Ci sono molti modi per descrivere un cavallo frizzante, che ha troppe energie ed è difficile da gestire. Situazione difficile che peggiora, quando questo comportamento si verifica generalmente nei momenti più inopportuni, ad esempio durante un evento o un’uscita in passeggiata.
A cura di Horse Team Purina
Fattori scatenanti come gestirli in un cavallo frizzante.
Cosa causa questo atteggiamento iperattivo e come possono i cavalieri gestire efficacemente il cavallo e la sua dieta per evitarlo? Rispondere a questa domanda, è necessario capire da vicino le diverse fonti di energia disponibili per il cavallo, e alla risposta energetica che ciascuna causa.
I cavalli infatti traggono energia da tre fonti primarie: carboidrati, grassi e, in misura minore, proteine.
Carboidrati non strutturati
I carboidrati sono la fonte energetica predominante e sono costituiti da due gruppi, strutturali e non strutturali. I carboidrati strutturali dovrebbero essere la parte più importante della dieta. Questi includono fonti di foraggio come pascolo e fieno, oltre a super fibre come polpa di barbabietola e bucce di soia. Dai carboidrati strutturali i cavalli non solo traggono la maggior parte della loro energia, sono anche fondamentali per la salute del loro apparato digerente.
I carboidrati strutturali sono digeriti attraverso la fermentazione nell’intestino dai miliardi di batteri che vi risiedono, il che a sua volta crea energia. Una quantità inadeguata di fibre può portare a problemi digestivi come ulcere gastriche e acidosi intestinale, che contribuiscono entrambi a una moltitudine di sintomi, inclusi problemi comportamentali.
Glucosio nel sangue
Mentre i carboidrati strutturali producono energia fresca, sono digeriti nell’intestino e sono vitali per la salute dell’apparato digerente, i carboidrati non strutturali sono piuttosto diversi.
Questo gruppo di carboidrati include amido e zuccheri, che si trovano in mangimi come cereali e pascoli ricchi. I carboidrati non strutturali vengono digeriti nell’intestino tenue e nello stomaco e vengono rilasciati rapidamente nel flusso sanguigno come glucosio.
Il glucosio nel sangue inutilizzato immediatamente per l’attività muscolare viene immagazzinato come glicogeno per un uso successivo.
Poiché l’amido e gli zuccheri vengono digeriti rapidamente, possono contribuire a un comportamento iperattivo o caldo attraverso picchi di glucosio nel sangue, similmente ad un bambino che mangia un sacchetto di caramelle! Grandi quantità di cereali, in particolare se somministrate in un pasto, possono anche contribuire a disturbi digestivi.
Un aiuto dai grassi
Il grasso come fonte di energia è utilizzato durante sessioni prolungate di lavoro e rilasciato lentamente nel tempo. Ci sono numerosi vantaggi nell’includere il grasso nelle diete dei cavalli sportivi, specialmente quelli che sono inclini a essere reattivi.
L’energia a lento rilascio prodotta dal grasso può migliorare il comportamento indesiderato in molti cavalli. Il grasso ha un ulteriore vantaggio: se impiegato per un lungo periodo di tempo (almeno 3 mesi), i cavalli possono utilizzarlo come fonte energetica predominante e adottare proprietà di risparmio del glicogeno, il che significa che i cavalli useranno le riserve di glicogeno per ultimo e avranno un serbatoio di energia più grande.
Per i cavalli che lavorano per lunghi periodi di tempo, come nell’endurance o i trekking, questo è uno strumento inestimabile. Per utilizzare appieno questo meccanismo, l’8-10% delle diete dei cavalli da prestazione dovrebbe consistere in una fonte di grassi come olio di soia o olio di semi di lino.
Le proteine ed il loro corretto utilizzo
Nonostante siano una fonte di energia relativamente inefficiente, le proteine contribuiscono all’approvvigionamento energetico nella maggior parte dei cavalli.
Hanno un ruolo molto importante nella riparazione e integrità muscolare. E possono contribuire ad aumentare la temperatura del cavallo quando sono convertite in energia; il che non è desiderabile, specialmente nei climi più caldi.
Le proteine sono comunemente accusate di causare comportamenti iperattivi nei cavalli; tuttavia, la loro inefficienza come fonte di energia lo rende alquanto improbabile. Non saltiamo però alla conclusione sbagliata: i carboidrati non strutturali non sono tutti cattivi e devono certamente far parte della dieta di certi cavalli.
Cavallo da lavoro
I cavalli che lavorano sodo non possono, infatti, soddisfare il loro fabbisogno energetico solo attraverso il foraggio, e quindi i cereali sono spesso necessari per colmare questo deficit energetico e fornire l’energia indispensabile per la competizione e la gestione del peso.
Tuttavia, alcuni cavalli inclini a diventare iperattivi sono spesso classificati come sensibili o intolleranti ai cereali. In questi casi, è necessario ridurre la loro dipendenza dai carboidrati non strutturali come fonte di energia e sostituire queste calorie con fonti di fibre digeribile come polpa di barbabietola, bucce di soia e fonti di grassi come olio vegetale o crusca di riso stabilizzata.
Altre cause di iperatività del cavallo frizzante
Nonostante gli aggiustamenti dietetici per ridurre l’amido e lo zucchero nelle diete equine, i numerosi fattori che contribuiscono al comportamento fanno sì che questo sia spesso solo un aspetto del calmare il comportamento frizzante.
L’ambiente contribuisce in modo significativo a come un cavallo si sente e reagisce, motivo per cui spesso si verificano problemi comportamentali quando l’ambiente cambia, come durante le uscite o gli eventi.
Le diete a basso contenuto di amido dovrebbero essere adottate insieme all’esperienza e alla formazione, che svolgono anche un ruolo importante nel miglioramento del comportamento iperattivo o nervoso.
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