Capire ed educare il nostro gatto non è solo affascinante, istruttori professionisti ci aiutano a comprendere il comportamento che ci consente di prendere le giuste decisioni, per un rapporto duraturo e positivo.
A cura della Dott.ssa Ewa Princi – Consulente esperta in comportamento ed etologia del gatto Centro di Cultura Felina
Come apprende il nostro Micio?
In generale, l’apprendimento avviene sempre, indipendentemente dal fatto che si stia cercando di insegnare qualcosa a Micio oppure no. Mentre il gatto impara, sviluppa associazioni negative o positive su come quegli eventi lo facciano sentire. Tutti i gatti imparano usando gli stessi principi di base, vediamoli insieme.
Il gatto ha memoria?
Il gatto è in grado di categorizzare il mondo, concettualizzarlo e riconoscerlo, e questa attività richiede memoria. La memoria, infatti, è la capacità di codificare, conservare e recuperare un’informazione. Il gatto dispone di una memoria a breve e lungo termine. Spesso sorprendiamo il gatto rovistare sotto i mobili dove precedentemente (chissà quanto tempo prima) si era persa una pallina. Il gatto si ricorda nel tempo dove esattamente si trova quell’oggetto, ma anche dove sono posizionate le ciotole e le sue scatolette preferite.
La sua memoria topografica, come animale territoriale, è molto efficace. Il gatto è capace, infatti, di conservare nella memoria e rappresentarsi le distanze, le superfici e i volumi del suo spazio, condizione necessaria per la gestione del suo territorio e per la sua sopravvivenza.
Istinto o apprendimento?
Molti comportamenti del gatto sono innati, altri vengono appresi durante le prime fasi di sviluppo, mentre alcuni anche successivamente, sebbene più lentamente e grazie ad altre forme di apprendimento. Ad esempio, il comportamento di eliminazione nel gatto prevede un rituale molto preciso e specifico che è innato.
La sequenza di eliminazione consiste sempre nella ricerca di una zona in cui la superficie si presenti cedevole, nell’ispezione olfattiva della stessa alla ricerca di un punto adeguato, nella raspatura del punto scelto con i piedi (o un piede) anteriori, nel posizionamento ed eliminazione, e infine nella copertura dell’escreto e allontanamento.
Il gatto sa esattamente come eliminare, tuttavia il tipo di substrato che Micio sceglierà e il luogo più adatto all’eliminazione viene però appreso da mamma gatta nelle prime fasi di sviluppo. Mamma gatta è in grado di conoscere il numero dei suoi gattini e se ne manca uno comincerà ad agitarsi e ne andrà alla ricerca.
Cacciatori nati?
Anche il comportamento di caccia è innato, ma la preferenza e specializzazione verso un particolare tipo di preda e le relative tecniche di caccia vengono apprese da mamma gatta. E se mamma gatta è mancata prima di poter insegnare tutto questo al micino? Il micino diventando adulto potrà imparare le tecniche di caccia in fasi di apprendimento successive e un pò più complesse. In generale, i modi in cui apprende il gatto possono essere diversi, vediamoli di seguito.
Imprinting
In questa fase molto breve (dal nono giorno circa alla nona settimana di vita), i gattini elaborano e sviluppano quello che sarà e resterà il loro comportamento sociale. Durante la fase di imprinting, il gattino apprende molto facilmente tutto ciò che concerne la sua specie, le specie amiche o nemiche, l’ambiente, i rumori, la luce, ecc. Questa fase è talmente delicata ed essenziale che se il gattino non gode della presenza di mamma gatta può manifestare, in età adulta, degli squilibri comportamentali.
Il linguaggio umano non ha alcun senso per il gatto, eppure Micio è in grado di riconoscere determinate parole dal suono e dalla melodia, attribuendo loro un senso nel contesto
Abituazione
È la capacità di apprendere a non reagire ad alcuni stimoli. Questo processo consente ai gatti di scoprire quali sono le cose nel loro ambiente che non hanno conseguenze per loro, né negative né positive, e che quindi possono essere ignorate. Tale apprendimento avviene per esposizione ripetuta alle stesse cose. Un esempio su tutti, il gatto non socializzato con l’uomo che non fugge più alla presenza della persona che ogni giorno gli porta da mangiare.
Condizionamento classico o associativo
È un’associazione tra un evento e uno stimolo esterno. Questo tipo di apprendimento inizia con uno stimolo incondizionato che sollecita una risposta incondizionata. Ad esempio, capita frequentemente che il gatto colpito da cistite smetta di utilizzare la cassettina igienica a causa del dolore provato durante la minzione, che viene appunto associato a quell’oggetto, la cassettina.
Condizionamento operante o strumentale
Si manifesta nelle situazioni in cui un certo comportamento è seguito dalla comparsa o dall’eliminazione di uno stimolo. Ad esempio, un gatto mentre si diletta nella caccia ai topi e agli uccelli apprende che le tecniche utilizzate sono più efficaci per acchiappare la prima preda e per nulla efficaci per la seconda. Il gatto aumenterà in questo modo la probabilità di cacciare topi. Apprendimento per prove ed errori. Consiste nella ricerca di un risultatoandando per tentativi.
È l’apprendimento al quale possono fare affidamento i gattini che non hanno avuto l’insegnamento di mamma gatta riguardo alle attività fondamentali per la loro vita adulta. Abbiamo già menzionato la caccia ad esempio.
In questo caso il micino viene spinto dall’istinto predatorio, ma non ha appreso da mamma gatta le tecniche efficaci a questo scopo. Imparerà per prove ed errori. Insomma anche per loro vale il detto: sbagliando si impara! Mentre il gatto impara, sviluppa associazioni negative o positive su come quegli eventi lo facciano sentire
Apprendimento per imitazione
Sia i gattini sia i gatti adulti hanno dimostrato di essere in grado di imparare a svolgere un compito semplicemente guardando un gatto esperto completare il compito. I gatti che vivono insieme e vanno d’accordo spesso possono “insegnare” a vicenda comportamenti particolari, ad esempio uscire dalla casa attraverso una gattaiola, abbassare la maniglia della porta per uscire e così via. Anche qui, la fase di imprinting e di sviluppo comportamentale corretto risulta essere determinante. Gli studi hanno dimostrato infatti che i cuccioli sono più veloci nell’imparare un compito se osservano la madre piuttosto che un altro gatto sconosciuto.
Apprendimento per intuito
I gatti sono in grado di risolvere problemi non solo per prove ed errori o per apprendimento associativo. In quel caso la soluzione non è tentata, ma pensata, elaborata e messa in atto!
No stress
Ansia e paura riducono le capacità di apprendimento. Un cucciolo, per crescere in modo sano ed equilibrato dal punto di vista comportamentale, necessita di un ambiente in cui può compiere attività motorie, esplorative e di socializzazione. Questo vale anche per un gatto già adulto, che deve poter familiarizzare con il suo ambiente liberamente ed essere stimolato all’apprendimento continuo attraverso il gioco, l’arricchimento ambientale e le diverse interazioni intra e interspecifiche.