I rituali del saluto dei gatti che amano i loro umani, lo dimostrano in molti modi, in questo articolo cerchiamo di evidenziare tutte le attenzioni che ci rivolgono.
A cura della Dott.ssa Ewa Princi Consulente esperta in comportamento ed etologia del gatto Centro di Cultura Felina
Come ci dice TI VOGLIO BENE
Spesso, pur amando i nostri amici felini, senza nemmeno rendercene conto, ci ritroviamo ad avere un approccio che solitamente tende a cercare una relazione e una convivenza parificata a quella con il cane e quindi si tende a paragonare qualche comportamento a quello del cane.
Tutti, almeno una volta, abbiamo fatto un confronto con i modi di esternare il proprio amore verso l’umano tipici del cane. Ma il gatto non è un cane. Il suo etogramma di specie e la relazione che può stabilire con l’essere umano sono unici e non paragonabili ad alcuna specie.
Il miagolio
Il gatto in natura miagola poco e solo in contesti ben precisi? Sono pochi i momenti nella vita di gatto in cui necessita di comunicare verbalmente. Infatti, la comunicazione verbale viene principalmente utilizzata nelle conversazioni tra mamma gatta e cuccioli, nei periodi di corteggiamento e nelle dispute territoriali. Tutto il resto della comunicazione felina è basato sui sensi, sulle posture del corpo e sulle distanze che tiene dall’altro soggetto.
Il gatto nel suo adattamento alla vita domestica, e quindi alla sua convivenza con l’uomo, ha imparato a esprimersi verbalmente perché questo è il nostro modo principale con cui comunichiamo. Il gatto, infatti, è in grado di costruire un vero e proprio vocabolario ad uso esclusivo con il suo umano.
Ogni miagolio è diverso in base alla situazione e soprattutto ogni miagolio emesso è unico e personale. Il gatto quindi è in grado di stabilire una comunicazione personale e unica con il suo umano, un linguaggio che utilizzerà solo con noi.
I Rituali del saluto dei gatti
Il gatto è un animale abitudinario, ama la prevedibilità che gli dà un senso di sicurezza. Ecco perché ogni piccolo cambiamento può provocare dello stress e ogni modificazione nelle abitudini quotidiane può confonderlo. Questo però è anche uno dei motivi per cui ama stare in alto ed esplorare in continuazione il suo territorio.
Ci sono, difatti dei comportamenti ritualizzati, ad esempio la mattina quando scende dal nostro letto corre subito a stiracchiarsi e farsi le unghie sul tiragraffi, oppure quando rientriamo a casa, esegue una sequenza ben precisa di attività che risultano essere sempre esattamente le stesse.
In particolare, però, proprio nella sua relazione con noi, ci sono dei rituali che il gatto ha creato e che utilizza esclusivamente con noi in contesti e momenti ben precisi della giornata. Durante la colazione, ad esempio, si accovaccia sulle nostre gambe o quella stessa identica posizione in cui sceglie di dormire la notte sul nostro letto, sono tutti comportamenti unici che non assumerà con nessun altro membro della famiglia.
La coda alta
Il tipico comportamento del gatto che corre incontro con la coda alta è esattamente il modo che i cuccioli utilizzano per salutare la loro mamma. I gatti mantengono questa comunicazione anche con l’essere umanoide è una chiara dichiarazione di amicizia e di affetto.
A volte questo comportamento viene eseguito anche posizionando le sue parti posteriori davanti alla nostra faccia, tenendo appunto la coda bella alta. Il gatto comunica molto con la posizione del suo corpo e questo comportamento fa parte della comunicazione felina. È l’equivalente umano di un bel saluto affettuoso!
Mescolare gli odori
Quando il gatto si strofina sull’umano, oppure spinge la testa sul viso dell’umano, sta cercando di lasciare la sua marcatura odorosa. In questo modo mescola il suo odore al vostro, rendendolo unico e inequivocabile, quasi come se volesse dire “siamo parte dello stesso gruppo sociale”
Questi comportamenti vengono utilizzati dal gatto per dimostrare il suo affetto ad altri gatti, cani o all’essere umano. Potrebbe allo stesso tempo anche leccarti la mano, fare la pasta sui tuoi vestiti, nascondere il musetto sotto il braccio e così via. Ogni contatto fisico stabilito e desiderato volontariamente dal gatto è una chiara dimostrazione di affetto.
Dormire profondamente
Il momento del riposo per un gatto è sacro ed è un momento molto vulnerabile. Proprio per quest’ultimo motivo, in natura, il riposo avviene in un luogo molto sicuro, appartato e nascosto e solitamente in alto. Un gatto dorme fino a 16 ore al giorno e sceglie luoghi della casa che considera molto sicuri.
Che dire allora quando sceglie le nostre ginocchia o di stendersi sul letto con noi ? Un segnale di totale sicurezza. Il nostro letto, infatti, è il luogo prediletto perché lì si trova tutto il nostro odore che lo fa sentire protetto e sicuro!
Ti guardo
Gli occhi di un gatto sono molto grandi e profondi. Sono uno degli organi fondamentali per la sua sopravvivenza, indispensabili per avvistare predatori e controllare il territorio, e per cacciare. Il gatto, non sbatte le palpebre perché sprovvisto di un enzima detto ‘lysozyme’ che è un antibatterico e, di conseguenza, ogni volta che “sbatte le palpebre” rischia di spargere sulla cornea degli agenti batterici. Quando il nostro gatto ci lancia occhiate occasionali, anche quando si trova dall’altra parte della stanza, a volte pure guardandoci e socchiudendo gli occhi è una dimostrazione di affetto e fiducia.
Questo comportamento è considerato infatti un vero e proprio bacio felino. Fare la pasta e fare le fusa L’atto di impastare con le zampe, e le fusa riportano il gatto indietro nel tempo, alla sua infanzia. Il gattino impasta con le zampette la pancia della mamma per indurre la fuoriuscita del latte e fa le fusa per comunicare a mamma gatta che tutto procede bene, che il latte è sufficiente e che è felice.
I gatti adulti continuano a mantenere questo comportamento quando si sentono molto rilassati, contenti e amati e questo generalmente accade quando si trovano in braccio al proprietario. E’ come se ci consideranssero la loro mamma gatta. Quando, invece, ci porta delle prede si sta comportando come mamma gatta con i suoi cuccioli che hanno bisogno di imparare a cacciare e nutrirsi da soli. In questo caso il gatto lo fa perché ci considera suoi cuccioli.
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