L’arrivo di un cucciolo di cane in famiglia è sempre un momento di festa, ma richiede anche nuove responsabilità e consapevolezza della diversità animale. Se ne è parlato mercoledì 9 ottobre nel pet store Tecnonatura di Piazzale Bruno, in una piacevole conversazione dal titolo “Il cucciolo: maneggiare con cura”, tenuta da Mattia Belluardo, tecnico veterinario ed educatore cinofilo.
Un ciclo di incontri per saperne di più sui nostri animali domestici
Si tratta del primo appuntamento con “Pet word. Cultura animale”, una serie di incontri con cadenza mensile dedicati all’universo dei nostri piccoli amici a due e a quattro zampe. L’incontro si è svolto nella sala che ospita la pensione per gatti, alla presenza di imperturbabili felini, per nulla sorpresi dal numeroso pubblico con cani al guinzaglio.
Nel suo appassionato intervento, Mattia Bellaurdo ha illustrato le prime fasi di vita del cane, dal periodo prenatale fino ai 6-8 mesi di vita. Una fase “sensibile”, questa, durante la quale il cucciolo completa la sua esplorazione dell’ambiente che lo circonda, struttura il proprio carattere e impara a “stare al mondo”. In questa fase è importante, perciò, assecondare i ritmi naturali di sonno e veglia, l’attaccamento alla madre, le prime esplorazioni olfattive, il progressivo interesse per il mondo esterno e gli altri comportamenti naturali, al fine di evitare stress e tensioni.
Nella fase di socializzazione, il cucciolo sviluppa competenze specifiche: l’autocontrollo, con il corretto uso della bocca nella modulazione del morso; la comunicazione, la gerarchizzazione. È in questa fase che occorre introdurre regole di comportamento, tenendo conto del fatto che i “bisogni” del miglior amico dell’uomo sono disposti in modo tale che solo la soddisfazione dei bisogni più elementari potrà fare emergere quelli di ordine superiore. Il relatore si è soffermato poi sull’importanza della routine, che riduce lo stress da aspettative dell’animale, ma anche sulla varietà delle esperienze; sul valore del gioco, sulla serenità dell’ambiente domestico e sulla corretta “lettura” dei segnali di disagio lanciati dai nostri amici a quattro zampe.