In particolare quando si tratta di cibo, i ricordi nella memoria dei gatti permangono a lungo. Questo tipo di memoria può aiutare i gatti a ricordare dove trovare le prede e se hanno già pattugliato una zona del territorio quel giorno e associano addirittura la disponibilità di cibo a un’ora del giorno o un intervallo di tempo.
A cura della Dott.ssa EWA PRINCI Consulente esperta in comportamento
ed etologia del gatto Centro di Cultura Felina – culturafelina.it
La memoria dei gatti è molto efficiente.
La memoria dei gatti a lungo termine raggruppa i ricordi immagazzinati nel cervello che possono essere recuperati in occasione di certi stimoli che possono evocarli. Sebbene un gatto possa ricordare solo poche persone o luoghi nella sua memoria a lungo termine, può d’altra parte ricordarli per anni.
Può ricordare certi luoghi o persone per gran parte della sua vita. Non è insolito che un gatto mostri una preferenza o un’antipatia per certe persone sulla base di esperienze precedenti.
Ad ogni azione una reazione
Ricordiamoci che l’età più sensibile va dalle 2 alle 7 settimane. Se un gattino ferale non interagisce con gli umani durante questo periodo, potrebbe non fidarsi mai di loro. Questo è il periodo in cui un felino domestico impara in particolare a fidarsi del suo compagno umano.
È certo, quindi, che i gatti creino forti associazioni emotive con gli effetti positivi e negativi che riguardano persone, luoghi e cose e reagiscono a cose/eventi/soggetti nuovi attraverso esperienze passate. Ci sono molti gatti che hanno paura di certi rumori, ad esempio, che possono riguardare un ricordo o un evento negativo che è accaduto in passato.
Un battito di mani, un tono di voce, persino un odore: il minimo segnale può spingere il gatto in modalità difensiva in seguito ad un’associazione negativa.
I gatti traumatizzati o spaventati spesso fuggono o si nascondono e possono diventare aggressivi verso altri animali o persone. Eliminare e modificare questi comportamenti può essere un processo difficile e molto lungo, ma è una strada che si può percorrere.
Segni di trauma emotivo nei gatti
Ecco alcuni dei sintomi che sono frequentemente osservati nei gatti traumatizzati:
- Aggressività insolita
- Paura, tremore
- Diminuzione dell’appetito e perdita di peso
- Interesse ridotto a giocare o interagire con altri animali domestici, persone o entrambi
- Ipervigilanza
- Spavetarsi facilmente (sussultare)
- Urinare o defecare in modo inappropriato
- Attaccamento aumentato
- Miagolare eccessivo
- Comportamento distruttivo
- Comportamento di fuga estremo per evitare un fattore di stress (ad esempio, arrampicarsi su un muro per tentare di fuggire durante un temporale)
- Improvvisi cambiamenti di “umore”
- Nascondersi senza motivo
- Disturbi del sonno
- Evitamento di persone, luoghi o cose associati a un evento traumatico
Possibili risposte
Ogni gatto è diverso, quindi ognuno è spaventato da cose diverse.
Ogni gatto ha anche il suo modo di rispondere alla paura.
Un gatto naturalmente timido può avere paura di molte cose e passare gran parte della sua vita a nascondersi, mentre un gatto naturalmente sicuro di sé avrà meno paura e di solito si riprenderà più rapidamente dagli eventi traumatici.
Ad esempio, un gatto può affrontare un cane sconosciuto sibilando, sputando e gonfiando il pelo per farsi sembrare grande. Oppure può decidere di fuggire.
Alcuni gatti sono così sopraffatti dalla paura che si immobilizzano, troppo terrorizzati per correre. Un gatto molto rilassato, d’altra parte, potrebbe non vedere il cane come una minaccia; può semplicemente annusarlo e andarsene.
Sei proprio certo sia un trauma?
Come gli esseri umani, anche i gatti traumatizzati possono sviluppare disturbi di paura e ansia, tentando di fuggire da situazioni in cui si sentono spaventati, possono diventare aggressivi quando interagiscono o se costretti a uscire da un nascondiglio, possono immobilizzarsi fisicamente o mostrare comportamenti di evitamento come nascondersi o rimanere fermi e agitarsi camminando.
Il trauma può anche manifestarsi come tremore, nascondersi, minzione e/o defecazione, vocalizzazione eccessiva e ansimazione. A volte, però, ciò che sembra un trauma in realtà è solamente l’espressione della personalità di quel gatto. La maggior parte dei proprietari di un gatto adottato ritiene spesso che sia stato maltrattato, ma non tutti lo sono davvero.
Molti gatti con un background perfettamente adeguato sviluppano paure, ansie e fobie basate semplicemente sulla mancanza di socializzazione durante il periodo critico del loro sviluppo comportamentale. Anche la genetica oltretutto può contribuire. Ogni individuo infatti è la somma totale del suo ambiente e delle sue esperienze uniti al suo corredo genetico.
Vivere con un gatto traumatizzato
Se il gatto non ha fiducia nelle persone, in generale, devi procedere lentamente e dargli tempo e spazio. Se diventa ansioso lascialo tranquillo. Il gatto pauroso ha bisogno di spazi sicuri.
Assicurati che abbia molti luoghi alti e angoli coperti per nascondersi e sorvegliare l’area. Usa lodi verbali, snack per gatti e giocattoli per attirarlo fuori dal nascondiglio. Sono preferibili frequenti brevi sessioni.
Fattori scatenanti
Se il gatto ha un particolare fattore scatenante da stress legato al maltrattamento o comunque riconducibile allo stato di paura, è meglio evitarlo.
Dovresti ricondizionarlo tramite rinforzo positivo, ma puoi inavvertitamente causare più danni che benefici quindi è meglio rivolgersi a un professionista. Un gatto molto stressato infatti fa difficoltà ad apprendere.
È necessario prima lavorare sulla sua paura.
La desensibilizzazione e il contro-condizionamento sono un trattamento efficace per i disturbi legati alla paura e all’ansia, ma se questa tecnica viene utilizzata in modo errato, può causare un peggioramento delle paure dell’animale. Questo esercizio dovrebbe essere eseguito solo sotto la supervisione di un esperto in comportamento animale certificato.
Un gatto ha una maggiore probabilità di essere traumatizzato se incontra nuovamente fattori di stress importanti, pertanto, comprendere i fattori scatenanti è utile per aiutare a prevenire gli episodi.
Crea uno spazio sicuro
Tutti i gatti devono beneficiare di uno spazio sicuro. Se gli piace nascondersi nel tuo armadio, non creare lo spazio sicuro nel soggiorno.
Avvicinati delicatamente e lentamente al gatto, accovacciato per farti apparire meno imponente. Se il gatto esita, fermati e permettigli di venire da te. Fallo in una stanza tranquilla e chiusa in modo che non sia stressato da stimoli esterni.
Accarezza delicatamente il gatto e parlagli con un tono di voce gentile. Non prenderlo in braccio, perché ciò potrebbe scatenare ricordi traumatici. Un delicato contatto gli insegnerà a non aver paura di te.
Monitora le reazioni del gatto agli stimoli esterni, concentrandoti su ciò che scatena il comportamento ansioso. Ad esempio, se il gatto è socievole ma non ama essere toccato o tenuto in braccio, potrebbe avere una soglia di tolleranza al contatto bassa oppure aver avuto una brutta esperienza. In questo caso, puoi aiutarlo a riconoscerti come una non-minaccia attraverso un contatto delicato e rispettoso.
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