PetFood una scelta consapevole

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Una scelta consapevole nel petfood

Il 1860 con una scelta consapevole è da molti considerato l’anno di nascita del petfood. È infatti in questo anno che entrano in produzione i primi biscotti per cani denominati “Spratt’s Meat Fibrine Dog Cakes”.

Rubrica a cura di A.N.M.V.I. Articolo del Dott. Alessio Arbuatti Medico Veterinario

160 anni di continuo perfezionamento

Grazie alla continua ricerca scientifica nel campo della nutrizione e alimentazione animale, allo sviluppo di tecnologie produttive e di sicurezza alimentare sempre più moderne, all’aumento sia del range di materie prime sia della sicurezza dei prodotti, oggi la gamma di alimenti completi e complementari è estremamente ampia, tale da garantire un’offerta che può soddisfare ogni singola esigenza nutrizionale.

Se da un lato l’offerta è estremamente ampia, dall’altro il proprietario necessita sia di corretti consigli finalizzati all’acquisto consapevole del prodotto più idoneo per il proprio pet, sia di conoscere quegli aspetti che gli consentono di comprendere al meglio la filiera produttiva del petfood.

In questo contesto, la figura del Medico Veterinario è il riferimento che saprà consigliare la dieta più idonea non solo in relazione alla specie ma anche alle esigenze dei singoli esemplari.

Una famiglia con il proprio cane

Analisi del settore petfood per una scelta consapevole

Un quadro estremamente dettagliato del settore del pet food in Italia, emerge dall’analisi dell’annuale rapporto Assalco-Zoomark sviluppato con il contributo di ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani).

Dall’analisi del rapporto 2022, si apprezza come la sola alimentazione per cane e gatto corrisponda a un valore di 2.419 milioni di euro. Dal 2020 il mercato del petfood per cani e gatti ha evidenziato un incremento del fatturato complessivo del +7,1% e dei volumi del +5%.

Il mercato pet food mostra una crescita continua e costante negli ultimi 15 anni. Nel periodo 2007-2021 ha più che raddoppiato il fatturato passando da 1.163 milioni di euro a 2.533 milioni di euro.
I motivi di questa crescita possono essere ricondotti a diversi fattori, basti pensare ai mutamenti sociologici e culturali a livello nazionale, anche negli ultimi anni, ma non solo. I pet sono considerati a tutti gli effetti membri della famiglia ed è dunque aumentata l’attenzione verso i prodotti destinati agli stessi.

È altresì importante ricordare che gli animali da compagnia non devono essere considerati come esseri umani in miniatura. Possiedono, infatti, proprie caratteristiche anatomiche, fisiologiche e specifici etogrammi il cui rispetto è cruciale ai fini di garantirne il benessere.

gatto dentro la sua cuccia

Una scelta consapevole nel PetFood è l’alimentazione personalizzata

Per questi motivi anche la selezione e la somministrazione dell’alimento devono essere personalizzate per soddisfare, così come in campo umano, le esigenze dei singoli soggetti. Basti pensare alle linee studiate appositamente per gli esemplari di differenti fasce d’età, con conformazioni morfologiche specifiche e con stili di vita differenti. A questi si affiancano le linee specifiche studiate per gli esemplari allergici, intolleranti, sovrappeso, con patologie renali o epatiche.

In commercio sono presenti ulteriori specifiche che caratterizzano i singoli prodotti come multiproteici, monoproteici, con singola fonte proteica animale, gluten free, grain free, olistici, biologici, premium e super premium. La selezione dell’alimento, però, è solo una tessera all’interno di una corretta dieta.

Il Medico Veterinario saprà consigliare anche gli opportuni aspetti manageriali tra i quali la razione giornaliera, la modalità di somministrazione e la suddivisione di questa nell’arco della giornata, facendo attenzione anche alle peculiarità che possono presentarsi in maniera differente all’interno delle singole realtà domestiche. In casa possono ad esempio essere presenti più esemplari, anche di specie diverse, senza dimenticare il singolo comportamento alimentare che caratterizza ogni esemplare.

Materie prime, produzione e formati

Il range di materie prime utilizzate per la produzione di petfood e la seguente offerta commerciale è ampia e di assoluto interesse. A quelle d’origine animale (da maggior tempo in uso quali le carni bovine, avicole, suine, agnello e salmone), si affianca oggi un’ampia varietà in continua espansione grazie alla costante ricerca scientifica.

Cavallo, merluzzo, bisonte, cervo wapiti, alce, aringa, platessa, farina d’insetti (grilli, camole, larve di mosca soldato), struzzo e quaglie sono alcune delle nuove fonti proteiche d’origine animale.

Alimenti funzionali

Una ricerca scientifica che si dimostra sempre più attiva anche sul tema degli alimenti funzionali; questi sono per lo più formulati con ingredienti di origine vegetale, anche se alcuni comprendono anche prodotti d’origine animale.

una scelta consapevole per il petfood alcune ciotole nella fota con diversi tipi di petfood
Una scelta consapevole per il petfood dei nostri amici che sia umido o secco

Si caratterizzano per l’elevata quantità di specifici principi attivi e nutrienti essenziali e mostrano effetti benefici per la salute. La lista è assolutamente ampia e include ingredienti tra i quali l’alga spirulina, piccoli frutti, semi come quelli di Salvia hispanica, bacche di Goji, Echinacea purpurea, Aloe vera, rosa canina e Punica granatum (melograno).

Umido o secco?

Alimenti umidi e secchi hanno caratteristiche ben precise. Nei primi, più morbidi, si ha una quantità di acqua interna superiore al 60%. In quelli secchi la percentuale di umidità è inferiore al 14%. La varietà dei formati degli alimenti umidi è estremamente ampia e include bocconcini, bocconi, paté, straccetti, mousse, mentre i secchi le crocchette offrono differenti dimensioni e forme.

Le caratteristiche organolettiche, nonché quelle intrinseche al formato stesso, consentiranno al Medico Veterinario di consigliare il formato più adeguato al singolo cane o gatto.

Il packaging una scelta consapevole nel PetFood

Le confezioni disponibili sul mercato garantiscono praticità di trasporto e d’utilizzo: sacchi di differenti dimensioni, lattine, bustine monouso e vaschette soddisfano le richieste dei consumatori. Le aziende dimostrano una sempre maggiore sensibilità anche nel campo della scelta degli imballaggi.

Sono sempre più comuni gli imballi ecocompatibili, così come quelli prodotti con materiale riciclato e riciclabile. La massima attenzione deve essere rivolta anche alla corretta conservazione del prodotto una volta aperto. Il Medico Veterinario saprà consigliare la modalità di conservazione migliore per ogni singolo alimento, al fine di prevenire i fenomeni alterativi a carico dello stesso.

L’etichettatura: informazioni chiare e comprensibili per l’acquirente

Così come il consumatore è sempre più attento nella selezione dell’alimento da portare in tavola, l’attenzione è giustamente ormai rivolta anche verso il petfood. L’etichettatura segue la normativa comunitaria e contiene informazioni chiare, precise e corrette in riferimento agli ingredienti utilizzati nella fase di produzione dell’alimento, nonché le caratteristiche nutrizionali e l’impiego del prodotto.

Una ragazza che legge l'etichetta del prodotto
Importante per una scelta consapevole del petfood è leggere attentamente l’etichetta

Al fine di consentire una più facile interpretazione delle informazioni riportate in etichetta, la Fediaf (Federazione Europea dell’Industria degli Alimenti per Animali da Compagnia) ha prodotto un documento che è stato approvato dalla Commissione Europea e riconosciuto come strumento per l’Industria e le Autorità di controllo. Il file è scaricabile gratuitamente dal sito della Fediaf e, essendo destinato ai cittadini, si dimostra di facile consultazione.

Informazioni sul prodotto

Le informazioni riportate riguardano un’ampia serie di dati che includono nome, descrizione del prodotto, componenti analitici, additivi, periodo minimo di conservazione, numero del lotto, nome del produttore o distributore, contatti, istruzione d’uso dell’alimento e peso e/o quantità. La semplice lettura consente ai proprietari una facile comprensione delle caratteristiche dell’alimento, a partire dalla differenza che intercorre tra quelli completi e quelli complementari.

I primi soddisfano in toto le esigenze nutrizionali apportando tutti i nutrienti necessari.
I secondi sono alimenti che necessitano dell’associazione con altri. I complementari includono ad esempio anche gli snack, il cui mercato è in continua crescita.

Vi sono poi le specifiche riguardanti la percentuale di singole materie prime utilizzate. Ecco dunque in ordine crescente di percentuali che è possibile ritrovare forme come “gusto di”, “con”, “ricco in” e “menù”. Tra le ulteriore definizioni, che possiamo trovare, vi sono “elevato contenuto di proteine” o “ridotto contenuto di grassi”.

un gatto sulla spalla della proprietaria

In riferimento alla lista degli ingredienti, questi sono classificati o per categoria o per singoli ingredienti. Gli additivi sono raggruppati in categorie e in gruppi funzionali che ne descrivono e caratterizzano il fine dell’utilizzo. Le informazioni analitiche includono la proteina (grezza), il contenuto in grassi, la fibra grezza, le ceneri grezze e l’umidità per i prodotti con un’umidità superiore al 14%.

Alcune letture e manuali d’approfondimento sul petfood consigliati ai proprietari e disponibili online:
Nutritional Guidelines For Complete and Complementary Pet Food for Cats and Dogs.

Autore FEDIAF, October 2021 Scientific Advisory Board Statement Nutrition of senior dogs. FEDIAF 2017 Guide to Good Practice for the Manufacture of Safe Pet Foods. FEDIAF 2018.

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