Per la festa del gatto ricordiamoci di tutti i mici senza famiglia

Il 17 febbraio da 29 anni in Italia si celebra la Festa nazionale del gatto, che si aggiunge alla Giornata internazionale del gatto, indetta nel 2002 dall’International Fund for Animal Welfare (Ifaw), che cade l’8 agosto.

a cura della redazione Petfamily

17 febbraio: FESTA DEL GATTO

Come mai in Italia si è deciso di aggiungere una giornata in omaggio al più
affascinante degli animali domestici?

Tutto parte da un referendum promosso dalla rivista “Tuttogatto” tra i suoi
lettori gattofili, i quali scelsero febbraio perché è il mese dell’Acquario,
considerato il segno zodiacale degli spiriti liberi… e chi c’è di più libero
di un gatto? Secondo certi detti popolari, febbraio era definito “il mese dei
gatti e delle streghe”, mentre il 17 venne scelto per una forma di… scaramanzia al rovescio, per sfatare le tante leggende che nella storia hanno visto protagonista, in negativo, il nostro amico gatto.

Qualcuno ci aggiunge un altro motivo: il numero 17, infatti, ha come corrispondente il numero romano XVII che, in anagramma, diventa ‘VIXI’, cioè “vissi”, parola che si trova spesso incisa sulle pietre funerarie degli antichi Romani, mentre il gatto, come tutti sappiamo… ha a disposizione la bellezza di sette vite. Infine, il 17 sarebbe formato dai due numeri che significherebbero “una vita per sette volte”.

Quale che sia il motivo più o meno scherzoso di questa scelta, per chi ama i felini ogni occasione è buona per omaggiarli come vere e proprie divinità del nostro focolare.

Oltre che buona, però, l’occasione diventa anche utile (e piacevole) se per
festeggiarla si decide di regalare (o farsi regalare… ma va bene anche regalarsi) un libro sui gatti, il cui ricavato va devoluto in aiuto a tanti
mici bisognosi: una guida, un manuale, un saggio, un romanzo, una storia vera raccontata come una favola.


Ed ecco che Paco Editore, casa editrice nata come costola del Fondo Amici di
Paco per sostenerne le iniziative a favore degli animali più bisognosi (in
primis cani e gatti), ci mette a disposizione un’ampia scelta di libri per la
gioia di ogni gattofilo che, oltre a una buona lettura, desideri fare un gesto
di beneficenza.

In testa alla classifica di vendite della casa editrice, sezione gatti (esiste anche un’ampia sezione cani e persino… storni), ci sono i libri scritti dalla fondatrice del Fondo Amici di Paco, Diana Lanciotti, pubblicitaria, giornalista e scrittrice famosa e amatissima in particolare per i suoi libri sugli animali, tra cui la mitica trilogia di Paco (Paco, il Re della strada, Paco. Diario di un cane felice, In viaggio con Paco, a cui si aggiunge l’album fotografico Paco, il simpatico ragazzo).

C’è sempre un gatto-Dodici gatti unici con finale a sorpresa

è una raccolta di racconti che hanno per protagonisti gatti straordinari che, con la loro presenza, incidono in modo indelebile nella vita degli umani. È chiaro che la penna è manovrata, magistralmente, da chi i gatti li conosce e li ama, per regalare al lettore storie diverse (dal giallo, al sentimentale, all’umoristico, al surreale: ce n’è per tutti i gusti), ma tutte con lo stesso
filo conduttore: la presenza di un gatto, protagonista o comprimario, che
compare nella vita degli umani e vi lascia un’impronta, in un finale davvero a sorpresa.

Sempre La Lanciotti è autrice de La gatta che venne dal bosco, storia appassionante, piena di ironia, emozione,mistero e magia, capace di incantare anche i non gattofili.

Narrata con stile brioso e quell’ironia mista a commozione e stupore che connotano tutti i libri di Diana Lanciotti, la storia della “gatta venuta dal bosco” appassiona come un film giallo, diverte come una giornata a Disneyland, commuove come una dichiarazione d’amore, fa riflettere come un saggio filosofico, ma sempre con leggerezza e allegria. Ancora una volta, grazie alla sua penna “magica” capace di fare di ogni storia un piccolo capolavoro, Diana Lanciotti ci offre uno spaccato
della sua vita con gli animali, dove ritroviamo anche i protagonisti dei
suoi libri di maggior successo: Paco, Boris (protagonista del cult Boris, professione angelo custode) e i tre persiani.

Un libro unico, capace di far ridere, sorridere, emozionare, riflettere. Dimostrando, ancora una volta, che “se un gatto decide di fare qualcosa lo farà, che noi lo vogliamo o no”.

Nel recentissimo Ogni gatto è un’isola, Diana Lanciotti ci conduce nel misterioso e affascinante mondo dei piccoli felini, aiutandoci a capirli di più. Partendo dall’assioma che “Si sa quanto i gatti siano abitudinari, metodici, attaccati alle cose che possiedono.

Che non significa, come molti fraintendono, che si attacchino più alla casa che ai propri familiari umani: semplicemente, tra le “cose che possiedono”, ci mettono anche i propri umani”, Diana confeziona un libro prezioso, ricco di consigli pratici per affrontare con serenità i piccoli grandi problemi di convivenza, dando loro la giusta dimensione.

Da leggere e consultare ogni volta che, davanti a un comportamento del nostro gatto che non riusciamo a decifrare, sentiamo il bisogno di rivolgerci a una persona amica, che parla col cuore e con quel grande amore che la lega da sempre agli animali.

Sempre al gatto, anche se non mettendolo stavolta al centro della scena, Diana dedica ampio spazio in due dei suoi romanzi di grande successo.

White Shark-Il senso del mare è un appassionante romanzo d’amore e di mare, con personaggi straordinariamente delineati. Uno strepitoso mix di azione, avventura e sentimenti, che lascia con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Tra tante figure umane di forte spessore, spicca quella del gatto Robespierre, un ulteriore omaggio della Lanciotti agli animali che tanta parte occupano nella sua vita e nelle sue opere.

Con Silver Moon-Lo stregone del mare la scrittrice gardesana accontenta contemporaneamente gli amanti delle sue storie di animali e quelli dei suoi romanzi d’amore e avventura, regalandoci una storia “magica” di animali, amore, suspense, che ruota intorno a una bambina, una donna e un uomo i cui destini sono uniti a quelli di un cane, un cavallo e un gatto dotato di poteri… soprannaturali.

Anche nel libro fotografico I miei musi ispiratori, nel quale ha raccolto parte dei suoi straordinari ritratti di animali, Diana fotografa tanti gatti, riuscendo a coglierne, cosa non facile in un animale fondamentalmente schivo, l’anima più segreta. Da non scordare, poi, il Calendario di Paco, che ogni anno si fa bello con gli splendidi e intensi ritratti di cani ma anche di gatti, fotografati da Diana Lanciotti.

Infine, persino ne La vendetta dei broccoli, il vendutissimo “giallo vegetariano” con cui la Lanciotti ha svelato sorprendenti doti di giallista, non manca un personaggio felino.

«È innegabile che il gatto sia la creatura fra tutte più capace di scatenare
sentimenti contraddittori»,
afferma Diana Lanciotti, che vive con tre cani e tre splendidi gatti: Maggie (la protagonista de La gatta che venne dal bosco), Cipì e Otello. «Così c’è chi prova per loro amore sviscerato, ma anche chi nutre nei loro riguardi un’acuta avversione, se non odio vero e proprio. Credo che alla base di questa dicotomia stia quell’alone di magia e mistero, che difficilmente i cani (molto più paciocconi e trasparenti) possiedono, ma che circonda i gatti.

Non tutti riescono a entrare in sintonia con un animale che, seppur domestico, se ne sta sulle sue, e a volte ostenta un atteggiamento di regale superiorità e assoluto distacco dalle cose terrene (purché nei paraggi non ci sia qualche topolino o una ciotola piena di croccantini su cui avventarsi…) A tutti noi che ne siamo irresistibilmente attratti è proprio quel suo essere affettuoso ma non servile, dolce con un pizzico di amaro, tenero con un retrogusto di selvatico, a piacere così tanto.»

Oltre ai libri di Diana Lanciotti Paco Editore propone altri libri da leccarsi i baffi… da bravi gattofili.

Il gatto che venne dal freddo, del famoso e amatissimo scrittore inglese Deric Longden, è la storia di Thermal, un micino alto una spanna che entra con la prepotenza di un rinoceronte nella vita dell’autore. Narrata con stile spumeggiante, brioso e autoironico, come compete a un umorista inglese di gran classe, la storia di Thermal fa sorridere e commuovere, ma soprattutto appassiona, facendo scoprire che, quando un gatto decide di entrare nella nostra vita, non c’è porta chiusa che tenga…

Una lettura divertente, ironica, appassionante, per chi ama gli animali ma soprattutto per chi è in cerca di un buon libro, distensivo, intelligente e ben scritto. Un successo che dura da oltre vent’anni.

Roba da far ridere i gatti è il seguito de Il gatto che venne dal freddo, dove Deric Longden, narra le nuove irresistibili avventure di Thermal, stavolta
affiancato da altri tre gatti… e se ne vedono delle belle… cose da far ridere i gatti!

Un gatto tira l’altro è il terzo libro dedicato alle avventure di Thermal & c. Fa sorridere e commuovere, ma soprattutto appassiona, facendoci scoprire che, quando un gatto decide di entrare nella vostra vita, è solo l’inizio, perché… un gatto tira l’altro!

Ancora, sui gatti: Piccolo manuale del gatto, una guida utilissima scritta dal dottor Piero Bianchi, famoso veterinario-scrittore che con Paco Editore ha pubblicato anche Storie di cani, gatti e altri animali, Animali fantastici tra sogno e realtà,Pazienti a 4 zampe, La notte porta cani, gatti e conigli e il recentissimo Vite di coppia, raccolte di racconti, alcuni dei quali hanno i gatti come protagonisti.

Infine, come non ricordare Favole vere di animali speciali, di Oscar Grazioli, a sua volta veterinario-scrittore, che presenta una raccolta di racconti legati alla sua esperienza professionale, alcuni dedicati ai gatti.

Ce n’è per tutti i gusti, come dicevamo, per onorare sua divinità il gatto e fare anche del bene a tutti quei gatti vittime di chi, invece, li considera alla stregua di scarpe vecchie da buttare.

Per informazioni, acquisti, contributi o adesioni al Fondo Amici di Paco: tel. 030 9900732, fax 0305109170, paco@amicidipaco.it), www.amicidipaco.it.

© Riproduzione riservata