La detrazione spetta: al soggetto che ha sostenuto la spesa, anche se non proprietario dell’animale; per le spese sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva.
A cura di ANGELICA D’AGLIANO
Ogni amante degli animali ha a cuore la salute e il benessere dei suoi amici pet, salute che passa anche da una serie di visite, ordinarie e straordinarie, presso il medico veterinario di fiducia.
Può quindi essere utile sapere che anche le spese veterinarie possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi 2018 (anno d’imposta 2017), sia per quanto riguarda il modello 730 precompilato sia quello Unico.
Detrazione Fiscale tetto massimo e franchigia
In particolare, la detrazione può arrivare al 19% delle spese, con un tetto massimo di spesa deducibile che ammonta a 387,34 euro e una franchigia di 129,11 euro.
Volendo fare un esempio pratico, ciò vuol dire che se le spese veterinarie sono minori del tetto massimo, la detrazione va calcolata considerando il 19% della differenza tra l’importo speso e la franchigia di 129,11 euro. Se invece le spese superano il tetto massimo, l’importo detraibile corrisponde al 19% della differenza tra 387,34 e 129,11 euro di franchigia.
Chi può richiedere la detrazione?
Può richiedere la detrazione chi ha sostenuto la spesa, anche se non è proprietario dell’animale, ed è valida per gli animali detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva. Questo vuol dire che la possibilità di detrazione non riguarda gli animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare.
Per le spese veterinarie spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 19% delle spese medesime calcolata nel limite massimo di 387,34 euro con un abbattimento di 129,11 euro.
Quali spese possono essere detratte?
Ma quali sono le spese che è possibile portare in detrazione? La legge stabilisce dei limiti precisi. Danno luogo alla detrazione del 19% le prestazioni professionali del medico veterinario e l’acquisto di medicinali veterinari prescritti dal veterinario.
Anche le spese per le analisi di laboratorio e per interventi presso le cliniche veterinarie possono essere soggette a detrazione. Importante sottolineare che non sono ammesse a detrazione le spese sostenute per i alimenti speciali per animali da compagnia, anche se prescritti dal veterinario.
Questi ultimi, infatti, sono considerati come prodotti appartenenti all’area alimentare, analogamente a quanto succede per gli integratori alimentari umani.
Documenti
I documenti da controllare e conservare sono quindi le fatture relative alle prestazioni professionali del medico veterinario, gli scontrini parlanti per l’acquisto dei medicinali e l’autocertificazione che attesta che l’animale è legalmente detenuto a scopo di compagnia o per la pratica sportiva.