportamento del gatto (cat behavior specialist).
Segnali di stress e disagio
Lo stress negli animali d’affezione è una cosa reale che provoca danni notevoli al loro benessere generale. Molte cliniche veterinarie sono testimonianza degli effetti negativi dello stress sui loro pazienti.
Qualsiasi forma di ansia o paura può portare un animale ad essere stressato. Ciò può manifestarsi con cambiamenti fisiologici, come ad esempio perdita di appetito e aumento della frequenza cardiaca.
Lo stress può manifestarsi anche sotto forma di problemi comportamentali: tutti quei comportamenti che possono essere definiti normali ma che avvengono in situazioni insolite o messi in atto con troppa foga e frequenza. Per esempio, può essere normale per un cane o un gatto leccarsi il mantello, ma se lo fanno in maniera ossessiva, tanto da creare lesioni cutanee, ecco che un comportamento normale diventa un disturbo del comportamento.
Anche abbaiare è normale per un cane e miagolare per un gatto, fa parte della comunicazione verbale di entrambi, ma se in eccesso o effettuati, per esempio, in un contesto tranquillo e rivolti ad un muro può trattarsi di un problema cognitivo a livello di comportamento.
È opportuno quindi distinguere fra un comportamento che rientra nella norma e uno che invece è espresso fuori contesto.
Fonti di stress e disagio
- Anche se i nostri amici a quattro zampe non hanno un affitto da pagare o un capo prepotente a cui dover rispondere, hanno comunque le loro fonti di stress.
- Ecco qualche esempio:
- Rumori forti (fuochi d’artificio, temporali, suoni improvvisi, etc.).
- Perdita di memoria a causa dell’invecchiamento.
- Separazione dal loro branco, sia animale che umano.
- Cambiamenti nell’ambiente domestico (nuovo nato, nuovo animale, trasloco, costruzioni o ristrutturazioni di locali, etc).
- Modifiche alla routine quotidiana.
- Livello di stress del proprietario.
- Introduzione di persone e o animali nuovi.
Lo stress nei pet può sicuramente influire negativamente sulla loro qualità di vita, rendendoli nel complesso molto infelici. Non tutti i pet chiaramente soffrono di stress, o meglio, ci sono soggetti che ben lo tollerano o facilmente lo superano, altri invece che, avendo un carattere più fragile, difficilmente riescono ad adattarsi se non aiutati.
Di-stress e eu-stress
Lo stress va diviso in due grandi categorie, ovvero il di-stress e l’eu-stress. Vediamolo entrambe:
Eu-stress: la parola è formata da due parti: eu che dal greco significa bene e stress, quindi stress buono. Questo tipo di stress positivo è considerata una forma di energia utilizzata per raggiungere un obbiettivo preposto. Quindi spinge un soggetto a migliorarsi per adattarsi.
Di-stress: anche questo termine è formato da due parti il di deriva dal greco e indica cattivo e stress, quindi stress cattivo. Il di-stress è la forma negativa e distruttiva di questo stato d’animo (la paura, il panico, etc).
Anche se in apparenza può sembrare strano che gli animali abbiano molto di cui preoccuparsi, di fatto la verità è che nemmeno loro sono esenti dalla “vita”. Pertanto saper riconoscere come e cosa causa stress nel proprio pet è fondamentale per poterli aiutare.
Come si manifesta
Ma in che modo lo stress può manifestarsi nei nostri pet? Ecco alcuni dei cambiamenti che lo stress può indurre in un animale:
1- Cambiamenti fisiologici e adattivi: lo stress provoca dei cambiamenti adattivi nell’organismo che includono una diversa distribuzione dell’energia nelle fasce muscolari, un aumento della pressione sanguinea e della frequenza cardiaca, e una soppressione dell’attività digestiva.
Per un periodo prolungato possono anche essere soppresse funzioni come il sistema immunitario, la crescita e la guarigione.
2- Cambiamenti comportamentali: un animale stressato può essere più reattivo e nervoso o diventare depresso e catatonico.
3- Problemi digestivi: gli effetti fisiologici dello stress sul sistema gastrointestinale possono portare a diarrea, flatulenza o vomito.
4- Problemi nelle deiezioni: lo stress può causare dei cambiamenti comportamentali che possono indurre l’animale ad urinare o defecare più spesso o in posti inappropriati. Questo solitamente viene interpretato erroneamente dai proprietari come forma di dispetto, quando invece si tratta di un vero e proprio problema fisiologico e comportamentale.
5- Comportamenti ossessivi: masticazione ritmica di oggetti e non, toelettatura ossessiva, rotazione ripetitiva (per esempio il cane che si morde la coda), possono essere sintomi di stress.
6- Aggressività: alcuni animali quando stressati possono avere reazioni aggressive (ringhiare, mostrare i denti, mordere, etc).
Solo una volta riconosciuto che il proprio animale domestico sta affrontando un periodo di stress si può iniziare ad aiutarlo. Va ricordato che un animale stressato non dovrebbe mai essere punito, poiché andremmo solo a peggiorare la situazione.
Direttamente alla fonte
Ove possibile è bene capire e, possibilmente, rimuovere la fonte che provoca stress al nostro pet.
Ovviamente non sempre questo è possibile poiché non abbiamo il controllo su tutto. Per esempio, non possiamo influenzare il meteo così come non possiamo mandare indietro un nuovo nato! Quello che possiamo fare è:
1- controllare il nostro stato d’animo e liberare la mente da pensieri e situazioni negative (che molto influenzano i nostri amici a quattro zampe);
2- ridurre al minimo i fattori di stress una volta identificati, poiché gli effetti possono essere additivi;
3- introdurre programmi guidati di desensibilizzazione e di contro-condizionamento per aiutare il pet;
4- assicurare ogni giorno forme strutturate di esercizio fisico e mentale;
5- introdurre giochi che riescano a stimolare sia fisicamente che mentalmente il pet;
6- introdurre degli appropriati masticativi per cani o gatti (masticare è una delle forme di sollievo anche per noi umani, pensiamo ad esempio al chewing gum);
7- utilizzo di ferormoni o altri prodotti idonei che aiutino a ridurre lo stress;
8- fornire una routine e un ambiente prevedibile e stabile;
9- riconoscere forme di ansia da separazione, in modo tale da intervenire per tempo;
10- rivolgersi al proprio Veterinario di fiducia se si è in dubbio sullo stato di stress del proprio animale.
Come proprietari di animali domestici siamo i migliori alleati quando si tratta di sconfiggere lo stress.
È pertanto molto importante saperlo riconoscere e imparare ad aiutarli a rilassarsi. Per fare ciò possiamo ricorrere a:
1- alimentazione ed esercizio fisico: controllare che abbiano una adeguata e sana alimentazione (con il proprio Veterinario) e far svolgere loro una giusta attività motoria è fondamentale per la salute fisica e mentale dei nostri pet. Giochi di riporto, di ricerca, passeggiate, incontri con altri amici a “quattro zampe” in sintonia, sono un ottimo aiuto .
2- educazione e addestramento coerente: una buona educazione, crea una piattaforma di comunicazione solida con il proprio animale ed aspettative coerenti che eliminano le incertezze che creano ansia e stress durante gli allenamenti.
3- evitare di portare il proprio pet in posti che lo stressano. Per alcuni animali ci sono situazioni che sono troppo difficili da gestire. Per esempio se un cane mal tollera i rumori assordanti è logico evitare di portarlo in ambienti chiassosi come sagre, feste, etc. Se invece la situazione è inevitabile dovremo cercare di fare del nostro meglio per ridurre al minimo il disagio dell’animale. Introdurre masticativi, un gioco preferito, un nostro indumento possono essere validi aiuti per alleviare i livelli di stress del pet.
4- abituare gradualmente l’animale al fattore stressante. Mediante tecniche di desensibilizzazione e contro condizionamento, si possono abituare i pet ad accettare gli stimoli stressanti o così detti stressors. Un educatore esperto nel comportamento animale o un Veterinario Comportamentista può aiutare il proprietario con un programma personalizzato per il tipo di problema e per il soggetto da aiutare.
Soluzioni contro stress e disagio nel cane e nel gatto
In commercio esistono diversi prodotti che possono aiutare ad allievare lo stress del vostro migliore amico.
Tra le soluzioni più naturali troviamo preparati a base di sostanze proveniente dalle proteine del latte oppure a base di erbe con proprietà calmanti e ansiolitiche, che aiutano i pet a rilassarsi migliorando inoltre il loro sonno.
Molto in voga negli ultimi anni è anche l’uso dei feromoni (o ferormoni); sono sostanze chimiche prodotte da alcuni organismi che vengono liberate nell’ambiente esterno per indurre una determinata attività comportamentale, solitamente per rilassare. Sono come dei veri e propri messaggeri chimici.
Sempre all’interno del mondo naturale, sia omeopatia che floriterapia costituiscono validi approcci per aiutare a risollevare un animale stressato. Nell’omeopatia il concetto è che “il simile cura il simile”, ovvero una sostanza responsabile nella comparsa di determinati disturbi può essere utilizzata per curare o allievare tali sintomi. La floriterapia è una delle medicine non convenzionali che usa preparati a partire da fiori silvestri.
Nei casi più gravi di stress (o ansia e disagio ) è possibile introdurre dei veri e propri farmaci (prescritti dal Veterinario) solitamente della famiglia di antidepressivi e ansiolitici, per aiutare l’animale ad essere più sereno e riuscire ad affrontare al meglio i fattori stressanti. Alla terapia farmacologica solitamente viene affiancata una terapia di esercizio, utilizzando le tecniche di desensibilizzazione e contro condizionamenti elencate precedentemente.
Ricordiamoci che è sempre utile confrontarsi con il proprio professionista di fiducia che segue e conosce bene il nostro pet.
Consigli per la pulizia del cane e del gatto evitandogli lo stress