Il gatto è un animale territoriale e il suo comportamento è fortemente legato all’ambiente in cui vive. Per questo,è necessario trovare delle regole per far convivere più gatti. Infatti sviluppano relazioni tra di loro o con le persone, solo quando sentono che il suo ambiente è sicuro.
A cura della Dott.ssa EWA PRINCI Consulente esperta in comportamento ed etologia del gatto Centro di Cultura Felina – culturafelina.it
Aiuto un nuovo coinquilino
Anche un gatto abituato con altri gatti può reagire negativamente alla comparsa di un nuovo coinquilino. Gran parte di questo comportamento deriva dall’insicurezza, difatti, questo è un elemento di cui tenere conto nelle regole di quando vogliomo far convivere più gatti assieme. I gatti hanno bisogno di prevedibilità e di poter controllare il loro territorio, quindi quando la loro routine o il loro ambiente sono disturbati, possono agire anche aggressivamente per difesa.
I gatti possono reagire male ai cambiamenti nel loro ambiente e alle intrusioni di oggetti persone o animali che non hanno un odore familiare. Piccoli cambiamenti che sembrano innocui per noi, possono essere abbastanza importanti per sconvolgere un gatto. Il gatto ha bisogno che ogni cambiamento venga attuato molto gradualmente, anche quando si introduce un nuovo gatto.
Una questione di sicurezza
I gatti reagiscono rapidamente quando il loro senso di sicurezza è minacciato. Alcuni diventano aggressivi, altri si nascondono e alcuni si ammalano. Il conflitto tra gatti può svilupparsi a causa di minacce al loro status in casa, da altri animali domestici o da gatti esterni.
Se il gatto minacciato tenta di utilizzare la risorsa (cibo, zona riposo, gioco, lettiera) in un secondo momento, la sola presenza dell’ altro gatto potrebbe essere sufficiente a farlo allontanare anche senza altre manifestazioni.
I gatti minacciati spesso trascorrono più tempo lontano dalla famiglia, in aree della casa che altri non usano, o trascorrono del tempo con i proprietari solo quando il gatto aggressivo è altrove.
Tensione sociale
La tensione sociale tra i gatti può manifestarsi in due modi: incontri aggressivi palesi, evitamento passivo
Il conflitto può essere ovvio, se i gatti vocalizzano oppure silente, se i gatti semplicemente evitano le interazioni. Mentre molti gatti formano forti legami di affiliazione con i gatti conviventi, caratterizzati da contatto naso-naso e allogrooming, altri gatti sono invece costretti a vivere insieme senza volerlo e possono quindi mostrare una vasta gamma di comportamenti aggressivi.
Il conflitto sociale infatti può iniziare quando i gatti vengono presentati per la prima volta l’uno all’altro, oppure può svilupparsi tra gatti che in precedenza avevano buoni legami di affiliazione e, a seguito di un incidente specifico o a causa di cambiamenti graduali nella relazione, hanno modificato la loro relazione.
Chi ben comincia…
Un singolo “evento traumatico” infatti può dar vita ad una serie di incontri aggressivi che possono persistere per lungo tempo o diventare più passivi e quindi poco riconoscibili dall’umano. Ecco perché è importantissimo che venga effettuata una corretta introduzione tra i gatti. La causa più comune di conflitto tra gatti in casa è anche la competizione per le risorse.
I gatti possono entrare in conflitto aperto o silente per spazio, cibo, acqua, lettiere, graffiatoi, luoghi sicuri dove il gatto può guardare il suo ambiente o per l’attenzione delle persone. Potrebbe non esserci alcuna minaccia apparente di accesso a queste risorse per lo sviluppo del conflitto, ma il cambiamento per il gatto potrebbe consistere solo nella percezione di quanto controllo ha e vuole sull’ambiente o sui comportamenti dei suoi conviventi.
Consigli
Spazio.
Fornisci abbastanza spazio per ogni gatto che include aree di riposo, gioco e alimentazione, evitando allo stesso tempo incontri stressanti con gli altri gatti. Deve esserci un insieme separato di risorse per ciascun gatto, preferibilmente in luoghi in cui i gatti possono usarli senza essere visti dagli altri gatti.
Questo consente ai gatti di evitarsi a vicenda se lo desiderano senza essere privati di una risorsa essenziale. Ogni gatto dovrebbe avere un facile accesso a cibo, aree di riposo, tiragraffi, giocattoli e lettiere senza dover per forza incontrare un gatto ostile. Tutte queste risorse devono esser multiple e disposte in più punti della casa.
Non forzare i gatti ad interagire.
Ogni volta che i gatti sperimentano un incontro aggressivo, imparano a reagire allo stesso modo anche la prossima volta.
Non punire o spaventare mai i gatti che mostrano aggressività o paura.
Nessun urlo né battito di mani. I gatti possono smettere di combattere e fuggire, ma la tensione generale non sarà ridotta.
Induci i gatti ad allontanarsi da un incontro aggressivo o teso.
Incoraggia entrambi i gatti ad allontanarsi usando un tono di voce dolce e gentile. Puoi convincerli usando cibo, snack per gatti o giochi.
Condizionamento pavloviano o classico.
Puoi cambiare l’associazione emotiva del gatto associando la presenza di ciascun gatto ad una ricompensa.
Salute.
Assicurati che i gatti siano sani e consulta regolarmente il tuo veterinario. Il dolore o il disagio possono infatti contribuire all’irritabilità e alla tensione sociale.
Sarà necessario probabilmente separare i due gatti per un certo periodo di tempo.
Fornire molti oggetti per graffiare per dare a tutti la possibilità di marcare la propria presenza su diversi tiragraffi verticali posizionati in più punti della casa. Arricchire l’ambiente e ampliare il territorio anche in verticale per permettere a più gatti di suddividere più pacificamente l’area con frequentazioni a orari.
Fornire rifugi affinché, se si sentono insicuri o minacciati dal rumore o dall’attività della famiglia o da altri gatti, possano subito trovare riparo in un luogo “segreto” e appartato.
Cercare di far sentire il gatto il più sicuro possibile usando odori familiari.
Ad esempio, prima di inserire un nuovo oggetto di arredamento, strofinarlo con una copertina o panno che il gatto ha già utilizzato o anche con qualcosa di nostro che abbia quindi il nostro odore che per lui è familiare
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