Molti sono i gatti (e più in generale gli animali) che vivono in strada senza una casa e una famiglia che si occupi di loro. Infatti, non è poi così difficile incontrarne uno nel corso della vita e sta al proprio cuore accogliere un gatto randagio e decidere di occuparsene e farlo entrare nella propria famiglia.
A cura di Ilaria Lupi
Il passato che rimane
Non è da tutti accogliere nella propria vita un gatto randagio, ci vuole coraggio e consapevolezza nello scegliere di dare una seconda opportunità a un animale, molto spesso adulto, con un passato che non si conosce, ma sicuramente lontano del calore umano e caratterizzato da paure, fame e freddo.
Nei migliori dei casi non avrà sperimentato che cosa significa avere una dimora e degli affetti, ma potrebbe invece aver conosciuto la cattiveria e la violenza umana e questo non può essere sottovaluto. Si deve scegliere di amare un animale che non si conosce ancora, con la propria personalità e la propria storia, e adeguarsi al suo vissuto.
Primi passi per accogliere un gatto randagio
Ti sei perso?
Per farlo nel modo migliore per entrambi occorre seguire delle piccole accortezze, così da porre le basi per un rapporto eterno e puro, che ripagherà all’infinito il gesto di generosità iniziale. Innanzitutto è bene accertarsi che il gatto non abbia già una dimora e che non sia solo in giro a passeggiare. Comprenderlo non è difficile, spesso basta guardare alla diffidenza e all’insicurezza con cui si approccia a noi.
Hai fame?
A questo punto si può iniziare ad avvicinarlo: il cibo è l’attrazione maggiore. Un po’ di pappa lo spingerà ad avvicinarsi sempre di più. Se questo non accade subito è importante ripetere il gesto nei giorni successivi, dandogli una sorta di routine che possa alimentare la sua fiducia. Una volta avvicinato, tra coccole e cibo, è importante riuscire a prenderlo e portarlo dal Veterinario per un check-up completo.
Per accogliere un gatto randagio è indispensabile Check up completo
Per poter accogliere il nuovo arrivato in totale sicurezza è bene verificare che sia in salute, non abbia patologie, infezioni, parassiti o ferite. Occorre prestare attenzione anche alle modalità in cui avviene questo primo spostamento. L’esperienza deve essere resa il meno traumatica possibile per un gatto che quasi sicuramente non si è mai avvicinato a un trasportino, a una macchina o a un veterinario.
L’ingresso nel trasportino non deve trasformarsi in una gara di forze e in un momento di tensione, anche perché l’animale lo ricorderà a vita e non vorrà mai più entrarci. Occorre invece agire d’astuzia, riconoscendo che il gatto è un animale per natura diffidente; per cui non entrerà spontaneamente nella gabbietta a meno che non sia incuriosito da un giochino o da del cibo posizionato al suo interno. Solo un approccio sereno e giocoso sarà benefico in questo caso e in tutte le altre prime volte del nostro amico peloso.
Benvenuto nella tua nuova casa!
A questo punto gli si possono aprire le porte di casa e del proprio cuore. Si può scegliere se mostrargli una sola stanza a lui adibita o assecondare il suo istinto da esploratore e lasciargli a disposizione l’intera abitazione; in ogni caso sarà il gatto stesso a scegliere il suo angolino preferito. È bene facilitare l’inserimento evitando rumori o movimenti improvvisi e cercare di renderla un luogo accogliente e sicuro: a prova di gatto.
Cibo fresco e acqua pulita vanno sempre forniti e possibilmente sempre nello stesso posto, così da creare una routine anche nella gestione dello spazio. Prestare attenzione all’alimentazione è fondamentale: una dieta sana ed equilibrata contribuisce alla buona salute del nostro gatto e va concordata con il Medico Veterinario, che può dare indicazioni precise in base all’età e alle esigenze dell’animale.
Anche la lettiera è uno dei principali bisogni di cui occuparsi. È bene acquistarne una della giusta dimensione, adatta alla corporatura del felino e, se possibile, posizionarla lontana dalle ciotole. I gatti sono animali molto puliti e schizzinosi e non amano avere il cibo vicino a dove espellono i propri bisogni. Amano poi esplorare la casa in cerca di spazi sempre nuovi dove riposarsi e lavarsi e il neo proprietario può decidere di fornirgli una cuccia, un giaciglio oppure lasciare che ne scelga uno in base al proprio gusto; solitamente divani, letti e sedie sono i preferiti.
Spirito libero
È bene ricordare che il gatto è un animale selvatico, indipendente che non ama essere manipolato o comandato; perciò, dovremmo armarci di pazienza per insegnargli piccole regole per vivere in serenità: molto probabilmente saremo poi noi ad addattarci alle sue esigenze e ad essere… ammaestrati!
Si consiglia anche di fornirgli dei giochi e un tiragraffi in modo da creare un intrattenimento e un diversivo dai mobili di casa, spesso presi di mira dalla curiosità tipica dei felini. Ma non solo, è importane dedicare dei momenti esclusivi dedicati al gioco con il proprio gatto, momenti di condivisione, spensieratezza e divertimento che rafforzano il legame e la fiducia reciproca.
Rispettare la loro natura e il loro vissuto
Un ultimo caloroso suggerimento è di assecondare sempre la natura del gatto, soprattutto se ha passato anni della propria vita da randagio. I gatti sono animali che amano la natura, sono cacciatori e sono legati alla propria indipendenza e non è possibile pensare di chiuderli in casa dopo un vissuto passato in libertà.
Sarebbe come chiuderli in una cella, lontano dai loro passatempi preferiti, dall’aria fresca e dagli infiniti stimoli del mondo esterno. Non si può chiedere un tale sacrificio a un animale che ha già avuto un passato difficile. Ma non c’è d’averne timore; lasciargli un po’ di libertà, come per esempio permettergli di passeggiare in giardino all’aria aperta non significa necessariamente rischiare di perderlo o che fugga via.
Questo perché quando un gatto decide di condividere con te la sua vita è per sempre: ha scelto te e ti ha permesso di sceglierlo. È un legame indissolubile che necessita solo essere alimentato da rispetto e da un amore incondizionato.
Pertanto, accogliere un gatto randagio è una decisione che da un lato necessita di coraggio, generosità e costanza; (non è ne facile ne immediato entrare nel cuore di un animale tanto diffidente e non abituato al calore umano). Ma dall’altro è un impegno che saprà ripagarti ogni giorno di un amore gratuito e sincero, come solo quello che i gatti sanno donare.