La Toxoplasmosi nel cane e nel gatto è una malattia causata da un parassita (o meglio un protozoo) chiamato Toxoplasma Gondii.
a cura della Dott.ssa Federica Micanti -Medico Veterinario-
Toxoplasmosi nel gatto un nemico senza volto
Questa patologia, che appartiene al gruppo di malattie trasmissibili all’uomo, nel gatto ha sintomi molto generici, tanto da passare spesso quasi inosservata…
Nel gatto l’infezione può trasmettersi dalla madre ai piccoli (transplacentare) oppure tramite l’alimentazione, nel caso in cui il nostro micio si cibi di animaletti infetti come roditori o uccelli.
Mici depressi
Se il nostro amico viene colpito da Toxoplasmosi, presenterà per lo più sintomi generici come depressione, anoressia, febbre, aumento di volume dei linfonodi, ittero, problemi respiratori, convulsioni e altri sintomi neurologici, diarrea, malattie dell’occhio e pancreatite.
Nei gattini che si infettano con il latte materno oppure attraverso la placenta si manifestano i segni più gravi della malattia. In questo caso si può avere con estrema facilità il decesso per patologie epatiche o polmonari.
Una condanna a vita
Per scoprire se siamo di fronte a un caso di Toxoplasmosi, dato che spesso i sintomi sono piuttosto generici e comuni a molte altre patologie, il veterinario deve effettuare la diagnosi attraverso un prelievo di sangue e una valutazione degli anticorpi del siero.
In caso di malattia, esiste una terapia per la Toxoplasmosi che consiste nell’utilizzo principalmente di un antibiotico il cui principio attivo è la clindamicina. Tuttavia nessun farmaco anti-Toxoplasma è in grado di rimuovere completamente il parassita dall’organismo del gatto.
Nessun farmaco anti-Toxoplasma è in grado di rimuovere completamente il parassita dall’organismo del gatto. Per questo motivo sono comuni delle recidive della malattia, che possono verificarsi in un momento della vita del gatto in cui è più immunodepresso e/o debilitato, come un cambio di stagione o di ambiente oppure malattie concomitanti come la Leucemia Felina (FeLV) oppure l’immunodeficienza felina (FIV).
La toxoplasmosi nel cane
Il cane si ammala principalmente ingerendo visceri di animali infetti. Questo si verifica più che altro negli ambienti rurali dove ancora sussiste l’abitudine di alimentare i cani con carni o visceri crudi degli animali che vengono macellati.
A differenza di ciò che accade nel gatto (vedi box) il cane non rappresenta un rischio per la trasmissione della Toxoplasmosi a noi uomini. Quindi i proprietari di questo splendido amico a quattro zampe possono stare tranquilli.
La Toxoplasmosi nell’uomo
La Toxoplasmosi è una cosiddetta “zoonosi” ossia una malattia che può essere trasmessa dagli animali (in questo caso dal gatto) all’uomo. In realtà il contagio avviene più frequentemente attraverso l’ingestione di verdure o di alimenti contaminati piuttosto che dai nostri amici felini. Per scongiurare il rischio di ammalarsi nel primo caso basta la semplice accortezza di cuocere bene verdure ed alimenti. Nel caso del nostro micio, se sappiamo con certezza che è infetto (e non tutti i gatti lo sono) basta avere l’accortezza di rimuovere le feci appena deposte che non risultano essere pericolose.
Per quanto riguarda i segni clinici della malattia nell’uomo si può avere una forma respiratoria, con lieve rialzo febbrile, astenia, spesso confusa con una semplice influenza. Comunque la maggior parte delle volte la patologia decorre in forma assolutamente asintomatica. Al contrario negli individui immunodepressi o debilitati può manifestarsi in maniera più grave. Anche le donne in gravidanza corrono qualche rischio in più, perché la malattia può causare gravi lesioni al feto. Per questo prima decidere di avere un figlio tutte le donne dovrebbero sottoporsi al toxo-test.
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