Controllate spesso lo stato di salute del vostro cane e del vostro gatto, portandolo dal veterinario secondo prassi e facendo i vaccini
A cura del Dott. Sergio Canello Fondatore e Responsabile Dipartimento Ricerca e Sviluppo SANYpet – FORZA10 Medico veterinario ed esperto internazionale in patologie di origine alimentare
Malattie infettive del Cane e del Gatto
Le zoonosi
Si chiamano zoonosi le malattie infettive che possono essere trasmesse dagli animali all’uomo e viceversa. Le zoonosi hanno diversi indici di gravità e possono essere trasmesse in modo diretto, quindi attraverso il contatto con la pelle, i peli, le uova, il sangue, la saliva, le feci, l’urina o altre secrezioni, o in modo indiretto, quindi a causa di un organismo vettore o dell’ingestione di alimenti infetti. Le zoonosi si trasmettono da animale ad animale e da animale a uomo, ma non da uomo a uomo.
Non è il caso però di scatenare allarmi, soprattutto quando si tratta di animali domestici e se si seguono delle precise norme di igiene. Controllate spesso e volentieri lo stato di salute del vostro cane e del vostro gatto, portandolo dal veterinario secondo prassi e facendo i vaccini.
Abbiate cura della sua alimentazione, con scelte informate e responsabili per lui che non può scegliere e fate attenzione all’igiene legato alle sue deiezioni. Il pericolo è maggiore – ovviamente – sussiste nel caso di animali randagi o selvatici, con cui è necessario avere la massima attenzione.
La rabbia
La rabbia è senz’altro una delle malattie del cane trasmissibili all’uomo più famose e più temute. Si tratta di una malattia virale che causa un’infiammazione acuta del cervello negli animali a sangue caldo. Dalla febbre e il prurito, si passa a sintomi più gravi, come l’incapacità di controllare movimenti ed emozioni, la confusione e l’incoscienza.
Quasi sempre la rabbia porta al decesso, in un tempo variabile che dipende dalla distanza che il virus percorre per raggiungere il sistema nervoso centrale. Questa patologia viene trasmessa all’uomo soprattutto con il morso di animali selvatici, ma anche a causa di graffi o del solo contatto con la saliva.
Il rischio al giorno d’oggi è legato soprattutto a chi frequenta zone boschive, frequentate da animali allo stato brado che potrebbero essere infetti. È fondamentale quindi la prevenzione: la vaccinazione dei cani da caccia, il controllo delle volpi e la segnalazione costante di animali morti in queste zone per le analisi del caso.

È fondamentale la gestione sanitaria del cane, oltre che le fondamentali norme di igiene: lavarsi le mani.
La malattia di Lyme e la malattia da graffio di gatto
La malattia di Lyme, detta anche Borreliosi, è provocata dalle zecche del genere Ixodes e, a seguito del graffio, provoca un arrossamento che si espande dalla zona punta. I sintomi sono febbre, mal di testa e spossatezza.
La malattia da graffio di gatto, invece, ha la stessa dinamica di contagio ma è causata dal parassita ematico Bartonella henselae, con conseguente rigonfiamento dei linfonodi, prurito, dolori e febbre. I sintomi possono manifestarsi da una settimana fino a un mese dopo il contagio, ma si guarisce in poche settimane. A essere colpiti sono in particolar modo i bambini.
La rogna o scabbia
La rogna, o scabbia canina, è una malattia contagiosa causata dall’acaro Sarcoptes canis, che penetra sottopelle generando forti irritazioni e la perdita del pelo. Il contagio con l’uomo avviene per contatto diretto, ma questo acaro invisibile non sopravvive per più di due settimane sulla nostra pelle, rendendo non sempre necessaria una terapia.
La tigna o dermatofitosi
Si tratta di micosi cutanee causate da funghi, i quali colpiscono cani, gatti e topi. Anche qui il contagio è per contatto diretto, con particolare attenzione per i gatti, che sono spesso portatori sani e quindi non causano le chiazze glabre che è possibile osservare nel cane.
Toxoplasmosi
Donna incinta e gatto? La prima e principale preoccupazione ha un solo nome, ed è toxoplasmosi, una malattia causata dal parassita Toxoplasma gondii, che può generarsi dal contatto con le feci di un gatto infetto. Se una donna viene infettata durante la gravidanza, questa malattia può infatti influenzare il nascituro. È naturale e umano dunque preoccuparsene.
Ma qual è realmente l’entità del pericolo?
Affinché una donna incinta venga infettata dalla toxoplasmosi devono sussistere e coincidere diversi fattori. Innanzitutto il gatto deve contrarre la malattia, secondo, dopo averla contratta, ha solo pochi giorni per poterla trasmettere, terzo, è necessario che in quei giorni le feci permangano nella cassetta per almeno 48 ore, quarto, anche in quel caso, chi si occupa della cassetta, deve portare alla bocca dei frammenti di feci, quinto, deve essere sensibile, perché ammalarsi dipende dalla sensibilità individuale, sesto, deve essere incinta o prossima ad esserlo.
Il pericolo è dunque bassissimo e c’è più probabilità di contrarre questa malattia ad esempio facendo giardinaggio, oppure a causa di verdure mal lavate o carne cruda.
Idatidosi
Questa malattia è provocata da cisti che contengono le larve della tenia, l’Echinococcus granulosus. La trasmissione avviene quando l’uomo ingerisce le uova di tenia, eliminate dal cane con le feci. Le uova possono essere però presenti anche sul pelo, per via del leccamento del cane, o finire sul terreno. Le cisti si possono formare ovunque nell’organismo, ma soprattutto in polmoni e fegato, e la cura è chirurgica.
Il cane viene infettato con carni e visceri non cotti, oltre che infettati, in particolar modo di ovino. È fondamentale quindi la gestione sanitaria del cane, ma anche alimentare, oltre che le consuete ma fondamentali norme di igiene: lavarsi le mani.
Toxocariosi o ascaridiasi
Come nel caso della idatidosi, questa patologia causa problemi a fegato e polmoni e viene contratta ingerendo le uova del parassita contenute nelle feci di cane e gatto. A essere colpiti sono soprattutto i bambini.
Si raccomanda quindi la sverminazione dei cuccioli a 2- 3 settimane di età, di proibire al cane soprattutto di defecare nelle aree gioco, oltre alle consuete norme igieniche.
Salmonellosi
Si tratta di un problema di salute legato solitamente all’alimentazione, ma si può contrarre la salmonellosi anche a contatto con il cane, soprattutto se ha mangiato carne cruda. Questo avviene ad esempio baciando il cane o portandosi le mani alla bocca. I sintomi sono gastroenterici, ma anche febbre e arrossamenti.
Giardiasi
Si tratta di un’infezione intestinale causata dal parassita Giardia Intestinalis o lamblia e si può contrarre entrando in contatto con la saliva del cane infetto. Può essere asintomatica, anche se può provocare episodi di diarrea.
Dermatite verminosa
Questa malattia è causata dalle larve di Anchilostoma presenti nell’intestino di cane a gatto. Infettando terreni e sabbia, colpisce più frequentemente i bambini che giocano a terra. Questo parassita penetra nella pelle e provoca un intenso prurito oltre a determinare una guarigione lenta.
Leptospirosi
Febbre alta, tremori, mal di testa e dolori addominali, sono questi i sintomi della leptospirosi, una malattia infettiva che l’uomo può contrarre attraverso il contatto diretto con l’urina infetta del cane. Gli agenti scatenanti sono i batteri spirochete del genere Leptospira. Attenzione anche a non bagnarsi attraversando fossi con acqua stagnante o facendo il bagno in laghetti con ninfee e alghe, ove i topi possono essere fonte di contagio attraverso le loro deiezioni.