Per la salute ed il benessere del cavallo è fondamentale una alimentazione bilanciata e completa, che comprenda tutte le sostanze nutritive essenziali, somministrate nella forma più idonea e con la frequenza necessaria.
A cura del Dott. ANDREA M. BRIGNOLO – Medico Veterinario
Fieno, cereali e mangimi specifici ci vengono incontro nel costruire il “menù ideale” dei nostri amici cavalli. Scopriamolo insieme.
I foraggi verdi
Costituiscono la quasi totalità della razione del cavallo al pascolo. Il loietto, la festuca dei prati, la festuca rossa sono generalmente le specie apprezzate da cavallo; la gramigna dei prati, la dactylis e agrostide vulgarys, il fleo ed il trifoglio bianco, sono un po’ meno graditi; il lupino, la bambagiona e soprattutto il bromo sono poco ricercati. I miscugli di specie sono sempre più apprezzati rispetto alle specie singole.
I foraggi conservati
I differenti metodi di raccolta e di conservazione dei foraggi sono all’origine di perdite variabili in rapporto alla pianta fresca raccolta. In più, queste perdite sono selettive (zuccheri e sostanze azotate del contenuto cellulare) e sono all’origine di una modificazione del valore alimentare del foraggio. Le tecniche utilizzate mirano a minimizzare queste perdite e a mantenere nel foraggio conservato caratteristiche nutrizionali che siano vicine a quelle della pianta fresca.
Il fieno
Il valore nutritivo di un fieno è sempre inferiore a quello del foraggio verde in prato e il valore energetico e i tenori in sostanze azotate sono molto variabili a seconda che si parli di graminacee o di leguminose. La qualità del fieno dipende da molti fattori, come la qualità delle erbe di partenza il momento dello sfalcio, il tempo atmosferico durante la fase di essiccamento, la presenza di materiali estranei e la conservazione.
La qualità delle erbe varia nel corso dell’anno e persino con l’invecchiare degli steli nell’arco di poche settimane. Analizzando lo stadio vegetativo, i fieni risultano migliori se le erbe da cui sono composti sono sfalciate precocemente, all’inizio della fioritura, quando le erbe sono più ricche di nutrienti ben digeribili.
Un buon fieno dunque è quello di “sfalcio precoce”, con erbe non troppo fibrose e con fiori evidenti. Il fieno che ha subito la pioggia si presenta di solito con un colore meno verde del normale, a volte addirittura giallastro o grigiastro. Il colore verde è invece tipico dei buoni fieni, ben raccolti e ben conservati.
Cereali e concentrati
I cereali sono una fonte di energia eccellente per il cavallo al lavoro, ma sono squilibrati in minerali. L’avena è il cereale più utilizzato per alimentare il cavallo al lavoro. Il mais è la granaglia che ha il più alto valore energetico. L’orzo è il cereale del compromesso, poiché ha dei valori energetici e azotati intermedi fra quelli dell’avena e del mais.
L’avena, l’orzo e il granoturco sono normalmente assimilati meglio se “schiacciati” o “fioccati” e vanno utilizzati in base al fabbisogno energetico del soggetto. I concentrati contengono i cereali e i loro derivati d’alto valore energetico o proteico, trattati e presentati in vario modo (pellettati o fioccati) con aggiunta di vitamine e sali minerali.
Frutti e sottoprodotti
La carruba è il frutto di un albero della famiglia delle leguminose, il carrubo. Il suo seme è ricco soprattutto in glucidi (amido e zuccheri). Essa è invece povera in sostanze azotate e minerali. È molto appetibile per il cavallo, ma la digeribilità del suo seme è limitata.
I produttori di alimenti composti la incorporano nelle loro formule in proporzioni generalmente basse (da 3 a 10%). Altri alimenti come carote, mele, polpa di barbabietole, crusca, possono entrare a far parte della razione.
Sale e acqua nell’alimentazione bilanciata per il cavallo
L’industria alimentare produce due tipi di mangimi per cavalli: alimenti completi e bilanciati, che possono sostituirsi integralmente alle razioni tradizionali e alimenti complementari, utilizzati di solito al posto degli alimenti concentrati tradizionali (avena) per integrare i foraggi.
Il cavallo ha poi bisogno di un costante apporto di sale (cloruro di sodio o sale da cucina), tuttavia sarebbe preferibile utilizzare sale o integratori specifici a cui vengono aggiunte tracce di iodio, ferro, rame, cobalto, manganese, zinco e selenio. L’acqua deve sempre essere a disposizione (un cavallo assume mediamente 30 litri di acqua al giorno, con notevoli aumenti di consumo nella stagione calda).
Poco e spesso
I cavalli rendono al meglio quando sono nutriti con regolarità e frequentemente (tre o più volte al giorno), a causa della loro limitata capacità di assumere grandi quantità di foraggio alla volta, per via del piccolo stomaco. Il concetto di “poco e spesso” è sempre valido in alternativa ad una ideale presenza di fieno “a consumo” in rotoballe o mangiatoie apposite con foraggio sempre presente.
Umidità? No, grazie!
A causa della marcata sensibilità dei cavalli alle tossine presenti nel cibo ammuffito o andato a male, tutti i cereali e i fieni dovrebbero essere di ottima qualità e privi di muffe. L’alimento dovrebbe essere conservato ad un’umidità inferiore al 15% in ambiente areato per evitare la formazione di muffe. Allo stesso modo si dovrebbero eliminare gli alimenti polverosi per la loro tendenza a far insorgere o ad aggravare problemi respiratori. Una buona regola è quella di immergere in acqua il fieno, scrollando in seguito l’eccesso di liquido, subito prima della somministrazione.
Fabbisogni
Ogni individuo chiaramente ha fabbisogni diversi, tuttavia, a grandi linee, si può calcolare che a un cavallo vada somministrato del fieno di buona qualità in ragione del 20-25 % del suo peso corporeo e una quantità di cereali di circa 2 kg per ogni ora di attività fisica giornaliera di media intensità.
Va da sé che soggetti a riposo o con attività saltuaria, se alimentati con un buon fieno, richiedono un minimo apporto di cereali e mangimi. Uno squilibrio nella somministrazione dei vari componenti della dieta può anche portare a gravi patologie metaboliche.
È importante tenere presente che i fabbisogni variano sensibilmente nelle varie fasi della vita di un cavallo (svezzamento, accrescimento, riproduzione, vecchiaia) ed è quindi necessaria una consulenza nutrizionale mirata e personalizzata da parte di un veterinario esperto soprattutto in situazioni di allevamento ed attività agonistica.
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